di Bartolo Scandizzo Uno più uno fa tre! È questo il risultato che hanno raggiunto i fratelli Enzo e Franco Sica scegliendo di fare squadra alle prossime elezioni amministrative per la scelta del sindaco di Capaccio Paestum. Infatti, così facendo si ricompone lo schema di gioco a tre che comprende anche Gerardo, il dottore veterinario che oggi siede nel Cda della Bcc di Capaccio Paestum, da cui partì l’ascesa di Enzo quando fu eletto sindaco. Il trio Sica non comporta solo la squadra familiare ma anche un nutrito gruppo di sostenitori che non hanno mai lasciato solo Enzo ed hanno sempre apprezzato Franco: Giuseppe Mauro, anche lui alla Bcc di Capaccio, Alfonso Santomauro e Sergio Butrico, anche loro assessori con Enzo, gli ex AN che con Franco hanno continuato a fare squadra e tanti altri che mai hanno digerito il ribaltone che defenestrò Enzo riportando al potere Pasquale Marino. Franco ha lasciato Italo Voza portandosi dietro anche Crescenzio Franco con i quali pochi giorni fa aveva stretto un patto di ricandidatura. Su Unico di questa settimana pubblichiamo una lettera aperta di Rosario Catarozzi che, fino a poco tempo fa, è stato l’alter ego di Voza in comune essendo il coordinatore dello staff del sindaco. Non sappiamo che effetto avrà sull’aggregazione del sindaco in carica, in quanto la sua analisi è proiettata sul futuro con un occhio critico sul passato e soprattutto sui consiglieri uscenti. Potrebbe essere questo un altro cuneo posto nella crepa che si è aperta con l’uscita di Franco Sica dalla sua giunta. La prima semplificazione è avvenuta e, come avevamo previsto, era quella che stava già nelle cose: sarebbe stato inverosimile che i due Sica potessero essere su due fronti opposti eludendosi a vicenda. Anche Nicola Ragni ha tratto il “dado” ed è sceso in campo: ma questo era già dato per scontato! Restano ancora in campo altre candidature che, per forza di cose, dovranno andare verso una semplificazione. Questo potrà avvenire per aggregazione o per ritiri. Infatti, sarebbe velleitario per chiunque immaginare di poter competere in un quadro che vede già la presenza di tre gruppi ben strutturati (Voza, Ragni e i due Sica). A questo punto possiamo già affermare che, fatto salvo i colpi di scena, la corsa sarà a quattro e, presumibilmente, ci sarà posto solo per un quarto candidato a sindaco. In predicato sono invece Tonino De Rosa, Gennaro De Caro, Emanuele Sica (non è fratello degli altri tre), Angelo Quaglia e Giuseppe Casella, oltre al risultato dello scouting dei Grillini. Al di là di chi sarà il primo a tirare i remi in barca, c’è da dire che l’orizzonte politico capaccese prossimo venturo vedrà tornare in auge il ballottaggio perché è difficile immaginare che qualcuno potrà prevalere al 1° turno come è successo nelle ultime tre elezioni.
Trending
- Scuola, 267 milioni per tutor e orientatori
- Vallo della Lucania, Teatro “Leo de Berardinis”: “Il calamaro gigante” con una straordinaria Angela Finocchiaro
- “Fiumi, Briganti e Montagne”: Il Salernitano tra storie e storia, coraggio, mistero e resilienza
- Orientamento scolastico, Valditara scrive ai genitori
- Un Re venuto a servire
- Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale
- OMEOPATIA E DOLORE AI DENTINI DEI LATTANTI
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025