Di Lucio Capo Le micro discariche, oramai, fanno parte integrante del nostro territorio. Capaccio ha un territorio di 111 kmq ed è invasa di sacchi della “monnezza”, che vengono spalmati lungo le strade, dentro i fossi, nella pineta, su per le montagne, nelle valli e negli altopiani. Una pratica che assume la sua più alta espressione nel periodo estivo. A nulla valgono gli interventi sporadici di bonifica della società deputata alla raccolta del rifiuti. In compenso, però, ogni operazione di nettezza viene esaltata dalla solita velina giornalistica, spedita a tutti gli organi di stampa. La notizia, a quel punto, assume valore di carattere nazionale, in cui la ditta di raccolta rifiuti, il capo gabinetto, i funzionari e i dirigenti della nettezza urbana, la giunta, il delegato, i consulenti a contratto, il consiglio e tutta la pletora di soggetti che si aggirano operosamente, come tante formichine, per i corridoi e le stanze della Casa Comunale, fanno sfoggio della loro indefessa efficienza nel cercare di risolvere un problema “annoso”. L’annosità della problematica, come affermava un noto politico locale, è da imputare alla cattiva educazione dei cittadini residenti e dei turisti occasionali, che durante il periodo estivo invadono il nostro territorio. Barbari col vizietto del lancio del sacchetto della monezza, furbetti del “sacchettino” che fanno sfoggio della loro bravura di lanciatori. La questione a questo punto diventa patologica e irrisolvibile, rassegniamoci allo scempio delle micro e macro discariche che inzozzano le nostre contrade, le nostre strade, i nostri fiumi, le nostre spiagge, le nostre vite. Noi continueremo a pagare salato il conto dello smaltimento dei rifiuti e continueremo a sopportare come sudditi le inefficienze e le incapacità dei capi-bastoni e dei capi-gabinetto. I Capaccesi pagano una media di 300 euro di tassa sulla monnezza, che moltiplicata per 20mila abitanti fa 6milioni di euro, senza contare la tassa che pagano, se la pagano, le attività produttive. A “mezzetto”, come diceva il nonno, dovrebbe fare circa 10milioni di euro. Ora la domanda nasce spontanea…ma con 10milioni di euro per quale c…o di motivo Capaccio-Paestum non è lustra, pulita e profumata? Ma noi che non siamo nati ieri sappiamo benissimo che tra il “lustro” e il “brusco” c’è di mezzo la “mastranza” che dirige le maestranze, che vanno a cena con le eccellenze e si sfregano le escrescenze. Ma coordinati dall’Assessorato all’Ambiente gli addetti della ditta deputata alla raccolta dei rifiuti si è adoperata per bonificare, pulire, disinfettare e sanificare, le discariche sul territorio comunale. Il comune è enorme, come enorme la questione rifiuti, risulta problematico tenere sotto controllo l’inciviltà che caratterizza la nostra società. Nella condizione in cui siamo dovremo sperare solo nella possibilità di trasformare i nostri rifiuti in qualcosa di appetitoso, così potremmo finalmente mettere in atto il proposito di quel politico che in un convegno ebbe ad affermare…”la monnezza ve la dovete magnà”.
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