Le nuove varietà di grano provenienti dalla selezione di grani autoctoni hanno migliori caratteristiche qualitative e nutrizionali e in particolare possono essere più adatte anche a persone con vari tipi di intolleranze alimentari, cosa che interessa una percentuale di popolazione sempre maggiore. Questo rappresenta un vantaggio competitivo interessante che offre nuove possibilità per avviare produzioni agricole anche nelle aree interne votate a produzioni di piccola scala che se ben organizzate possono dare un maggiore valore aggiunto.
Il workshop mira a fornire tutte le informazioni necessarie per abbinare le tecnologie 4.0, in particolar modo IoT (internet delle cose) e Blockchain, alla selezione partecipata evolutiva dei cosiddetti “grani antichi” proposta dallo scienziato Salvatore Ceccarelli, già professore ordinario di Genetica Agraria presso l’Istituto di Miglioramento Genetico dell’Università di Perugia, considerato tra i massimi esperti mondiali di miglioramento genetico partecipativo.
La selezione partecipata evolutiva mira ad ottenere varietà migliorate nella capacità di adattamento alle condizioni climatiche e del suolo locali, caratteristica non riscontrabile nelle varietà convenzionali, ma fondamentale per la sopravvivenza delle produzioni agricole, in risposta ai nuovi cambiamenti globali.