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Giuseppe Coccorullo ha dichiarato che “l’Ente Parco non abbasserà la guardia di fronte all’emergenza Cinghiali. Lo dimostrano le tante azioni intraprese, le risorse economiche impegnate e gli indennizzi liquidati … Purtroppo, l’attività di ‘selecontrollo’ ha subìto un rallentamento a causa delle restrizioni impartite dal Commissario governativo per la Peste Suina Africana.

È vero che nel comunicato diffuso da Sansone non c’è traccia del Parco! Ma è altrettanto vero che ha messo in campo un’iniziativa dal basso che si occupa dell’area vasta che comprende gli ottanta comuni situati nel perimetro dell’area protetta, e Sansone come presidente della comunità del parco, non può girarsi dall’altra parte altrimenti farebbe la politica dei due forni che non lo porterà molto lontano nella considerazione generale.

Un territorio dove la storia si mescola con la bellezza naturale, offrendo ai visitatori un’esperienza completa. Tra il suo mare cristallino, le tradizioni locali, la gastronomia e le testimonianze storiche, questa cittadina rappresenta una delle gemme più affascinanti della Campania.

Casal Velino Paese sorge su una collina dal clima mite, perfetto tutto l’anno. Vie, piazze, archi, portoni, case in pietra, artistiche chiese e palazzi gentilizi ne testimoniano l’ antico passato medievale.
Intorno, ad avvolgerlo, un mare celeste che si unisce al cielo: scorci dalla disarmante bellezza che si può godere in quasi ogni angolo.

l sindaco Stefano Sansone ha ribadito l’importanza di una strategia condivisa tra i Comuni per costruire un’offerta turistica strutturata, capace di superare la stagionalità e valorizzare l’intero territorio cilentano. Si è discusso della necessità di individuare un modello di governance efficace, valutando le opzioni tra una Convenzione e un Accordo di Programma.

M’incanto al tozzo braccio di terra, balena spiaggiata, a dirupo sul mare ad evocare la dolente storia di Palinuro, inabissatosi per incauto sogno, come canta Virgilio, o per delusione d’amore ad inutile inseguimento della ninfa Camerota, in una notte di luna piena, come narra una leggenda popolare.