La “bomba” d’acqua, che in meno di due ore ha violentato Castellabate, ha creato grande paura prima e grande dolore poi nel vedere il sereno, amato paese travolto da detriti, case inondate, strade ostruite da frane, uno stravolgimento improvviso che ha recato desolazione e sconforto a tutti! Nel constatare le reazioni di alcuni nei social e le tante telefonate anche da me ricevute da tutta italia, non solo da amici, ma da organi di stampa, TV e giornali non posso non fare delle considerazioni. Le richieste in particolare pubbliche non possono non confermare la popolarità di questo paese che suscita particolare interesse e questo ci consola ed inorgoglisce! Alcune assurde imprecazioni su Facebook, come “subito dimissioni del Sindaco”, con tutta la tristezza nel cuore ci fanno anche sorridere e ci richiamano alla comunicazione immediata ironica della famosa frase “piove, governo ladro”!!! Una calamità naturale per cui si impreca contro un Ente pubblico e’ una apparente assurdità! Analizzeremo pero’ più in profondità questa frase. Certa la mancanza di responsabilità dell’attuale Sindaco Marco Rizzo, eletto pochi mesi or sono, purtroppo fuori sede per motivi di salute e che comunque ha coordinato gli interventi e fatto sentire agli abitanti la sua vicinanza morale. Presente ed attivo il ViceSindaco Luigi Maurano, celere la partecipazione del gruppo di Protezione Civile Lucano di Castellabate, dei Vigili del Fuoco e la solidarietà degli abitanti.
Tuttavia la famosa frase “Piove, governo ladro” nell’apparente assurdità di colpevolizzare chi nulla ha da vedere con un evento naturale, ha insito in se’ invece un significato di contenuto importante, interessante anche in questo caso. Sembra che questa espressione abbia origine da un comportamento del Granduca di Toscana, che, avendo messo la tassa sul sale, effettuava il peso sempre nei giorni di pioggia, pesando di più in quel caso il sale bagnato incassava più tasse!
Dello stesso contenuto varie supposte origini di tal detto, che non esprime una assurdità, ma una originaria colpa! Nel nostro caso e’ evidente che il trattamento sconsiderato del territorio, con eccessiva e non idonea cementificazione, tagli di alberi, non rispetto dei corsi dei fiumi ed altro ha reso più distruttiva la calamita’ naturale!
Non si puo’ nel tempo degradare il suolo aumentando il rischio idrogeologico. Trasformare zone naturali con eccessiva cementificazione e’ una delle cause principali del dissesto idrogeologico, come ne e’ causa importante la deforestazione, l’eliminazione di alberi che assorbono acqua e con le radici trattengono il terreno lo rendono a rischio frane, e’ necessaria una attenta e continua manutenzione del territorio, con interventi anche del consolidamento dei terreni, dove necessario mura di contenimento, creazioni di pavimentazioni drenanti, oltre naturalmente alla semplice pulizia dei tombini, a corrette fognature ed altro.
Molte le necessarie attenzioni non per eliminare l’evento naturale, ma per diminuire le conseguenziali catastrofi!
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