di G.C. Lo scopo di questo premio è celebrare la tradizione agroalimentare ed enogastronomica del nostro Paese e quest’anno tra i riconoscimenti c’è il Caseificio Dop Barlotti di Paestum per la categoria “Produzione di particolare valore e significato”. È una tradizione che racconta storie di uomini e di donne che attraverso il loro lavoro hanno arricchito il patrimonio culturale italiano. È con questo spirito che nasce il premio Gruppo del Gusto della stampa estera, arrivato quest’anno alla XIII edizione. Domenica 27 novembre, alle 12.30, c’è stata la cerimonia di premiazione: Storie di donne, uomini (e cibi), celebra l’eccellenza italiana, al Cenacolo di Santa Apollonia di Firenze. Erano presenti cento giornalisti italiani e stranieri. Nato nel 2002, il Gruppo del Gusto conta 118 corrispondenti provenienti da 30 Paesi diversi. Lo scopo è quello di facilitare e ampliare la copertura giornalistica del settore agroalimentare e far conoscere ai lettori, dei rispettivi Paesi, le realtà agro-enogastronomiche d’Italia. Dopo libera votazione dei soci, il riconoscimento per la categoria «Produzione di particolare valore e significato» è stato assegnato alla Mozzarella di Bufala Dop Barlotti di Paestum (Salerno). Alla professoressa Laura Di Renzo dell’Università Tor Vergata di Roma va invece il premio «Divulgatore dell’autenticità italiana», mentre il Consorzio del Pecorino Romano ottiene il massimo punteggio di quest’anno come «Istituzione a difesa dei valori agroalimentari italiani». Infine, per la Categoria «Ristorante di cucina tradizionale che, da oltre 100 anni, appartenga alla stessa famiglia», si aggiudica il premio il ristorante Il Falcone di Poggio a Caiano (Prato), aperto dal 1862. Tra i premiati delle scorse edizioni: i formaggi ovini e caprini d’Abruzzo, il vino dal vitigno etrusco e i fichi bianchi del Cilento. Anche in questa edizione, ad affiancare l’Associazione della Stampa Estera, nella realizzazione della cerimonia di premiazione, concorrono prestigiosi partner del mondo enogastronomico e agroalimentare. Per esempio, i consorzi del Chianti Classico e del Prosciutto Toscano. L’azienda Carpigiani, che con le sue macchine e la propria filosofia ha diffuso nel mondo la cultura del gelato; lo storico consorzio del Parmigiano Reggiano e il pastificio Campi di Gragnano. Infine la Confederazione italiana agricoltori e il marchio del caffè italiano Kimbo.
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