di Oreste Mottola
LO SPRINT DI BERNARDI. Nessuno dei candidati a sindaco di Capaccio Paestun è stato votato da 120 persone selezionate in maniera aperta, ha 20 anni e studia giurisprudenza. Un “nativo” alla politica 2.0, nessun “debito” da onorare con i vecchi e noti signori della guerra del voto e della preferenza. Bernardi è stato anche uno dei protagonisti della recente consultazione referendaria stando dalla parte del No.
DOVE E’ ANTONIO FASOLINO? Di fronte al protagonismo del “brand” di famiglia, anche se l’ottima e stimata Mimma veleggia tra i pentastellati e molti auspicano una candidatura di Gaetano, stupisce l’offuscamento – ci si augura temporaneo – dell’astro nascente, Antonio. Alla Provincia come alla Regione era arrivato al centro dei “cerchi magici” di Cirielli e di Caldoro. A lui venivano attribuiti i finanziamenti regionali e europei che dovrebbero – a detto della maggioranza amministrativa – cambiare il volto del paese. Poteva essere il suo turno: tutto era a suo favore: età, qualità professionali e politiche. Cos’è che gli ha imposto lo stop? Riesce difficile pensare che sia solo la riconoscenza per il suo ex rampollo Franco Palumbo. Il dibattito è aperto.
IL BILANCIO. La questione viene posta da Mariolino Manna, ex assessore. Prima delle elezioni c’è da votare un bilancio. I consiglieri comunali che si stanno schierando contro il sindaco Voza, per riposizionarsi nella competizione elettorale imminente, cosa faranno? Voteranno a favore, magari adducendo motivazioni tecniche, portando così altre macchie sulla loro collocazione, oppure espliciteranno il loro no ma con il rischio di una sfiducia di fatto al sindaco in carica e ricandidato facendolo trovare senza maggioranza e ponendolo a rischo commissariamento? Una “deposizione” così inopinata non farebbe altro che rafforzare Italo Voza, cosa che non desiderano certo questi oppositori dell’ultimo momento…
FRANCESCO PALUMBO. Giuseppe CASELLA, che si dichiara amico d’infanzia del governatore De Luca e con lui si scambiava le figurine Panini, fa un passo indietro, ma non se ne erano visti di significativi nemmeno in avanti, dichiara di aderire al progetto politico amministrativo più aperto che è quello del sindaco Giunganese Franco Palumbo. E riceve subito – via social – l’epigrafe di Sergio Vessicchio, giornalista di Agropoli: “Giuseppe Casella di la verita’ non sei riuscito a fare nemmeno una lista e il tuo apporto alla lista dell’amico Palumbo sarà al massimo di tre voti.”della serie ma chi tadda vuta’” . Il solito esagerato. Vessicchio, però. Alla corte di Palumbo è arrivato anche Giovanni Piano, il D’Annunzio di Gromola, che dismesso i panni del leader in proprio (è un esperto di look, naturalmente elegante) appare destinato a capeggiare la lista di “Forza Italia con Palumbo”. Giungano – Gromola, tratta breve con atterraggio al cardiopalmo.
QUAGLIA NON SI SPOSTA
Angelo QUAGLIA. “Il leone” di Gromola c’è. C’è alla protesta anti Soget. Sta lavorando alla sua “Svolta Civica”. Non sappiamo se c’è anche il suo antico sodale, il professore Paolo Paolino. Ha accusato il colpo di fronte a Nicola Ragni che schiera un omonimo più giovane e anche lui di Gromola. In questo scorcio di campagna elettorale Quaglia sr. È l’ultimo dei “grandi vecchi” a stare ancora sulla scena. Ce n’è di tempo per portarsi definitivamente sulle panchine della sua borgata. Ha il gusto della battuta: “Comune trasformato in bancarella del torrone e dello zucchero filato” e “banda Schettino”, rivolti entrambi agli uscenti. Come era uso fare una volta. Quaglia, il candidato sindaco modello vintage.
ANTONIO DE ROSA. E’ pronto il sito internet www.centosindaci.it e il suo “proclama”, dove dice che si candida per: “ cambiare la città. Capaccio Paestum ha perduto la sua identità, è disorganizzata e povera di servizi, non ha capacità di innovazione né forza produttiva. Sogno invece una città che, con una gestione trasparente, renda la vita dei cittadini più facile e più sicura. Con opportunità per tutti. Una città accogliente, disponibile e solidale, che aiuti chi è più debole e fragile. Servono ambizione, dedizione, integrità morale, impegno, entusiasmo, determinazione. Dovrà finire l’epoca dei privilegi e dei favori e inizierà quella dei diritti e delle possibilità. Il Comune sarà efficiente, aperto, capace di fornire servizi a chi ne ha reale bisogno e diritto. Ogni incarico amministrativo sarà attribuito solo per capacità e curriculum. Idee, merito e competenza. È una grande sfida, ma sono determinato ad infondere vita e forza alla città e ridarle dignità e ambizione. Io ho fiducia: insieme cambieremo il futuro della città che amiamo”. Il suo spazio Internet, al netto del suo ragguardevole curriculum professionale, presenta ancora degli spazi vuoti.
NICOLA RAGNI. La sua presenza Internet punta molto su Facebook. Intanto ha promosso una Giornata di formazione per la sua “squadra” di giovani. Tutto lo staff della coalizione con il supporto di esperti della pubblica amministrazione si sono dati appuntamento domenica mattina 20 febbraio a Gromola al ristorante “ La taverna del Fattore”.L’ncontro si è protratto dalle nove di mattina fino a ora di pranzo inoltrata. Per ora la visibilità maggiore è per il “comunista quattro stagioni” di Capaccio, Mauro Gnazzo, assurto a principale king maker di Ragni.
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