Con questo numero “festeggiamo il nostro terzo compleanno, infatti il primo numero uscì a febbraio del ’95. BUON COMPLEANNO… Possiamo già cominciare’ a fare un bilancio pluriennale di questa esperienza editoriale cercando di non essere autocelebrativi ma di dare un occhio al passato per guardare il futuro. L’idea nacque, come succede spesso, per caso e quasi per scommessa (con me stesso). Durante uno dei pochi ,per la verità, incontri che ebbi a Roccadaspide nell’inverno del •94. proposi ad alcuni giovani di Roccadaspide di fare un giornale che fosse un punto di riferimento per il paese. Il mio entusiasmo colpì i presenti che non conoscendo la mia testardaggine, mi invoglia- rono a tentare. Non mi nascosero le difficoltà (soprattutto economiche) a cui sarei andato incontro ma diedero la loro disponibilità a dare una mano: -Le prime cinquantamila lire sono le mie!- disse Pietro. Così partii alla riċerca, oltre dei soldi, anche di collaborazioni ed energie umane. Contattaci i giornalisti del nibilità a collaborare (scrivere) ma non ad aiutarmi nella ricerca del denaro necessario perché già impegnati per le loro rispettive testate. Girai con i miei fogli bianchi e bussai alle solite porte (commercianti e artigiani), chiesi collabora- zioni agli amministratori e così nacque l’allora “Informatore Qui Rocca Notizie”. Partimmo alļa grande: Venti pagine, molti articoli, tante idee per il nostro trimestrale. Riunioni di redazione, curiosità della gente, molti errori (quelli ci sono ancora oggi) e soddisfazione per avercela fatta! Nera aveva tradotto in un quadro la voglia di esserci e la consapevolezza di essere nessuno senza che le nostre radici affondassero nella storia di Roccadaspide, paese che raccoglie nel comune tante realtà territoriali diverse, vicine ma anche così lontane. Quel quadro è stata la nostra bandiera (copertina) per due- anni e più e sarà sempre presente nel nostro logo perché ha contribuito a creare la nostra identità e a raccontarla agli altri. Nel 97 abbiamo cambiato, 8 pagine e costi ridotti per i nostri amici sostenitori che hanno visto crescere i numeri ( il giornale è ora bimensile). La redazione quasi completamente rinnovata con l’entrata di nuove leve di collaboratori (non sono mai troppi e in ogni caso c’è spazio per tutti) giovani che migliorano di volta in volta. Grazie alla rubrica “VISTI DA (i) VICINO (i)” (interviste ai Sindaci dei comuni limiTrofi), abbiamo avuto la possibilità di “varcare” i confini comunali rinviando di volta in volta il giornale nei paesi interessati.
Cosa manca? Manca la voglia di esserci, di partecipare. Le notizie o interviste sono tutte sollecitate o scovate dalla redazione negli “scantinati e nelle soffitte” del nostro paese, spesso le cose interessanti sono sovrastate dal l’inutilità del chiasso e dei si dice. Tutto si svolge in sottofondo senza venire alla luce. Ecco cosa ci manca! La voglia di mostrare, di spiegare il perché delle cose: la voglia di confrontarsi sulle cose sostanziali e non formali: la voglia di riprendersi dal torpore che, noi gente del Sud, viviamo scambiandolo per benessere. Su queste cose noi ci siamo, sia come gionale che come individui, vorremmo dei segnali per capire che non siamo i soli!