Di Gaetano Puca
La parrocchiale di Capaccio è dedicata a San Pietro Apostolo, però i capaccesi la chiamano anche Chiesa del Rosario.
Nell’attuale Piazza Orologio vi era la chiesa dedicata a San Pietro di cui si possono avere notizie dalle visite pastorali riportate da Pietro Ebner nell’opera Chiesa, Baroni e popolo. Le statue presenti in detta chiesa, che era una ricettizia, nella sua sacrestia si riunivano anche i canonici e qui il vescovo celebrava le sue funzioni, dimostrano i culti esistenti.
Infatti, nel 1811 il parroco dell’epoca Giuseppe De Angelis, arciprete, nello stilare l’inventario dei beni elenca anche le statue presenti nella chiesa.
Include l’Immacolata, San Michele Arcangelo, San Pietro Apostolo (mezzo busto), San Vito Martire (mezzo busto), San Francesco Borgia (mezzo busto), un crocifisso grande di legno.
Oltre le statue elenca anche quadri che rappresentano la Purificazione della Madonna, Maria SS. di Costantinopoli, l’Annunziata, l’Angelo Gabriele, San Pietro e San Paolo, San Giovanni Battista, il Purgatorio, l’ultima cena, la Madonna delle Grazie, S, Antonio Abate, la nascita di Gesù, l’epifania.
Questa chiesa crolla nel 1857 come afferma il Sindaco Longobardi nel 1866.
Infatti, notifica al prefetto (1866) la necessità di lasciare aperta al culto la chiesa dei frati minori riformati, essendo la chiesa parrocchiale crollata fin dal 1857, mentre la chiesa della congregazione della carità non è sufficiente ai bisogni della popolazione.
Nel 1906, come riporta Ebner, (pag. 623), mons. Jacuzio visita la parrocchiale, ormai la chiesa del Rosario, descrive le statue presenti e al lato vangelo afferma che vi sono S. Anna (tela), la Madonna Addolorata (statua lignea), poi statua di San Pietro apostolo, e di San Giuda, un crocifisso, e S. Emidio, di San Vincenzo Ferreri (di marmo), olim nella cattedrale diruta est, splendide ornatum, statua lignea di San Vincenzo, San Vito, San Francesco Borgia, San Michele arcangelo. Poi elenca le cappelle del Rosario (della confraternita, statua lignea in nicchia sull’altare maggiore, come se fosse una chiesa diversa, in realtà descrive le prime nella navata laterale e le seconde nella navata centrale.
Si ha un distinguo tra le stature della cattedrale trasferite in seguito al crollo e le statue della confraternita del Rosario. Nel lato epistola, corrispondente al lato destro di chi entra nella chiesa si hanno le statue di Santa Filomena (oggi vi è una statua di un papa che i capaccesi considerano San Pietro Apostolo). In verità San Piretro non è rappresentato con la tiara papale perché la stessa è stata usata dai papi successivi a Pietro. Potrebbe rappresentare San Silvestro Papa. Una volta nella chiesa parrocchiale (detta anche del Rosario) si celebrava la notte del 31 dicembre una messa solenne in onore di San Silvestro.
Invece del crocifisso oggi vi è una statua del cuore di Gesù e di San Francesco di Paolo (ancora oggi).
Ancora da Ebner parlando di campanili si fa cenno al campanile della cattedrale diruta ricostruito con due campane e orologio.
Oggi questo campanile, sito in Piazza Orologio, è denominato Torre civica.
Nel 1915 nel mese di maggio si ha ancora una visita del vescovo Jacuzio che è accolto nella chiesa del Rosario, oggi parrocchiale, perché la chiesa di San Pietro apostolo é diruta. La descrizione delle statue e degli altari è secondo lo schema precedente.
Il vescovo, inoltre, afferma in loco ubi erat ecclesia cathedralis vidimus turrim nuper aedificatam con due campane e orologio. (ove era la chiesa della cattedrale, abbiamo visto una torre edificata di nuovo con due campane e orologio). Infatti, la torre civica risale agli inizi del ‘900 e il luogo ove sorgeva la chiesa fu sistemato come si presenta attualmente. Tutti i beni della ricettizia e del vescovo passarono al Comune. (terreno che va sotto il nome di palestra fontana dei delfini edifici ove erano collocati la scuola elementare e alcuni uffici comunali).
Secondo me, si è avuto una distinzione di culti e di statue. Le statue ubicate nella navata laterale sono dell’ex vice cattedrale o San Pietro, mentre quelli ubicati nella navata principale sono della confraternita del rosario.
Così si spiega come i capaccesi continuano a chiamare la chiesa parrocchiale con due denominazioni
- San Pietro Apostolo
- chiesa del Rosario.