La pandemia da Covid 19 ha reso più complicate le cose in diverse settori. A subire la crisi, soprattutto nel 2020, è stato, in particolare, l’ambito legato a viaggi, turismo e ospitalità.
In tale ottica, al fine di avere un quadro più chiaro della situazione, sotto forma di numeri e statistiche, abbiamo attinto ai dati pubblicati sul sito del Ministero della Cultura, in relazione ai visitatori ed agli introiti di Musei, Monumenti e Aree Archeologiche Statali della Campania. Con particolare attenzione all’area di Salerno e provincia.
Entrando nel merito, nel 2020 il numero totale di visitatori in Campania si è attestato sui 3.123.158, con 1.098.098 paganti e 2.025.060 non paganti.
La regione si è piazzata al secondo posto, a livello nazionale, dopo il Lazio, precedendo nettamente la Toscana. I dati, ovviamente, sono “viziati” dalle diverse modalità (a livello di effetti e tempi) delle restrizioni territoriali.
Il mese con più presenze è stato, come è logico immaginare, agosto (524.416), il secondo febbraio (469.494) e il terzo gennaio (443.927). Mesi che hanno preceduto l’arrivo del Coronavirus.
Per quanto riguarda le relative province, la parte del leone, per visite e affluenza, l’ha fatta il territorio di Napoli e provincia, seguito da Caserta, Salerno, Benevento e Avellino.
Se poi mettiamo a confronto i dati del 2020 con quelli dell’anno precedente, in riferimento ai visitatori, in Campania si è registrato un calo del 69%, mentre è stato pari all’81% il decremento di entrate economiche.
Il sito più visitato della regione è stato il Parco Archeologico di Pompei, seguito dalla Reggia di Caserta e dal Parco Archeologico di Paestum e Velia.
Concentrando, invece, l’attenzione su Salerno e provincia, con 128.087 presenze, al primo posto si è collocato il Parco Archeologico di Paestum e Velia, al secondo la Certosa di San Lorenzo di Padula, con 37.160 visitatori e sul terzo gradino del podio sale la Villa Marittima e Antiquarium di Minori (6540).
A seguire il Complesso monumentale di San Pietro a Corte di Salerno (4586), il Museo Archeologico nazionale di Pontecagnano (2127), il Museo Archeologico nazionale della Valle del Sarno (1286), il Museo Archeologico nazionale Volcei di Buccino (676), il Museo Archeologico di Eboli e della Media Valle del Sele (380) e l’Antiquarium di Sala Consilina (77).