Una piccola ricerca sull’ evoluzione della scuola a Capaccio in modo da evidenziare come i cittadini del paese in particolare gli artigiani, i commercianti frequentassero le scuole nel paese per apprendere il leggere e lo scrivere.
Fino al XVIII secolo l’istruzione di base è stata svolta dagli ecclesiastici.
Questi erano presenti in ogni paese del territorio e a loro si rivolgevano le famiglie benestanti per assicurare l’educazione ai propri figli.
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Nella seconda metà del XVIII sec. sorsero scuole primarie private tenute da diversi ordini religiosi (scolopi). Una prima scuola da parte dello stato fu aperta a San Lucio nel 1784.
Tra il 1792 e il 1793 delle 120 scuole nel regno, due erano a Capaccio.
Nel 1815, dopo la caduta di Napoleone, con il Congresso di Vienna, fu stabilito di rimettere sui troni i rappresentanti delle famiglie spodestate da Napoleone. L’Italia ne uscì divisa in diversi stati e staterelli sotto l’influenza dell’impero Austro-ungarico. Ciò significò ritornare indietro di un ventennio come mentalità di governare. Sorsero delle società segrete che non condividendo l’assolutismo con cui gli stati erano governati, promossero delle rivoluzioni.
Nel 1820 vi furono i primi moti carbonari. Il re di Napoli Ferdinando I dei Borboni, di fronte al movimento rivoluzionario, guidato da Morelli e Salvati (Guglielmo Pepe), concesse la costituzione. Il re, chiamato al congresso di Lubiana, prima di partire giurò di mantenerla. Non mantenne fede al giuramento. Chiese l’intervento armato dell’Austria. Così la costituzione fu abolita e la reazione borbonica fu dura.
Con l’arresto di molti insegnanti, la scuola fu sorvegliata dal clero. Prima del 1820, nel circondario di Capaccio vi erano 45 allievi e 43 allieve nella scuola.
Fino al 1848 nel primo biennio s’insegnava lettura, scrittura, religione, aritmetica, elementi di grammatica, pesi e misure, galateo e contegno; mentre nel secondo biennio calligrafia, ortografia, geometria, meccanica, fisica, disegno e storia nazionale.
Con il 1848 con un nuovo movimento rivoluzionario, guidato nel Cilento dal concittadino Costabile Carducci, si richiese di nuovo la costituzione, la libertà, ma anche uno stato repubblicano. (come appunto il Carducci). L’aria liberale diede origine anche ad una riforma della scuola. S’iniziò a parlare di educazione, oltre ad istruzione.
Fu inserita la religione come fondamento dell’insegnamento educativo. Alle discipline tradizionali (leggere e scrivere) si aggiunsero disegno, geometria, storia, e lingua italiana. In questo periodo furono istituite le scuole serali e festive. Ai movimenti rivoluzionari del 1848 vi fu la reazione borbonica anche sulla scuola applicando il principio “nessun maestro se non borbonico”.
In conseguenza degli arresti anche di molti maestri, la scuola pubblica calò e riprese importanza quella del clero.
A Capaccio fino al 1870-71 della scuola è presente solo il primo grado appunto con quest’anno scolastico, il consiglio provinciale propose l’istituzione del grado superiore ma solo maschile.
Così a Capaccio (abitanti 3.500) nel 1870 vi era una sola scuola maschile ed una femminile, mentre a Paestum vi era una mista. Successivamente furono aperte una scuola mista ed una serale per adulti. Non vi erano scuole medie né altre superiori. La scuola di avviamento professionale ad indirizzo agrario, istituita a Capaccio nei primi decenni del novecento, avendo bisogno di realizzare il tirocinio con i ragazzi, chiese ai frati francescani di Capaccio la disponibilità ad usare il terreno dell’orto del convento.
Il 16 febbraio 1939 fu stipulato un contratto di locazione tra Ragucci Giuseppe fu Tommaso, dirigente del Regio corso secondario di Avviamento Professionale a tipo Agrario di Capaccio ed il Padre Antonio Carucci, provinciale dei Frati Minori.
La scuola media inferiore è stata istituita verso la fine degli anni cinquanta sempre del novecento (prima sede staccata di quella di Agropoli e poi autonoma, annoverando tra i presidi il prof. Italo Rocco e il prof. Giuseppe Noce.
Negli anni settanta del novecento sono state istituite, nel territorio comunale pianeggiante, scuole superiori di vari indirizzi (Professionale Alberghiero, Professionale Agricolo, liceo scientifico).
Quindi gli artigiani si iscrivevano ai corsi nel paese secondo il periodo.
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