Forse sono giorni come questi, che suscitano quel sentimento di appartenenza ad una tradizione cominciata quarant’anni fa, a spingere le varie associazioni presenti nelle contrade a partecipare ogni anno al carnevale Pestano.
Il 16/2, in occasione del Memorial Maria Sica, i bambini delle scuole primarie di Capaccio Paestum, accompagnati dai genitori e guidati dalla caparbietà di Nicola Craba, presso l’oratorio dalle Parrocchia di San Vito a Capaccio Scalo, come ogni anno si sono esibiti nella più goliardica ed esclusiva rappresentazione e creazione della maschera carnevalesca. La loro dedizione e il loro impegno, il tutto amalgamato dalla totale spontaneità tipica della fanciullezza, apre uno squarcio nella parete della morbosa competizione che tanto ha fatto male al Carnevale Pestano e ai bambini che vi partecipavano nelle loro contrade. L’irrimediabile condizione in cui questa manifestazione ormai versa da più di qualche anno, sembra essere totalmente superata dalla voglia di questi fanciulli che dipingo, colorano e compongono le più inimmaginabili maschere carnevalesche. Fatte con materiali “poveri” ma con tanta preziosa fantasia, quelle maschere fanno capire che forse questa manifestazione è stata per troppi anni fraintesa dai “grandi” che l’hanno trasformata, a poco a poco,in una virtuosa gara agonistica dimenticandone il senso e il significato tipico di quel giorno. Senza nessun vinto, ma con tutti vincitori, quelle creazioni trasmettono il vero sentimento del carnevale che, più che essere una competizione divisiva e ossessiva è e sarà per sempre uno stato d’animo semplice ma unico; Imperfetto ma stupendo!