La politica dell’opposizione al governo del Comune di Castel S. Lorenzo, a distanza di oltre sei mesi dalle elezioni amministrative. Un profilo del capogruppo della minoranza: Angela Capozzolo (ex sindaco). L’informazione, per essere tale, deve assicurare pari dignità e deve dare voce a tutte le componenti, sociali, politiche, economiche, oltre che caratterizzare eventi, che al di là della cronaca quotidiana, ne fissano le linee, le scelte, gli indirizzi che derivano dai contesti che gestiscono coloro che detengono un ruolo di coordinamento. Se si volesse tracciare un profilo della Signora Angela Capozzolo (ex sindaco), dovremmo sicuramente dire che la sua motivazione è la chiesa e tutto ciò che riguarda l’organizzazione dell’Azione Cattolica. Difatti è da molto tempo che l’ex Sindaco ha la responsabilità di Presidente dell’Azione Cattolica “Piergiorgio Frassati”, della Parrocchia S. Giovanni Battista di Castel S. Lorenzo. Nemmeno nel periodo in cui ha rivestito la carica di sindaco ha abbandonato questo ruolo. Tant’è la sua motivazione. Se si traduce, si può certamente affermare che non vi è alcuna incompatibilità tra le due responsabilità, e questo è pure vero. Visto il suo impegno per la chiesa, dobbiamo dedurre che è stata prestata alla politica, sicuramente per la forte influenza dell’allora sindaco Gennaro Mucciolo. Personaggio che ha sempre destato attenzione, raccolto proseliti e il suo messaggio, a volte, ha affascinato tanti giovani (di ieri innanzitutto). Non a caso, è stato sindaco di questa cittadina per oltre venti anni. Ne ha rappresentato un’epoca, nel bene e nel male. Tornando ad Angela Capozzolo, le ultime elezioni l’hanno vista soccombere rispetto a Michele Lavecchia. A distanza di oltre sei mesi dalle elezioni amministrative volendo tracciare un bilancio di questo scorcio di periodo dell’opposizione, capeggiata da Angela Capozzolo, dobbiamo evidenziare la forte presenza nella denuncia pubblica con manifesti, da cui traspare, a parere mio, anche una sorta di nervosismo e non di un vero messaggio sull’attualità politica. Ma forse, questo è il risultato di inesperienza della prassi politica, dovuta anche alla poca esperienza della politica amministrativa dell’attuale compagine governativa. In conclusione di questo breve profilo, esprimo la fiducia che non cali il dibattito politico e si trasferisca sempre più concretamente nella politica vera, fatta di azioni quotidiane, di progettazione, di momenti anche di scontro, purché l’obiettivo sia la valorizzazione del paese, in tutti i suoi aspetti culturali, economici, sociali, in sintesi che la politica ne contribuisca a migliorare la qualità della vita di questo luogo.
L’Intervista
E’ cambiata la sua vita dopo l’esperienza di sindaco (anche se non eletta direttamente dal popolo)?
Continuo ad essere me stessa, perché mi sono sempre impegnata nel sociale, ho considerato la vita amministrativa come un servizio, anche se non ho più la possibilità di farlo e quindi di dare, continuo ad impegnarmi come ho sempre fatto, prima, durante e dopo.
Come sente la responsabilità della compagine che ha ereditato?
Un peso, una responsabilità. Tuttavia, quando si crede in certi valori e nella possibilità di concretizzare, di programmare, ovvero di dare corpo a dei progetti e soprattutto quando si promette, non solo a parole nella campagna elettorale, questo crea un disagio quando non si è più al posto di comando della pubblica amministrazione.
Ci parli della linea politica attuale del suo gruppo politico?
L’inizio non è stato facile, comunque ci incontriamo, prendiamo in esame le delibere, le scelte amministrative. Cerchiamo di fare un rapporto, una valutazione delle nostre aspettative, confrontandole alle scelte amministrative attuali che vengono proposte, tenendo sempre presente a nostro avviso il bene comune e il meglio per i cittadini.
Tra la politica e la chiesa se si dovesse misurare l’impegno, quale voto darebbe alla politica e quale alla chiesa?
L’impegno è importante sia nella politica che nella chiesa. Il predetto è fondamentale in tutte e due le cose, anche perché, così come ho inteso io la politica, al servizio dell’uomo, ciò è un modo per vivere più intensamente la cristianità e fare scelte che aiutano l’uomo nella completezza, nella sua interezza, in sintesi, quando si pone l’uomo al primo piano. Con la politica si può fare tutto questo, aiutare chi ha bisogno. Se poi come opzione, dovessi fare una scelta, senza ombra di dubbio sceglierei la chiesa.