L’Evangelista pone all’inizio della narrazione del ministero pubblico di Gesù un discorso che precisa lo scopo che Gesù si prefigge. Luca difende le categorie deboli e povere, si mostra misericordioso verso chi è oppresso dal peccato e, essendo un medico di professione, enfatizza un Gesù capace di guarire ogni sorta di malattia e infermità
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Quando siamo in situazioni difficili, quando siamo angosciati e tristi, preghiamo Maria, parliamo alla nostra Madre celeste e Lei, con sguardo materno, intercederà presso il Figlio, chiederà al Figlio quello che noi non riusciamo a chiederGli. Gesù ci sorprenderà così come sorprese il maestro di tavola che assaggiò l’acqua diventata vino.
Sulle rive del Giordano c’è la rivelazione della Trinità. Il cielo si apre, discende lo Spirito Santo sotto forma di Colomba e una voce dall’alto, la voce del Padre dichiara Gesù Figlio Suo, l’Amato in cui ha posto il Suo compiacimento
Si è fatto carne ma non nel senso di debole, fragile, limitato. Si è fatto carne per la nostra salvezza e Luce per tutti noi. Questa Luce che può trasformare la nostra vita è manifestazione poi del suo amore.
L’evangelista Luca, nel passo odierno del Vangelo, ci racconta lo smarrimento e il ritrovamento di Gesù, di dodici anni, dopo tre giorni, durante il pellegrinaggio a Gerusalemme in occasione della Pasqua Ebraica.
Dopo l’annuncio dell’Angelo, Maria si mette in viaggio, in fretta e con entusiasmo, verso la casa di Elisabetta. Al suo arrivo, saluta la cugina e il bambino nel grembo di Elisabetta sussulta. L’Evangelista intreccia così la nascita di Giovanni Battista con quella di Gesù che, ancora prima di nascere, si incontrano attraverso le rispettive madri
Un clima di gioia e di speranza si respira proprio in questa terza domenica di Avvento. E’ la gioia che Gesù porta a chi lo aspetta e la liturgia odierna è un invito a conservarla nei nostri cuori, a dividerla con gli altri e vuole indicarci la strada per trovarla
Sono nata e vissuta fino all’età di 7 anni in via Santa Teresa a…
La mamma del Beato Acutis: “Confidate nella misericordia di Dio”. Il Provveditore Castellano: “Così apriamo le porte alla speranza”.
1° Dicembre 2024 – Inizia questa domenica un nuovo anno liturgico, un nuovo cammino durante…