Mia nonna era una casalinga, si occupava a tempo pieno dei suoi 11 figli. Mio padre, John Ventre, era il più giovane di 7 figlie e 4 figli. Nella mia generazione ci sono 39 Ventre, tutti cugini di primo grado.
Sfoglia: Parco Cilento Diano Alburni
Fino a poco tempo anch’io lavoravo in banca. Ora, invece, sono una bartender. Lavoro viaggiando con il mio van in giro per l’America. Questo lavoro mi dà la possibilità di girare il mondo, incontrare nuove persone e conoscere nuove culture. Vivo davvero la vita!
La statua della Madonna è già stata sistemata sull’altare, i più anziani hanno già preso posto arrivando alla spicciolata, l’organo crea l’atmosfera, i due celebranti sono in piedi in attesa di accogliere la processione dei gruppi organizzati per “categorie” che si è già composta all’ esterno.
L’utilizzo del carbone, prima per riscaldare le case e poi per fare viaggiare persone e merci su treni e navi, è stato propedeutico alla rivoluzione industriale. Il prezzo del “progresso” l’hanno pagato le infinite morti e gli altrettanti innumerevoli infortuni di uomini che hanno fatto la storia economica dell’Ottocento e del Novecento.
L’accordo di gemellaggio si propone di continuare a favorire lo scambio di visite tra i cittadini delle due realtà, rafforzare i legami tra le comunità e intraprendere una collaborazione che possa aprire un canale culturale e commerciale che farà crescere l’interscambio apportando vantaggi a tutti.
Già penalizzati dalla mancanza di un’autostrada, realizzata nel Vallo di Diano perchè all’epoca si sosteneva che il Cilento avesse la ferrovia, gli ultimi tre esecutivi, presieduti da Conte, Draghi e Meloni hanno sancito che la nuova linea ad Alta Velocità venga realizzata proprio in parallelo al corridoio autostradale, bypassando ancora una volta il Cilento.
Noi viviamo in questo quartiere e sono cresciuta a un isolato di distanza. Sia mia madre che i miei nonni mi raccontavano sempre di questo festival. Ad un certo punto il festival non si è più fatto e poi hanno ricominciato a organizzarlo
Tra la seconda metà del 1800 e gli inizi del 1900 emigrarono negli Stati Uniti e si stabilirono in quel piccolo angolo del mondo, dove trovarono lavoro, specialmente nelle miniere e nella costruzione delle ferrovia agli inizi e successivamente anche nell’industria tessile. Partivano giovani coraggiosi, coppie ed anche intere famiglie, spendendo tutti i loro miseri averi, ed anche facendo debiti, per pagare le spese di viaggio.
La decisione di gemellarci con Old Forge affonda le sue motivazioni in una storia che nasce alla fine del 1800. Da allora decine di felittesi si imbarcarono per l’America e andarono, richiamati dai primi pionieri arrivati prima di loro, a lavorare in una delle 5 più grandi miniere di carbone che “resero” grande l’America.
Quando eravamo fidanzati Raymond mi disse: “Quando sarai mia moglie, non dovrai mai lavorare”.