La lettera che l’Avv. Gaetano Paolino ha inviato Stile TV per annunciare la sua decisione di candidarsi a sindaco di Capaccio Paestum, contiene già un programma su come, se eletto, vorrà assolvere al suo ruolo di sindaco … si tratta di un programma che affronta tutti i temi sul tappeto e denota un’accurata analisi alla quale sottostà uno scrupoloso periodo di riflessione prima di proporsi per guidare la comunità capaccese paestana fuori dal pantano nel quale si dibatte da tempo.

Inoltre, sembra evidente che, a dare concretezza al progetto, Paolino abbia fatto una scelta di campo chiara sia sotto l’aspetto programmatico, sia per quel che riguarda la squadra con la quale affrontare una campagna elettorale che si preannuncia senza esclusione di colpi … egli rivendica il diritto/dovere del comune di portare “a compimento le grandi e importanti opere pubbliche in fase di realizzazione, completando il programma infrastrutturale, per dare ancora più attrattività ad un’area turistica e culturale di grande pregio”. È un’assunzione di “responsabilità” che va oltre la semplice presa d’atto che spetterà a chiunque vincerà le elezioni amministrative.
Gaetano Paolino, 70 anni, è figlio del compianto Salvatore Paolino (già sindaco di Capaccio Paestum dal 1947 al 1952 e dal 1956 al 1960 nonché assessore provinciale ai Lavori Pubblici dal 1965 al 1970) e fratello di Paolo Paolino (anche lui primo cittadino capaccese nel biennio 1994-1995). È stato presidente dell’Ordine degli avvocati di Salerno ed ora è presidente dell’Unione regionale degli Ordini forensi della Campania.

Paolino, oltre al programma, poggerà la sua avventura capaccese anche su molti consiglieri uscenti e tanti altri candidati i cui nomi che i capaccesi – paestani trovarono nelle liste dell’ultima tornata elettorale del 2024.
Il primo impegno che il candidato sindaco indica nella lista dettagliata che ha intenzione di affrontare è “il pieno riequilibrio finanziario dell’Ente, scongiurando un eventuale dissesto.” Si tratta di una chiara e consapevole assunzione di responsabilità che va ad aggiungersi a quella che i consiglieri uscenti, unitamente a sindaco facente funzione, Maria Antonietta De Filippo; hanno già “coraggiosamente” votato prima di dimettersi provocando lo scioglimento del consiglio comunale.
La decisione di Gaetano Paolino ha un merito … Quello di mettere anche le varie “controparti”, che da oltre un mese, battono e ribattono su come “capitalizzare” la vicenda giudiziaria che ha investito Franco Alfieri. Ora, anche per tutti gli altri “pretendenti” al “trono” è giunta l’ora di guardare oltre e pensare a immaginare un futuro migliore di quello che è stata Capaccio Paestum finora.
Inoltre, dovrà anche essere percepito migliore di quello proposto da Paolino per sperare di ottenere il suffragio degli elettori.

