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Sulle rive del Giordano c’è la rivelazione della Trinità. Il cielo si apre, discende lo Spirito Santo sotto forma di Colomba e una voce dall’alto, la voce del Padre dichiara Gesù Figlio Suo, l’Amato in cui ha posto il Suo compiacimento

Si è fatto carne ma non nel senso di debole, fragile, limitato. Si è fatto carne per la nostra salvezza e Luce per tutti noi. Questa Luce che può trasformare la nostra vita è manifestazione poi del suo amore.

L’evangelista Luca, nel passo odierno del Vangelo, ci racconta lo smarrimento e il ritrovamento di Gesù, di dodici anni, dopo tre giorni, durante il pellegrinaggio a Gerusalemme in occasione della Pasqua Ebraica.

Dopo l’annuncio dell’Angelo, Maria si mette in viaggio, in fretta e con entusiasmo, verso la casa di Elisabetta. Al suo arrivo, saluta la cugina e il bambino nel grembo di Elisabetta sussulta. L’Evangelista intreccia così la nascita di Giovanni Battista con quella di Gesù che, ancora prima di nascere, si incontrano attraverso le rispettive madri

Un clima di gioia e di speranza si respira proprio in questa terza domenica di Avvento. E’ la gioia che Gesù porta a chi lo aspetta e la liturgia odierna è un invito a conservarla nei nostri cuori, a dividerla con gli altri e vuole indicarci la strada per trovarla