Egregia sig.ra Gatta,
ho avuto modo solo in questi giorni di leggere l’articolo del 20 ottobre relativo alla chiusura del Centro per l’Impiego di Vallo della Lucania con non pochi disappunti e considerazioni in esso mosse nei confronti del personale come se, ormai da tempo è diventata una prassi comune di tutti gli italiani (TV, social, quotidiani) che i guai, i disservizi e le problematiche del lavoro in Italia è principalmente al Sud sono imputabili all’inefficienza dei Centri per l’Impiego.
Sfugge forse che:
i Centri per l’Impiego se sono diventate delle scatole vuote da circa un ventennio non è colpa certamente del personale che vi opera all’interno, bensì dai vari governi che si sono succeduti in tanti anni che li hanno completamente svuotati di competenze sulle politiche attive preferendo ad essi privatizzando, cominciando dalle Regioni, il tutto alle Agenzie Private del Lavoro.
I Centri per l’Impiego è sbagliato, non favoriscono l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e attuano iniziative e interventi di politiche attive del lavoro in quanto non hanno nessun strumento per farlo perché non hanno le professionalità e personale qualificato per farlo. Basti pensare che il personale in servizio, proveniente da oltre un ventennio dagli ex uffici di collocamento hanno ancora la qualifica “B” di collaboratori amministrativi, senza mai adeguarla con corsi di formazione e di riqualificazione. La verità? E’ convenuto foraggiare, da parte dello Stato in questi ultimi 20 anni, privatizzando il tutto.
Da sempre i Centri per l’Impiego svolgono solo funzioni di banca dati attestando, in qualità di enti pubblici, le certificazioni di iscrizioni, rilascio e di interfaccia con gli altri enti di natura pubblica. Se queste competenze di attestazione del pubblico le avessero potute dare in gestione ad altri enti, cosa non facile, specialmente ai privati, da molti anni li potevano anche chiudere.
Chi all’epoca ha chiamato questi Uffici “Centri per l’Impiego” ha sbagliato acronimo, doveva chiamarli “Centri gestione banca dati del Lavoro”, perché con il lavoro non hanno nulla a che fare. Qui sta lo sbaglio da parte di tutti, si associa al Centro per l’Impiego un ufficio pubblico che da lavoro.
Analogo discorso, scelte e politiche è stato fatto anche per le dotazioni e strumentazioni in uso da parte del personale che da almeno 10 anni non vengono fornite ed adeguate da parte degli enti di appartenenza, prima da parte della Provincia, ora da parte della Regione o dal Ministero del Lavoro. Non credo che sia tutto ciò una colpa del personale.
in merito alle problematiche e condizioni degli uffici il personale, nella mia persona, già dal mese di marzo 2018 ha fatto presente, peraltro invano, le criticità in cui versava l’ufficio. Se l’ASL a seguito di 2 sopralluoghi e di messa in mora degli Enti e poi successivamente il datore di lavoro chiudono l’intero l’ufficio, improvvisamente senza avvisare nemmeno il personale, creando disservizio ad un bacino di utenza di circa 24 mila iscritti, non credo onestamente che sia colpa del personale.
In conclusione, prima di affermare e pubblicare delle cose in modo approssimativo facendosi trascinare dalle legittime lamentele dell’utenza che condivido in pieno, in quanto poi alla fine chi paga la mal gestione e l’inefficienza della cosa pubblica sono proprio loro, mi sarei aspettato un’intervista diretta prima di pubblicare l’articolo.
Ossequi.
dott. Gennaro Rizzo
responsabile Centri per l’Impiego di Vallo della Lucania e Sapri
N.B.