Autore: Vito Pinto

Quel vasto territorio di 1.562 km² della Diocesi di Vallo della Lucania, che abbraccia gran parte del Cilento e una zona non ristretta del Vallo di Diano, comprende un patrimonio di beni culturali mobili stimabile intorno alle undicimila unità, un patrimonio conservato in chiese, opere religiose, museo diocesano. Un bene culturale diffuso, spesso oggetto di attenzione da parte di ladri e di ignobili mercanti d’arte. Un patrimonio, quindi, che va tutelato, perché ogni furto non depaupera solo il patrimonio artistico nazionale e locale, ma anche le popolazioni che si vedono sottrarre un bene, se mai oggetto di culto, voluto dagli…

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Ancora una volta l’inesauribile archivio di arte, letteratura e scienze varie di Antonio Baglivo si apre facendosi mostra di libri e fanzine d’artista, da cui il titolo “Hybrid&Zine”, presso i prestigiosi locali dell’Archivio di Stato di Salerno. (Visite sino a metà giugno in orario apertura uffici). E sono soprattutto le fanzine ad attirare le maggiori attenzioni in questa esposizione dove Baglivo ha inteso mettere in mostra un particolare modo di fare arte: le fanzine, appunto, parola composta da fanatic (appassionato) e magazine (rivista). Una forma di espressione d’arte non professionale e non ufficiale, prodotta da entusiasti di un particolare fenomeno…

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Erano gli ultimi anni del secolo scorso quando la Comunità Montana della Costiera Amalfitana si fece capofila di una opposizione legale contro una potente compagnia petrolifera internazionale per evitare installazioni di ricerca nel golfo di Salerno. Le motivazioni addotte che il petrolio in questa parte meridionale dell’Italia c’era già e veniva estratto a tutto spiano dalle centinaia di albergatori, ristoratori, operatori turistici e quanti con questo settore avevano qualche attinenza. E si pensa alla Moda Positano, alle manifatture ceramiche di Vietri, alla musica a Ravello, alla Carta a mano ad Amalfi. Un comparto, il turismo, sul quale è stata fondata…

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È avvolta nel mistero, sospesa tra storia e leggenda, la nascita della Scuola Medica Salernitana che si vuole fondata da quattro maestri di diverse provenienze: Elino l’ebreo, Ponto il greco, Adela l’arabo e il latino Salernus. Forse una leggenda che viene riportata dal seicentesco Priore del Collegio Medico, Antonio Mazza, ma che ben sottolinea la natura della scuola salernitana: una ricchezza di saperi medici, filosofici e scientifici come non vi era eguale in quel lontano IX secolo in cui si fa risalire la sua fondazione. Al di là, comunque, di ogni leggenda o documento storico, ben può dirsi che la…

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Il luogo di secolari preghiere e lavori, dei giorni e delle opere, divenuto arte nel fluire del tempo e all’ombra della rigida regola voluta da San Brunone, la Certosa di Padula già cenobio di spiritualità, “esplode” in un immaginario, utopico, rivoluzionario progetto del compianto Ugo Marano alla continua ricerca della fabbrica felice, lì dove “fabbrica” sta per opere quotidiane capaci di dare felicità all’uomo. D’altra parte la vita che si conduce nella Chartreuse è quanto di più eversivo si possa immaginare: è la rivoluzione dell’incamminarsi verso l’origine, è la scelta radicale di restare ai margini, dove si accoglie senza essere…

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Senza fare molto chiasso e senza che nessuno se ne accorga, le tecnologie moderne stanno facendo scomparire, da rivendite di giornali, bar, tabacchini e hall di alberghi, un prodotto che, sino al loro arrivo, erano una caratteristica del comunicare e del nostro vivere da turisti e non. Parliamo delle cartoline illustrate, quei poco ingombranti rettangoli di cartoncino sui quali era stampata, per lo più, la località dove esse erano in vendita, oppure erano veicolo di propaganda industriale, di messaggio sociale e turistico. Insomma con il telefonico, con relativa macchina fotografica incorporata, a portata… di mano di ognuno, la cartolina illustrata…

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Al di là di ogni considerazione di opportunità sociale e civile, alcune manifestazioni, definite da parte di amministratori e mass media “di intolleranza”, verificatesi in questi giorni di pandemia un po’ ovunque, ad una attenta osservazione dei fatti spesso sono delle vere e proprie fastidiose scostumatezza, o se vogliamo essere reali, “schifezze sociali” che vengono compiute da giovinastri arroganti, senza educazione e che andrebbero immediatamente isolati e condannati da un contesto dove la convivenza è parte integrante di “sopravvivenza”, soprattutto in questi lunghi e sacrificati mesi di domiciliari forzati. Sovviene, allora alla mente quanto ci dicevano durante gli anni della…

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Per il secondo anno consecutivo la Costiera Amalfitana, come ogni località d’Italia, in rispetto delle norme antipandemiche, è costretta a rinunciare ai riti della settimana santa e in specie alle processioni, a quelle emozioni che coinvolgono il mondo cattolico. Riti immutati nel tempo, echi di un passato remoto giunto intatto sino a noi, insieme alla fede dei padri.  In Costiera amalfitana in specie – come in quella sorrentina – i riti di maggiore emozione cristiana si svolgono il venerdì santo, giorno della parasceve in cui si commemora la Crocifissione e morte di Cristo, parte centrale della teologia della salvezza e…

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Quel 23 che compare avanti ad un locale a fronte strada in quello slargo che da Piazza Mons. Grasso si appresta al cavalcavia di Mercatello a Salerno, non è solo il numero civico di uno spazio dove artisti di varia estrazione espongono le loro opere in mostre collettive o personali d’arte. Quel civico 23 è anche lo spazio metafisico, e se vogliamo immaginario o immaginifico, di un fare cultura pur tra mille limitazioni strutturali, sociali, umane: ed è come sottolineare il non volersi arrendere al contingente, lasciando che la fantasia, l’impresa d’arte, le iniziative di cultura continuino a proliferare incuranti…

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Posta nel cuore della piccola, ma graziosa e attiva Minori, la Villa Marittima Romana per anni è stata in una sorta di sofferenza conservativa per mancanza di fondi. Ma ora sono arrivati i giorni della ripresa, del restauro e del rilancio di questo monumento che testimonia quanto la Costiera amalfitana fosse luogo amato e frequentato dall’aristocrazia romana imperiale, che l’aveva scelta per il suo otium, il dolce far niente. Uno stanziamento del Ministero dei Beni Culturali di ben 5 milioni di euro permetterà, ora, un lavoro di indagini e di restauro di questa Villa splendida, sita in quest’ansa di costa…

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