A Senocrate ( Calcedonia 396 a.C. – Atene 314 a.C.) figlio di Agatenore della città di Calcedonia che delle “idee” del maestro Platone ne fece numeri e principi ed oltre … il mio fiore.
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A Diogene (Sinope 412 a.C. – Corinto 10 giugno 323 a.C.) figlio di Icesio della città di Sinope, detto il “Cinico ” che della filosofia ne fece vita e tanto oltre … il mio fiore!
Ad Epicuro (Samo 341 a.C. – Atene 270/71 a.C. circa) figlio di Neocle della città di Samo che del filosofare ne fece via sicura alla felicità … il mio fiore!
A Zenone ( 332 a.C. – 264 a.C. circa) figlio di Mnesea della città di Cizico che della sapienza ne fece saggezza consegnando all’uomo l’universale suo destino … il mio fiore!
A Gorgia ( 485 a.C. – 375 a.C. circa) figlio di Carmandita della città di Leontini che dominatrice e dell’animo umano grande consolatrice elesse la parola segnandone con la gloria la potenza … il mio fiore!
A Protagora (486 a.C. – Mar Ionio, 411 a. C.) figlio di Meandrio della città di Abdera che facendo di tutte le cose l’uomo “misura” lo consegnò alla responsabilità della scelta “migliore” … il mio fiore!
“Nulla c’è di più dolce che la terra natale e l’affetto dei propri cari, nemmeno per l’uomo che abita in una casa opulenta ma lontano, in terra straniera, diviso dai suoi famigliari!” (Omero- Odissea canto IX)
A Pitagora figlio di Mnesarco della città di Samo che facendo per primo del “numero” di tutte le cose il principio aprì incalcolabile una via che ancora dura … il mio fiore!
“Ai piedi dell’altare del tempio del dio Poseidone dove durando alta nei secoli la bellezza ho visto aggirarsi la tua rivoluzione”
“Perchè se, a differenza di Parmenide che negava ogni valore alla realtà o del tuo maestro Platone che la riduceva a mera copia delle idee, tu, maestro, alla realtà credevi e davi valore e consistenza”