Prosegue la missione dell’azienda Molini Pizzuti, in collaborazione con La Corvinia, di valorizzare e riscoprire le potenzialità dei grani antichi e i loro benefici per la salute, la tutela della biodiversità e la crescita del territorio. Lunedì 1° luglio, nel cuore del Cilento, si è concluso “Campi del Cilento – Mietitura 2019”, terzo appuntamento con l’iniziativa patrocinata dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e dal Museo Vivente della Dieta Mediterranea di Pioppi.
Anche questa volta l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da addetti ai lavori, clienti, giornalisti e appassionati di enogastronomia e agricoltura. Ad aprirlo, è stata la visita del campo di farro monococco dell’azienda agricola ospitante, “La Petrosa” di Ceraso, sotto la guida del titolare, Edmondo Soffritti, che ha illustrato l’affascinante rito della mietitura, legato proprio a questo periodo. Quindi è stata la volta della grande novità dell’edizione 2019, la finale del contest “Campi del Cilento”, concorso internazionale di cucina a base di prodotti tipici cilentani.
«Quest’anno abbiamo scelto di non fare una tavola rotonda» ha spiegato Emanuele Pizzuti, responsabile vendite estero per Molini Pizzuti «perché ci siamo resi conto che noi siamo ben coscienti del nostro patrimonio e che era arrivato il momento di portarlo fuori». Un discorso che si pone in continuità con l’espansione sul mercato internazionale dell’azienda, che ha raggiunto il traguardo della distribuzione in 32 paesi.
Il contest ha coinvolto 50 chef di tutto il mondo, a cui è stata inviata una ingredient box composta di farine con grani antichi del Cilento macinate a pietra, e in particolare della varietà di grano duro Senatore Cappelli della Molini Pizzuti, e di altri prodotti tipici campani offerti dall’azienda La Corvinia, con la possibilità per ciascuno chef di aggiungere un ingrediente tipico del territorio di appartenenza. Tra i partecipanti, che hanno inviato alla giuria un video della loro ricetta, sono stati selezionati tre finalisti, due cinesi, Liu Ya Qi e Guo Yan Chen, e un italiano trapiantato a Dubai, Salvo Sardo, che si sono cimentati dal vivo nello stesso piatto. A trionfare è stato Liu Ya Qi, chef del ristorante Bella Vita di Tianjin (Cina), con le sue linguine trafilate al bronzo con farina Senatore Cappelli, saltate con olive e peperoncini, su un letto di cozze e fagioli La Corvinia. Il primo classificato è stato premiato conil Golden Flour Award, consistente in una targa speciale realizzata dalla ceramista Mariana Sofia Gonzalez di Matria Ceramica.
Il vincitore è stato decretato da una giuria qualificata composta da: Luigi Di Ruocco, presidente dell’Associazione Cuochi Salernitani; Francesco Gemini, direttore marketing per Luigi Castaldi group; Vincenzo Inverso, rappresentante del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni; Mariella Pizzuti, responsabile vendite Italia per Molini Pizzuti; e Valerio Calabrese, direttore del Museo Vivente della Dieta Mediterranea di Pioppi.
Per avvicinare le persone al gusto dei grani antichi non poteva mancare una degustazione di prodotti realizzati con le farine ai grani antichi Gentil Rosso e Carosella Molini Pizzuti, a cura di chef, pizzaioli, pastai e panificatori del territorio. Tra questi, Salvatore Bonetti e Agostino Landi, pizzaioli e docenti di Scuola Bianca, la scuola di formazione della Molini Pizzuti, che hanno preparato rispettivamente la pizza in pala e la pizza tradizionale; Antonio Morinelli, chef cilentano che si è cimentato nella pizza fritta cilentana; Cristian Santomauro, che ha proposto la sua particolarissima ammaccata cilentana; lo chef Nicolino Bosco, all’opera con i fusilli di Felitto e i cavati, preparati dalle mani esperte dal pastificio La Siciliana; i fratelli Manganiello dell’omonimo Panificio & Biscottificio, che hanno sfornato pane e altri lievitati. Ad accompagnare il tutto, degli inediti cocktail a base di grani antichi, a cura dell’azienda di food & beverage Castaldi Group, e una piacevole musica di sottofondo a cura dell’Attic Band.
La grande partecipazione e l’entusiasmo dimostrato sono il punto di partenza per pensare già alla prossima edizione. Emanuele Pizzuti, in chiusura, ha infatti annunciato che l’iniziativa proseguirà, con sempre nuove idee e proposte per dare lustro al territorio attraverso il recupero di tradizioni che fanno bene alla salute, all’ambiente e all’economia locale.
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