Ad una folta ed attenta platea l’organizzatore della Rassegna Culturale, Francesco Crispino, ha presentato il giornalista Mario Giordano che, complimentandosi per l’affascinante location del panoramico Castello Dominatore, ha captato il pubblico con le tante denunce degli “Avvoltoi” che spietatamente lucrano immoralmente in questa società.
Il libro coraggioso, edito dalla Mondadori che ha in loco organizzato una esposizione e vendita, è un testo di inchiesta che gli ha recato, ha affermato l’autore, tante denunce ma nessuna condanna potendo mostrare documenti rivelatori, con precisioni e nomi, delle assurdità dichiarate di una gestione pubblica sfacciatamente basata sul proprio interesse economico a discapito non solo dell’economia dei cittadini, ma anche recando danni ambientali, catena di corruzioni, rischi di tragedie, una avvilente panoramica di cui è necessario prendere coscienza, consapevolezza, primo passo per un possibile cambiamento.
La serata condotta dal giornalista Editore Antonio Corbisiero, ha mostrato la già conosciuta padronanza anche oratoria di Giordano.
Per terminare con un positivo auspicio avrei voluto chiedergli, ma ho preferito non essere plateale e scriverlo, se nella scelta del titolo possiamo vedere un vago, occulto riferimento agli AVVOLTOI del Mito greco di Prometeo, simbolo della forza del genio umano, della vittoria del progresso e della libertà contro il potere dominante.. Gli “avvoltoi” divoravano, quale castigo inflitto da Zeus, il suo fegato, che poi di notte ricresceva in un continuo supplizio, che però simboleggiava quell’unico potere duraturo, quello della mente, che non lo fece soccombere!
Non siano quindi questi assetati di denaro “avvoltoi” di Kafkiana memoria, non lasciamoci distruggere!
Questi “AVVOLTOI” sono divoratori solo di denaro non possono divorare l’intelligenza e la dignità degli uomini che non si esauriscono e possono sempre attivarsi.
Il cambiamento è affidato al potere della Cultura che, nella consapevolezza di una società mal gestita, svegli l’apatia per un attivismo di cambiamento.
In questi giorni Papa Francesco ha evidenziato tale realtà con tali sintetiche chiare parole “ Solo il lavoro ed il genio creativo danno dignità all’essere umano, NON IL DENARO!”. Gli esseri umani che prendono consapevolezza dell’importanza della loro dignità e del potere del loro lavoro manuale e creativo possono e devono riscattarsi da ogni sopruso.
Nella foto in alto l’opera di Goya “Il sonno della ragione genera mostri”