Sarajevo, 28 giugno 1914, la capitale bosniaca fu probabilmente il pretesto, con l’uccisione di Francesco Ferdinando, per accendere quella scintilla la quale innescò quattro anni di dura guerra, ritenuta vergognosa, da Papa Bendetto XV, per le sue stragi e sofferenze. L’Italia, che all’inizio del conflitto si divideva tra interventisti e neutralisti, si trovò il 24 maggio 1915 catapultata in quella che sarà poi nota come “la grande guerra”. Ecco che la Patria chiamò alle armi giovani provenienti da tutto il territorio nazionale, facendoli diventare uomini troppo presto, per una vita di trincea, di sofferenze e di morte. Tra i giovani soldati chiamati a difendere la Patria in tanti provenivano dal Cilento e altrettanti sono stati immolati per una guerra che ha fatto storia, più per le vittime che per una questione geo-politica.
In quest’anno ricorre quindi il centinario di un conflitto che ha lasciato un segno indelebile, proprio a causa dei sacrifici di molti giovani, i quali, tra il suono della Fanfara dei Bersaglieri che ha intonato l’Inno Nazionale e il Picchetto d’Onore al tricolore e ai caduti, il 12 marzo scorso sono stati ricordati con una cerimonia a Capaccio Capoluogo, svoltasi appunto per commemorare il centenario della Grande Guerra con la “Giornata dell’Amor di Patria”.
L’evento, iniziato con un corteo da piazza Orologio e con la successiva deposizione di una corona alla lapide dei Caduti in via Vittorio Veneto, si è tenuto presso il monumento sito in piazza Tempone, eretto il 19 luglio 1919 e probabilmente uno dei primissimi innalzati dopo la guerra «per la storia dei figli tuoi nel fior degli anni» ricorda un’opera del poeta Giuseppe D’Angelo. Patrocinata dal Comune di Capaccio Paestum, la cerimonia, è stata promossa dal Comando Forze Operative Sud di Napoli, rappresentata in loco dal Ten. Col. Antonio Grilletto, in collaborazione con la locale sezione dell’Associazione Combattenti e Reduci, presieduta dal M.llo Pasquale Mauro. Hanno fatto da sfondo un nutrito numero di partecipanti, compreso gli alunni delle scuole Elementari e Medie del capoluogo, unitamente ad una rappresentanza dell’Amministrazione, con la Vice Sindaco dott.ssa Teresa Palmieri, gli Assessori dott. Franco Sica e il gen. Giuseppe Troncone e il presidente del Consiglio Carmelo Pagano. Presenti anche il comandante della Polizia Locale Antonio Rubini, il Sindaco di Giungano cav. Giuseppe Orlotti, l’Associazione Nazionale Carabinieri presieduta da Nicola Guariglia, oltre alle rappresentanze dell’Associazione ANMI, Ass. Autieri, Forze dell’Ordine, Croce Rossa e Protezione Civile. Alla cerimonia sono stati introdotti interventi commemorativi del M.llo Pasquale Mauro, degli alunni, del presidente emerito dell’ANC cav. Carmine Cerullo, del sindaco di Giungano cav. Orlotti e della Vice Sindaco di Capaccio Paestum Teresa Palmieri.
Il primo conflitto mondiale è stato il primo grande sacrificio del xx secolo di intere nazioni, è stato il primo grande pianto di madri e mogli, di padri e figli. È stato il vuoto di vita e il pieno di orrori, che ha coinvolto non solo gli eserciti ma anche l’esistenza sociale, economica e culturale di tutti i popoli coinvolti. È stata la guerra delle morti e degli ideali di giovani uomini, ed è proprio attraverso questi che oggi tutti noi dovremmo fare altrettanti sacrifici per difendere la vita e costruire la pace.