La ricchezza per il territorio rappresentata dalle Banche di credito cooperativ è stata riconosciuta dal governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, due volte nella relazione durante l’assemblea annuale, trova riscontri positivi. In sintonia con quanto promosso dalla Bcc di Aquara che da sempre si batte per la difesa delle piccole banche del territorio. «Quelle che in esso concretamente insistono ed investono, consentendo l’accesso al credito proprio a quelle piccole e medie imprese che altrimenti non avrebbero margine di azione», ha sottolineato Antonio Marino, direttore generale della Bcc di Aquara. Di rilievo il pensiero espresso dal presidente di Assopopolari, Corrado Sforza Fogliani: «Bisogna considerare che molto credito al territorio è scomparso, là dove sono scomparse le banche territoriali (siano esse Cassa di risparmio, Popolari o Casse rurali). Le zone che hanno saputo conservarsi una banca locale è statisticamente provato che non soffrono nel mercato del credito e che la banca locale anche in questi anni ha continuato ad erogare, ed ha erogato, più credito, in assoluta controtendenza nella zona rispetto sia al sistema nel suo complesso che rispetto alle altre singole banche, che hanno invece diminuito il credito». In pratica da più parti viene ritenuto che le banche di territorio sono una preziosa ricchezza per il “Sistema Italia” nel suo complesso. Per questo diversi parlamentari, appartenenti a più gruppi politici, hanno rappresentato la necessità di una moratoria di diciotto mesi per quanto riguarda la riforma del credito cooperativo in Italia. Di recente l’Amministrazione Trump negli Stati Uniti ha varato provvedimenti a favore delle banche locali, mentre la Germania ha ottenuto per le proprie banche del territorio l’esonero da misure studiate per porsi al riparo da possibili danni delle grandi banche e ciò anche per quel principio di proporzionalità, principio fondante dell’Unione europea, che vale per la Germania, ma non per l’Italia.
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