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Da ragazzo ho fatto tanti lavori. Ho consegnato giornali; ho lavorato in alcuni fast food; mi sono arruolato nella marina, ma poi ho dovuto lasciarla a causa delle mie ginocchia. In realtà, ho sempre voluto fare il poliziotto, ma poi, dopo averlo fatto, ho capito che non andava bene per me. Ho lavorato per una compagnia aerea,  che ha chiuso. Ho lavorato come autista su camion e pullman

Suo padre, anch’egli si chiamava Antonio, è morto a 46 anni a causa del lavoro in miniera che gli ha provocato problemi ai polmoni.

Antonio
per il ruolo
istituzionale

Antonio D.S.
ambasciatore
in Alabama

Antonio Di Stasi
curatore in
trasferta

Alessandro
come infaticabile
organizzatore

Antonella
l’occhio che vigila
su ogni sfumatura

Bartolo
nel raccontare
i vissuti simili
ma così diversi
Fabrizio
fotografo
e assistente del coach
Francesca
inesauribile
interprete di parole

Giuseppina
memoria
storica di Felitto,

Gina
sorniona
osservatrice
fuori campo

Rosanna
inesauribile
cucitrice
di relazioni

Vito
Lo chef dei
due mondi

Richiamo alla mente i loro volti che si illuminano quando ne parlano e accennano ai loro vissuti su queste strade;. Non faccio molto caso a chi mi viene incontro, mi sento in sintonia, invece, con chi si muove nella mia stessa direzione, che sorpasso o che mi supera, correndo o camminando, non importa … Mi ritrovo a correre quasi ad occhi chiusi nello sforzo di immaginare di essere dove sono ma di ritrovarmi in un’altra dimensione fisica e psichica.

È un fiume di persone che si muovono sulla bellissima area pedonale che separa il mare dalla striscia di asfalto che porta il traffico da e per i ponti di Brooklyn e Manhattan.
Si corre sempre in compagnia come in una maratona con il vantaggio che si può scegliere la direzione e guardare negli occhi chi si incontra …
Ogni passo in avanti è accompagnato da inquadrature diverse che restituiscono fotogrammi che restano impressi nella memoria.

Mi sentivo pronto per iniziare il mio laboratorio di ricerca, dall’altro iniziai un altro studio clinico molto importante che riguardava i trapianti. Studiammo un sistema che evitava il rigetto delle cellule del donatore. Alla fine diventai uno specializzando in trapianti di midollo osseo da donatore. Decisi di accettare l’offerta dell’università dell’Alabama dove dirigo il laboratorio di cellule staminali per il trapianto.