“Caduche foglie”, nuova silloge di Emilio La Greca Romano
A breve la nuova pubblicazione verrà distribuita anche nei diversi store libri online. Fra questi Mondadori, Feltrinelli, Rizzoli, Libreria universitaria, ibs, uni libro ecc. “Caduche foglie” passa dalla condizione della possanza del raggiante solleone al purpureo illuminato giallo attraversante le diverse sfumature del foliage, alle foglie morte e cadenti, all’alba chiusa, al grigiore cupo della regressione. Tutti gli scritti sono sull’autunno dell’uomo e della natura.
Il libro è di clima autunnale. Tutti gli scritti sono sull’autunno dell’uomo e della natura. L’Autunno nel nostro emisfero, cioè nell’emisfero settentrionale, inizia il 23 settembre e si conclude il 21 dicembre. È stagione di ragguardevole raccolto; tempo che succede l’estate e accresce la ricchezza dei contadini. Per Vivaldi “L’autunno è un concerto in FA maggiore per violini, archi e clavicembali”; per Stephen Cittleuord “L’autunno porta il ricordo di una stagione generosa, colori, sensazioni, profumi, raccolto, tutto parla della bellezza della terra, delle meraviglie della natura”. “Caduche foglie” mette insieme tutti i recentissimi componimenti di Emilio La Greca Romano ispirati da questa stagione. Mentre l’autunno è sinonimo di nuova ripresa dopo l’estate, si rappresenta anche momento di decadimento e fine. È un tempo che trasmette diverse emozioni. Stimola vari stati d’animo. Tutto questo emerge nella poesia di questa raccolta. L’autore, entro l’autunno, sembra trovare maggiore opportunità d’introspezione. Le atmosfere cromatiche autunnali trasmettono diffusamente un senso di tristezza e malinconia. Tonalità che inducono a un maggiore rilassamento e alla più intensa attività riflessiva. Questo tempo insegna, che tutto è in moto, muta e si conclude. Come riferiva Eraclito (panta rei) siamo parte dell’Universo in costante alternarsi d’opposizione e soggetti al frequente mutamento. La stagione, mentre richiama al mito di Demetra e Persefone, comporta una maggiore attività di pensiero. L’accostamento all’equinozio di autunno induce l’uomo a una cospicua osservazione intorno alla sua condizione e sul suo destino. Ecco, tanto avviene nella notazione poetica di questa raccolta. Stiamo tutti, senza distinzione, collocati nel punto di equilibrio compreso fra l’ascesa dell’estate aperta, spontanea, estroversa e quella della fase involutiva dell’anno con tendenza introspettiva. Così muovono questi versi. “Caduche foglie” di Emilio Greca Romano passa dalla condizione della possanza del raggiante solleone al purpureo illuminato giallo attraversante le diverse sfumature del foliage, alle foglie morte e cadenti, all’alba chiusa, al grigiore cupo della regressione. Prosegue l’impegno dell’Autore intorno alla politica e alla cronaca scolastica, nonchè sulla nuova silloge, dedicata a Renoir, alla sua gioia di vivere. Emilio La Greca Romano, professore e giornalista. Cilentano d’origine. Plurilaureato c/o l’Università degli Studi di Salerno e c/o la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Napoli. Docente di ruolo di Discipline letterarie nella scuola secondaria di II grado e Giornalista Pubblicista. Abilitato, inoltre, in Filosofia e Scienze Umane e in Filosofia e Storia. Ha conseguito diversi Perfezionamenti post lauream c/o l’Università di Salerno. Ha collaborato e collabora con testate quotidiane e periodiche. Ha pubblicato vari volumi sulla storia della tradizione popolare cilentana, monografie e libri di prosa e poesia: Sud come Africa; Profondo Sud; Streghe e Madonne; Il canto dei poveri; Cilento; Eros; Stagioni del cuore; Poesie; Un paese, una storia; Verso Paestum; Mitra e calamaio; Raffaello Lambruschini; Autorità e libertà in educazione; Gabriele Altilio-Elegantissimus poeta; I Cavalieri di Malta nel Cilento; Cammino di Chiesa; Ernest Hemingway ad Acciaroli; Saragni a oltranza; Versi diversi; Don Carlo Grangetti, Parroco ad Acciaroli-Missionario ed Operatore Sociale; Plano de Laczarulo; D’amore un verso; Carmina et fragmenta; Paese d’anima e memoria; Versi in rada; D’amore e passione; Poesis; Cromie di versi; Arte e poesia; Monet, poesia di sole; Salmastr’aria; Caduche foglie. Segue la cronaca e la politica scolastica in qualità di Giornalista. Ha, fra l’altro, recentemente pubblicato “Scuola e Covid”, “La ripartenza”, “La scuola post pandemica”, “Affettuosa scuola del fare”; “Scuola di merito”. È, inoltre, coautore delle seguenti pubblicazioni sulla sua terra natia: Voci e volti del Cilento; Usi e costumi del Cilento; Viaggio nel Cilento; I borghi del Cilento; Feste pagane e feste cristiane nella storia delle tradizioni popolari del Cilento. Gli sono state conferite le onorificenze di Commendatore al Merito Melitense dal Sovrano Militare Ordine di Malta – SMOM e di Cavaliere e Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.