“Le vicende che, negli ultimi mesi, hanno investito il Comune di Capaccio Paestum mi hanno indotto a riflettere sulla possibilità di dare il mio contributo, derogando al mio radicato, per certi versi anche egoistico, convincimento di dedicarmi esclusivamente alla professione di avvocato amministrativista. Anche su impulso di tanti amici e in considerazione della storia politica di mio padre e della mia famiglia, ho ritenuto di dover partecipare a questa competizione elettorale, avvertendo un obbligo direi di natura morale di porre a disposizione dell’Ente e della comunità la mia esperienza professionale che, nel corso di oltre 40 anni, mi ha visto impegnato in svariate e delicate questioni nell’ambito delle dinamiche che interessano gli Enti Locali.
Tale esperienza mi induce oggi, con senso di responsabilità civica, a mettere al servizio del Comune in cui sono nato conoscenze ed esperienze professionali per traghettarlo fuori dall’attuale crisi e scongiurare un eventuale dissesto che condurrebbe l’Ente in una lunga fase di declino e di insuperabili difficoltà operative. Un’azione concreta ed efficace si rende necessaria per continuare a garantire l’erogazione da parte dell’Ente dei fondamentali servizi pubblici.
Il Comune sarà esposto ad una delicata fase transitoria che dovrà vedere l’intero Consiglio comunale, senza distinzioni partitiche, impegnato concretamente ad assicurare un impegno straordinario per consegnare alla comunità stabilità amministrativa, requisito essenziale per l’ulteriore sviluppo economico e sociale di Capaccio Paestum.
In tale civico impegno si interseca la ineludibile necessità di portare a compimento le grandi e importanti opere pubbliche in fase di realizzazione, completando il programma infrastrutturale, per dare ancora più attrattività ad un’area turistica e culturale di grande pregio.
La decisione che ho assunto in maniera consapevole e ponderata inciderà non poco sul mio percorso professionale, ma sarò orgoglioso e determinato – qualora i cittadini di Capaccio Paestum dovessero accordarmi la loro fiducia – ad affrontare questa sfida che certamente non sarà facile, ma che sarà sicuramente e unicamente proiettata al superamento delle criticità in atto e al recupero della sana e strutturata azione amministrativa.
Corre l’obbligo, prima di indicare, per grandi linee, gli interventi prioritari che sarà necessario assicurare, invitare tutti a lasciare, con grande senso di responsabilità, le polemiche sterili che non aiutano a risolvere i problemi. Il contributo di tutti sarà necessario, ma solo se animato da spirito costruttivo e partecipativo alla nuova fase che attende il Comune e i cittadini nel prossimo quinquennio.
Invito alla partecipazione fattiva anche gli amministratori che nel corso del tempo, con impegno e sacrifici personali e professionali, hanno provato a garantire un futuro migliore alle nuove generazioni, assicurando il progresso e lo sviluppo di un territorio di grande rilievo turistico, storico e culturale.
Se oggi Capaccio Paestum è diventato grande attrattore anche nell’ambito degli investimenti nel settore turistico, agricolo e sociale è grazie a tutti gli amministratori del passato ai quali rivolgo un saluto e un invito ad assicurare, con la loro esperienza, preziosi suggerimenti.
Le prime priorità che mi sento di indicare in ipotesi di elezione concernono, in sintesi:
– il pieno riequilibrio finanziario dell’Ente, scongiurando un eventuale dissesto;
– il completamento di tutte le opere pubbliche in corso di realizzazione e l’esecuzione di quelle già finanziate;
– il pieno recupero della pineta per una migliore fruizione del lungomare;
– la predisposizione di un concreto piano per la sicurezza del territorio, in sinergia con le Forze dell’Ordine e attraverso l’installazione su tutto il territorio comunale di strumenti di controllo idonei ed efficaci;
– la individuazione di misure tese a mitigare le complesse problematiche derivanti dall’inquinamento, con particolare attenzione a quello derivante dai reflui zootecnici, per garantire condizioni di balneazione e del sottosuolo ottimali;
– una visione moderna e strutturata di welfare attivo in favore della genitorialità, delle disabilità, degli anziani, dei giovani, con il coinvolgimento delle associazioni e del mondo del volontariato;
– il potenziamento dei servizi essenziali, partendo dalla Scuola, con programmazione di idonee iniziative dedicate ai nostri giovani e al loro futuro;
– l’approvazione, in tempi brevi, del Piano Urbanistico Comunale, necessario per garantire una nuova fase di sviluppo e di rilancio economico del territorio comunale;
– l’organizzazione di iniziative tese a consolidare a livello internazionale l’immagine del nostro territorio, tenuto conto dell’enorme patrimonio archeologico esistente;
– investire in “cultura” per rendere la nostra città attrattiva, soprattutto per eventi culturali di pregio, con il coinvolgimento di tutti coloro che oggi provano, con enormi sforzi, a proporre iniziative culturali di vario tipo. Penso cioè ad una sorta di pianificazione strategica locale a medio e lungo raggio, attraverso la quale programmare lo sviluppo delle attività di promozione culturale;
– individuare soluzioni per la rigenerazione urbana del patrimonio immobiliare, come già avvenuto per il centro storico, anche attraverso la predisposizione di linee di intervento urbanistico idonee a conferire decoro e vigore all’antica identità storica, culturale, architettonica e sociale della nostra città.
Sarò più che determinato nel far sì che la questione morale resti il valore centrale per il buon governo di questa Città, quale aspetto trainante per elaborare proposte, soluzioni e azioni.”