Bianchi presenta la mostra digitale “I giovani ricordano la Shoah”
“Si tratta di un progetto straordinario, che mette al centro i giovani, il loro protagonismo, la loro capacità di incidere nella società attraverso la conoscenza…Non dobbiamo smettere mai di ricordare e promuovere occasioni di consapevolezza: questa mostra racconta il percorso fatto in tutti questi anni dalle nostre scuole, in collaborazione con l’UCEI, per contribuire al pieno sviluppo di ogni bambino e ragazzo per costruire comunità più inclusive e giuste. La memoria non è un pezzo di carta o un atto dimostrativo. È un elemento di costruzione della libertà, che si basa sul principio di uguaglianza”.
Dal 2002 a oggi gli alunni della scuola italiana hanno partecipato, con passione ed entusiasmo, al concorso annuale bandito dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con l’UCEI, “I giovani ricordano la Shoah”. Oggi, alcuni dei lavori elaborati dalle studentesse e dagli studenti, si rappresentano parte fondamentale della mostra digitale. E’ servita e serve l’opera di sensibilizzazione praticata dall’ istituzione scolastica per trasmettere la consapevolezza dei tragici eventi del secolo scorso ed educare al rispetto delle differenze contro ogni forma di violenza e discriminazione.Il Ministero dell’Istruzione sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica, e in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), ha bandito per l’a.s. 2021/2022 la XX edizione del concorso “I giovani ricordano la Shoah” , rivolto a tutti gli allievi del primo e del secondo ciclo di istruzione. Nell’ambito delle iniziative che saranno realizzate nel nostro Paese in occasione del “Giorno della Memoria”, fissato per il 27 gennaio di ogni anno, si distingue la XX Edizione del concorso scolastico nazionale “I giovani ricordano la Shoah”, rivolto a tutti gli allievi del primo e secondo ciclo di istruzione, al fine di promuovere studi e approfondimenti sul tragico evento che ha segnato la storia europea del Novecento. La mostra digitale che consegue e intreccia il concorso, ha lo scopo di rafforzare la coscienza civile. Le nuove generazioni con l’ausilio dell’ approfondito studio degli avvenimenti e delle tematiche connesse al Novecento e all’Olocausto possono lievitare la propria consapevolezza di sé stessi e del mondo esterno con il quale sono in rapporto; possono assumersi nella ricchezza identitaria e nel complesso delle proprie attività interiori. Patrizio Bianchi, il Ministro dell’ Istruzione, e la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) Noemi Di Segni, hanno presentato la mostra, in video collegamento con alcune scuole. “Si tratta di un progetto straordinario, che mette al centro i giovani, il loro protagonismo, la loro capacità di incidere nella società attraverso la conoscenza. Studentesse e studenti in questi anni si sono confrontati con superstiti, familiari delle vittime, esperti, approfondendo pagine tragiche della nostra Storia. Sono andati a fondo per far sì che la memoria di quei terribili eventi fungesse da antidoto alla violenza e alla discriminazione ancora oggi, nel nostro presente. Non dobbiamo smettere mai di ricordare e promuovere occasioni di consapevolezza: questa mostra racconta il percorso fatto in tutti questi anni dalle nostre scuole, in collaborazione con l’UCEI, per contribuire al pieno sviluppo di ogni bambino e ragazzo per costruire comunità più inclusive e giuste. La memoria non è un pezzo di carta o un atto dimostrativo. È un elemento di costruzione della libertà, che si basa sul principio di uguaglianza”. Dopo le parole di Bianchi, quelle della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), Noemi Di Segni: “Oggi la sfida della memoria e della conoscenza della Shoah – in tutte le sue dimensioni e interdisciplinarità – è quella di collegare passato e presente. Non come generico monito morale ma come vissuto quotidiano in cui siamo immersi. E occorre coraggio per dare giusto nome e identificazione ai fenomeni che viviamo: odio razziale, antisemitismo, fascismo e neofascismo. Ieri la Commissione europea ha pubblicato un documento di strategia per contrastare l’antisemitismo. La lotta ai fenomeni di odio antisemita nelle diverse espressioni anche moderne e contorte, come l’odio per lo Stato d’Israele, il sostegno alla vita ebraica e alla libertà di culto, lo studio e la conoscenza della Shoah: sono questi i tre pilastri di strategia per i prossimi dieci anni”. Negli anni, precisano dal Ministero dell’Istruzione, una selezione di opere di bambini e ragazzi ha attraversato il territorio nazionale, per dare la possibilità a cittadine e cittadini di fruire dei lavori degli studenti e, attraverso di questi, di occasioni formative e di conoscenza. L’inaugurazione del portale, adesso, amplia queste possibilità: collegandosi al sito, i visitatori potranno approfondire il tema delle leggi razziali, il loro impatto sulla scuola, comprendere come era articolato l’universo concentrazionario. La mostra è stata realizzata nell’ambito della Convenzione tra il Ministero dell’Istruzione e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Rientra tre le attività e le occasioni di studio e ricerca storica per studenti e docenti, delle quali fa parte anche il portale “Scuola e Memoria”, piattaforma di scambio di buone pratiche sul tema della Shoah, che fornisce approcci, linee guida e materiali didattici per giovani e insegnanti di ogni ordine e grado. Il Novecento richiama movimenti culturali di avanguardia configurati nei primi decenni del secolo in antitesi ai movimenti culturali e artistici ottocenteschi. E’ il secolo della bella epoqué, il secolo dei grandi rivolgimenti e dei grandi ideali, il secolo dell’incessante susseguirsi di sventure umane e sofferenze collettive, il secolo dei totalitarismi, delle guerre mondiali, dei massacri; torna incisivamente nelle pagine della storia a noi più prossima e lascia un indelebile segno in ognuno. Il Ministero dell’Istruzione è da anni impegnato nel promuovere e sviluppare progetti e iniziative didattiche finalizzate all’approfondimento e alla riflessione sulla Shoah. Affinchè il ricordo delle vittime rimanga sempre vivo nel tempo, sono stati realizzati concorsi, Viaggi della Memoria ad Auschwitz-Birkenau, mostre itineranti e attività di sensibilizzazione rivolte al personale scolastico. Il Parlamento italiano, con la legge n. 211 del 2000, ha istituito il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, quale “Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.
Emilio La Greca Romano