LOBBY GIUNGANESE E COMUNICAZIONE MODERNA. Comunicazione moderna, professionale e sprint, linguaggio del candidato ricercato e appropriato, nessun affanno nel comporre le liste poiché si giova della spinta propulsiva dell’orgoglio giunganese nell’essere d’aiuto in un tentativo storico di espansione tra i tutto sommato amati capaccesi. C’è un partito vero e proprio al lavoro, è di media grandezza, (quando nessun altro ne può vantare) che semplicemente è chiamato a spostare la sua azione di pochi chilometri, poco oltre il Varco Cilentano, ed è tutto concentrato sul “maresciallo”. Qualcuno parla di lobby giunganese già al lavoro. Sanno bene quello che vogliono, non fanno chiacchiere. Il resto lo fanno le sue relazioni importanti con personalità che nel corso degli ultimi decenni sono state “attratte” dall’area industriale e dalla tranquillità di Giungano. E’ venuto già fuori Massimo Lucidi: ““Creare valore” per i clienti e per la società nel suo complesso”, è il suo motto. Giornalista economico e emotional designer”. La prima parte della “guerra di Palumbo”, molto giocata sul suscitare emozioni e garbata rabbia, sta andando alla grande. Ne diamo atto al Cav. dott. Francesco Palumbo. Nato: a Giungano il 16.08.1964 – Professione: Maresciallo “A”s.U.P.S. dell’Arma dei Carabinieri Ispettorato del Lavoro – Comandante del N.I.L. di Napoli”. Il mio “chapeau” è sincero. Così mi toglierà tra i gufi. Le qualità indubbie dell’uomo fanno il resto, e un brivido già lo si vede correre sui visi di Sica, Quaglia, Ragni e Voza, bloccando di fatto il numero degli aspiranti al posto di primo cittadino di Capaccio – Paestum. QUELLA GIACCA VERDE OLIVA. Certo poi arriva la giacca verde oliva esibita da Gianni Piano, in una sua ardita rivisitazione del look gheddafiano, ed ecco il maresciallo che fino a quel punto aveva davvero volato alto tornare nel tradizionale gioco politico capaccese dove il destra – sinistra è più il connotato dei posti a una tavola riccamente imbandita che la qualificazione e distinzione progressisti e conservatori. Piano è destra destra che più destra non si può, ma gli altri oscillano tra il rosa rosa del socialista Casella, il bianco del miglior Nino Pagano. Si chiamano già “Giovani per Capaccio Paestum” e “Capaccio Paestum Libera”, ma sono destinate a raddoppiarsi se non a diventare perfino cinque- “Quando ho annunciato la mia candidatura, – afferma Palumbo – ho sottolineato l’importanza di creare un’unica grande squadra e lavorare nella stessa direzione, ossia per il ‘farebene’ di cui c’è bisogno. Devo constatare con enorme piacere, ma allo stesso tempo con un senso di responsabilità ancora più grande per questo territorio, che questa squadra si sta plasmando con il coinvolgimento sempre più crescente con il passare dei giorni da parte di tutti, famiglie, giovani, anziani, imprenditori e piccole imprese. Mi preme però in modo particolare evidenziare il grande impegno e senso di responsabilità da parte dei giovani di Capaccio Paestum che hanno compreso la necessità di cambiare, di rompere con il passato e di costruire un nuovo modello di crescita, basato sulle tante risorse che Capaccio Paestum ha e che però sono rimaste per troppo tempo nel cassetto. È ora di tirarle fuori”. Il candidato sindaco Franco Palumbo ha, inoltre, raccolto anche l’appoggio del movimento “Volo Alto”, capeggiato da Giovanni Piano, ed è pronto anche ad incassare il sostegno di alcune associazioni del territorio.
IL LAVORIO DI ALFIERI. Poi c’è il “lavorio” che sta facendo Franco Alfieri per avere suoi rappresentanti che è destinato a spalmarsi anche dentro i gruppi che sostengono Italo Voza ma che ha praterie sterminate nei gruppi pro Franco Palumbo. Si chiama “civicità” ma si declina prevalentemente come “mani libere”. “Questa comunità ha manifestato apertamente la necessità di voler chiudere con il passato e lo dimostra il fatto che perfino esponenti politici vicini all’attuale maggioranza sono pronti ad aderire al nostro progetto che rappresenta il cambiamento perché ha quale unico fine la crescita del territorio e la creazione di concrete opportunità per i nostri giovani. – conclude Palumbo – L’ho detto già in fase di presentazione della mia candidatura, viviamo in un territorio ricco di potenzialità e che dovrà rappresentare un punto di riferimento per l’intero comprensorio. Lo possiamo fare tutti insieme grazie alle nostre risorse, alle capacità e grazie al sostegno di molti politici anche dei comuni limitrofi, alcuni dei quali con incarichi prestigiosi di rappresentanza a livello provinciale e regionale, che stanno facendo tantissimo per lo sviluppo della nostra terra. Colgo, infatti, l’occasione per fare gli auguri al neo vicepresidente della Provincia di Salerno e vicesindaco di Torchiara, Luca Cerretani, perché credo che sia la figura giusta, per di più un giovane, per poter rappresentare al meglio le esistenze del Cilento al di fuori dei nostri confini geografici”. “Un caffè con Franco” sono disponibili a prenderlo in molti. Intanto sulla pagina ufficiale Facebook del candidato sindaco Franco Palumbo (https://www.facebook.com/francopalumbo64/) è già un format video “Un caffè Franco”, dove il candidato affronta una serie di tematiche di attualità e parla dei progetti per il ‘farebene’ di Capaccio Paestum. Il format è suddiviso in varie puntate che saranno pubblicate sulla pagina social ogni domenica alle 12.00
ROSE E SPINE DEL PATTO TERRITORIALE E L’ENDORSEMENT DI ORLOTTI
A Franco Palumbo ora si comincia a chiedere conto dell’operato come presidente del patto territoriale “Magna Grecia”. L’azione ha toccato anche Capaccio Paestum. Rose e spine che saranno il tratto distintivo della prima parte della sua campagna elettorale. Piano, fonte non indipendente, stima una spesa per oltre 50 milioni di euro. “Basta chiedere ai circa 60 imprenditori che hanno beneficiato dei finanziamenti di Experia felix. Grazie alla sua tenacia sono stati chiusi tutti i progetti ed evitato di restituire oltre venti milioni di euro. Stessa cosa sui finanziamenti del FSE inerenti il PFT della Piana del Sele. Non per ultimo basta leggere La città di oggi per comprendere l’impegno di un grande amministratore a favore dell’imprenditoria locale”. I conti andrebbero fatti tra finanziamenti erogati, l’effettivamente speso e i posti di lavoro creati. Il primo endorsement gli è arrivato da un uomo di peso sia politico ed economico, Antonio Orlotti:”Devo dire che per testimonianza diretta avendo partecipato ad un bando non si riusciva a chiuderlo pur avendosi succeduto due o tre presidenti, tre mesi presidenza Palumbo siamo riusciti ad ultimare le pratiche e avere il saldo”.
Ho cercato di elencare i motivi che mi fanno escludere fin da ora una natura sportiva ,entusiasta e non competitiva, sinceramente decoubertiniana, nella corsa di Franco Palumbo verso la poltrona di sindaco di Capaccio Paestum. Il maresciallo corre per vincere, e la lobby giunganese lo sorregge con il suo tifo e gli porge le borracce d’acqua e anche ottimi integratori.