Non c’è periodo più bello a Capaccio Paestum che una giornata “primaverile” all’inizio dell’inverno … il giorno di capodanno!
Se poi si ha la fortuna di trovarsi a godere di un’infilata di giorni in cui, unitamente alla rifioritura delle rose a dicembre, anche il mare si schiera a parata di fronte agli undici Km di spiagge, allora ci si può spiegare facilmente perché i Sibariti la elessero a seconda patria dopo che la loro città fu distrutta dalla colonia “sorella” Crotone.
Inoltre, dopo la realizzazione del “Lungomare” che va dalla contrada Laura a Varolato, la città ha potuto elevarsi da una condizione di precario compromesso, che vedeva la fascia costiera abbandonata per intere stagioni, a destinazione turistica per tutto l’anno come lo sono centinaia di città di mare in Italia.
La creazione dei parcheggi a monte della pineta e lungo le strade che permettono l’accesso al mare, con alla contestuale attivazione del servizio navetta con mezzi elettrici per raggiungere il lungomare e le spiagge, ha dotato di l’intera fascia costiera di un’infrastruttura turistica di tutto rispetto che fa “concorrenza” alla vicina Agropoli e alla stessa S. M. di Castellabate.
Anche i flussi turistici autunnali e primaverili che arrivano a Capaccio Paestum per visitare il Museo Nazionale e il Parco archeologico, fin da subito, hanno apprezzato il fatto di poter diversificare le attività programmate nella città dei templi destinando tempo sia alle spiagge sia verso il capoluogo.
Ecco perché vale la pena dedicare un articolo ad un fenomeno constatato di persona in questi giorni durante i quali anche il sottoscritto, come tanti altri cittadini e turisti, hanno scelto il “lungomare” di Paestum per trascorrere del tempo a passeggiare in compagnia della risacca del mare alzando lo sguardo verso le due “Costiere”: Cilentana e Amalfitana.
Incredibilmente, quanti hanno deciso di recarsi sul lungomare nel periodo tra Natale e Capodanno hanno dovuto prendere atto che ogni regola segnalata sulla cartellonistica presente nell’area è del tutto ignorata!
Decine di automobili sono parcheggiate lungo la stradina “bianca” di servizio ai lidi sostano con “arroganza” a destra e a sinistra della “pista” senza curarsi del danno che provocano agli spazi verdi e con spregio a quanti passeggiano sul “lungomare”.
Fatto più strano è che nonostante alcune pattuglie della polizia urbana e carabinieri pattugliano la pista fanno finta di niente e procedono sulla strada bianca sia verso nord sia verso sud.
Ovviamente, il mancato rispetto delle regole in questo periodo, che già sono ampiamente disattese in piena stagione estiva quando decine titolari di lidi devono lottare per far rispettare le regole che sono alla base della svolta che si andava cosolidando nel tempo, nel prossimo futuro potrebbe subire un’inversione di tendenza grazie a questo atteggiamento pericoloso causando danni già nella prossima estate e in quelle a venire.
Pertanto, credo sia opportuno che, fin da subito, chi ha il potere di farlo dia un segnale forte e chiaro al fine di salvaguardare un patrimonio da sempre invocato, ipotizzato, atteso e, infine realizzato.
Scivolare verso lo stesso degrado del tempo che fu che è stato risanato a costo di cospicui investimenti a carico della comunità e che la stragrande maggioranza dei residenti e dei turisti ha dimostrato di apprezzare, sarebbe una responsabilità troppo grande per chi ha il potere di intervenire.
Ripristinare il rispetto per un patrimonio della città oltre che ad essere un dovere di chi amministra e di chi ne usufruisce i benefici sia direttamente sia indirettamente, è anche un compito di chi ha il potere di indirizzare l’operato delle forze dell’ordine a far rispettare le indicazioni stradali indicate sui cartelli.
Poi ci sono già altri segnali in questo senso … per esempio la mancata sostituzione delle lampade in alcuni punti dell’illuminazione del lungomare, la rottura dei tubi per l’irrigazione, il sollevamento di qualche piastrella della pavimentazione …
Oppure, chi dovrebbe farlo si assuma la responsabilità di far togliere i divieti e decretando così la fine di una positiva esperienza pluriennale assumendosi la responsabilità politica e amministrativa di riposizionare indietro le lancette della storia recente di Capaccio Paestum.
Già che ci sono potrebbero anche decidere di ammainare anche la tanto decantata “bandiera blu” che fa bella mostra davanti agli stessi lidi dove i principi che rappresenta il vessillo è messo sotto le “ruote” delle centinaia di automobili che, oltre a non spostarsi a passo d’uomo” come prescrivono i cartelli sulla stradina di servizio, avanzano arroganti e presuntuose su stradine che dovrebbero essere loro negate come indicato sui cartelli, previste dalle ordinanze e, soprattutto, dal buon senso che non dovrebbe mai mancare a chi vive in un contesto sociale e comunitario.
La sindaco facente funzione e il consiglio comunale, che hanno avuto il coraggio di approvare il riequilibrio di bilancio per salvare il comune dal fallimento, abbiano altrettanto determinazione nel difendere la più importante opera che Franco Alfieri ha portato a termine nel comune di Capaccio Paestum … il lungomare attrezzato e liberato dall’assedio delle automobili e dai motocicli.
Oggi 3 gennaio 2025, arriva in redazione la buona notizia che le luci sul “Lungomare” di Paestum dal Nettuno al Tritone sono già stare sistemate e sono funzionanti e dall’altro lato stanno aggiustando …