Torno a Capaccio capoluogo, ancora una volta, per un concerto. Si tratta della prima di tre serate preannunciate da sindaco, Franco Alfieri, la sera del 10 agosto durante il 19 ° concerto di San Lorenzo organizzato dall’inossidabile Vincenzo Mari.
Di scena c’è l’orchestra del San Carlo di Napoli diretta da Maurizio Agostini con un programma lirico sinfonico curato dallo Scabec nell’ambito di Campania bynight. Oltre ai musici, i protagonisti sono il soprano Carmen Giannattasio e il tenore Saimir Pirgu, oggi tra le voci più apprezzate e richieste dei palcoscenici internazionali, si esibiscono in “Arie d’Opera”. Salemme e teatro Verdi, completeranno il trittico del programma il 12 e 14 settembre che eleverà piazza Tempone di Capaccio Capoluogo a location di rango regionale per i grandi eventi.
Il palcoscenico naturale si affaccia sulla pianura del Sele puntellata di luci che fanno da contrappunto alle stelle che spuntano man mano che il sole si adagia tra punta Campanella e Capri facendo l’occhiolino al tramonto.
Finalmente si ha l’impressione di un cambio di marcia rispetto alle aspettative che il capoluogo ha in relazione alle sue potenzialità inespresse di attrattore turistico. E fa bene Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum, a precisarlo perché sarebbe troppo banale che questi tre spettacoli si riducessero ad un evento occasionale e non fosse l’avvio di un progetto che valorizzi Capaccio capoluogo come merita nell’interesse dell’intero territorio comunale .
Finora la missione di Vincenzo Mari Mari è stata quella di tenere viva la fiammella dell’interesse sulla musica classica nella realtà capaccese, ora è giunto il tempo che la speranza diventi una realtà che, non credo di esagerare, possa far concorrenza a quelle più blasonate della regione Campania.
Bisogna dire che Scabec, in tutto ciò ha avuto un ruolo primario nell’organizzazione caratterizzata da una professionalità di alto livello sia per l’accoglienza sia per la garanzia della sicurezza sanitaria: tutto già dimostrato in occasione degli altri eventi svoltisi nell’area archeologica di Paestum per l’intera estate.
Tornando all’aspetto artistico dell’evento sono stato attratto dalla vivacità e dalla carica “quasi agonistica” del maestro Maurizio Agostini; espressivo, dinamico, preciso e puntuale nell’incontrato con i vari settori dell’orchestra i cui componenti dimostra di conoscere a mena dito. Il direttore, fasciato in un abito svolazzante che accompagna ogni suo gesto che pare “dialogare” con il pubblico al quale da le spalle, si esalta danzando con ogni parte del corpo impegnando ogni singolo muscolo: i piedi non resistono con pianta completamente a terra per più di un secondo. Tutto lo spazio possibile del palchetto che non riesce a contenere il suo atteggiamento felino che fa un tutt’uno con l’espressività del suo corpo. Solo quando la scena viene occupata dal tenore e dalla soprano, pare rilassarsi in un atteggiamento comprensivo e, volutamente, “paternalistico”.
Carmen Giannattasio e Saimir Pirgu si sono affacciati sulla piazza Tempone con grazia e massima concentrazione. Hanno cantato e interpretato i loro spartiti senza sbavature nonostante l’ambiente non fosse del tutto coerente con il concerto a causa di un chiacchiericcio di sottofondo proveniente dai ristoranti posizionati alle spalle del pubblico in platea.
Intanto, il pubblico attento ha goduto di una serata di musica di qualità sotto le stelle del cielo di Paestum che per storia e cultura ha meritato tutto ciò.