Autore: Vito Pinto

Nella grande piazza di Geapoli in Etiopia del Ponto, i sacerdoti stanno per sacrificare agli dei una giovane vergine vestita di bianco. Tra la folla rumorosa e assiepata per il rito pagano, s’alza poderosa una voce: «Io sono Matteo! Il mio nome vuol dire: “Il dono di Dio!”». Cala improvviso il silenzio e tra la calca dei presenti si fa largo Matteo, il gabelliere dei romani, l’apostolo di Cristo, il narratore della buona novella. Una scena che fa parte di un’ampia, profondamente sentita narrazione che Guido Cataldo, compositore salernitano di rara sensibilità, ha raccontato in un musical con la regia…

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È stato sempre ritenuto dalla maggior parte delle persone un mostro sacro dell’arte salernitana; Achille Bonito Oliva lo definì “un artista nomade e disertore”, Antonio Caporaso lo definisce “rivoluzionario” per quel suo modo di creare al di fuori di ogni schema. Ma a farci una chiacchierata in una sera di mezzo autunno, si scopre che lui, Pietro Lista, in fondo è una persona ricca di umanità nei confronti del prossimo, categoria di persone ormai in via di estinzione, e con dentro un grande entusiasmo, una voglia di fare arte, nonostante la “tenera età di 80 anni”, come ama dire. «Il…

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Quando il riposo dalle fatiche politiche e militari fecero dell’otium una scienza di cui godere, senatori, consoli, la ricca società romana approdò sulle coste della penisola sorrentina per costruirvi ville e luoghi di assoluto riposo tra giardini, fontane e ricchi ambienti affrescati. Complice di tanta urbanizzazione fu anche il microclima particolarmente salubre, un territorio generoso sia di frutti che di acque, panorami incomparabili e tramonti di quell’inconsapevole romanticismo che certamente non dispiaceva ai romani né è mai dispiaciuto a qualcuno. Passare dal lato napoletano a quello dell’attuale Costiera Amalfitana, il passo fu breve. Tra l’altro non va dimenticato che nell’ansa…

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Con orgoglio tutto meridionale, e si potrebbe dire salernitano, il compianto attore Franco Angrisano, parlando del figlio Antonio soleva dire «Questa è la mia “puntella” artistica» e ne aveva ben donde, visto che il piccolo Antonio, ad otto anni, già calcava le tavole del palcoscenico accanto al padre e nella compagnia del grande Eduardo De Filippo in “Questi fantasmi”, divertente commedia napoletana, nella quale Antonio rivestiva il ruolo di uno dei figli del protagonista. Ma il profumo del teatro, anche se inconsciamente e in modo non voluto, Antonio lo sentì quando aveva appena cinque anni. Ricorda che era al Teatro…

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Non è molto diffusa nel linguaggio corrente e fa anche fatica ad entrare nella quotidianità, risultando anche antipatica a molti, ma certamente la parola “empatia”, e suoi derivati, in questo momento è di moda e fa molto intellettuale, pertanto per stare au pair bisogna conoscerne il significato. Il vocabolario italiano, però, non aiuta molto a farla diventare simpatica, anzi, se vogliamo, la rende odiosa: infatti sono ben tre i significati, riferiti alla critica d’arte, alla filosofia e alla psicologia. E qui verrebbe voglia di lasciarla scivolare nel dimenticatoio… ma non si può. Si insiste nella ricerca di una qualche giustificazione…

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Siamo alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso, l’Italia è appena uscita da un difficile dopoguerra e si avvia, timidamente, sulla strada della ripresa e di quello che sarà poi definito boom economico. In quel decennio che iniziava la seconda metà del “secolo breve” gli italiani cominciarono a seguire l’annuale appuntamento del Festival di San Remo, mentre da oltre Atlantico Elvis Presley invitava i giovani a ballare il Rock and Roll. La RAI iniziava le sue prime trasmissioni televisive in bianco e nero, oltre Manica Elisabetta II succedeva al padre Giorgio VI sul trono del Regno Unito. Il medico…

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Al termine del suo lungo viaggio nel mondo dello spirito e della conoscenza, Dante si rende conto che il significato dell’intero universo, in tutte le sue forme di esistenza, che il vero senso dell’opera creata da Dio è racchiusa in una sola parola: amore. Perciò non a caso conclude l’immane poema con un solo, illuminante verso: “L’amor che move il sole e l’altre stelle”. E rimbalza nella mente ciò che insegnava Sant’Agostino: “Si conosce veramente soltanto ciò che si ama veramente, e si ama veramente soltanto ciò che veramente si conosce”. Sono fiumi di inchiostro quelli versati per scrivere d’amore…

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«Noi nasciamo dalla terra, nasciamo tutti dalla “gea”… Si nasce dalla terra e alla terra si torna. E nel percorso tra il nascere e il morire c’è questa storia fatta della terra quotidiana». Così Bruno Gambone qualche tempo fa diceva nel corso di una intervista svoltasi nel suo laboratorio di ceramica in Via Benedetto Marcello, 9 a Firenze, un laboratorio dove aveva compiuto “la perfetta sintesi di artigianalità ed arte”. Figlio del grande Guido Gambone, che a “La Faenzerella” di Vietri sul Mare, fondata con Andrea D’Arienzo subito dopo la seconda guerra mondiale, aveva costruito una parte importante della storia…

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“Dove c’è una briciola qualcuno / ha saziato la sua fame, / ha spezzato il pane / ha lasciato il segno di un attimo di sazietà”. Così inizia il cammino poetico di Antonietta D’Episcopo raccolto in un breve, ma intenso libretto della Graus edizioni di Napoli; una silloge titolata “Briciole di vita” nella quale sono raccolte cinquanta poesie, spartiti di realtà che spaziano sul contemporaneo circostante, vissuto; una quotidianità che, in fondo, appartiene ad ognuno di noi, ma che viene guardata dagli occhi del poeta nei suoi particolari, forse insignificanti, ma facenti parte di quel “Sogno d’infinito” con cui Francesco…

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A leggere il titolo del pamphlet, poco più di 60 pagine con tre racconti di Massimo Bignardi e fotografie di Corradino Pellecchia, edizioni Gutenberg, “Il canto del silenzio” immediato il pensiero va a quei riti penitenziali che tra il giovedì e la sera del venerdì santo si consumano a Minori, paese di vacanze, ma che sa tacere di fronte al grande mistero della Redenzione. Riti che si snodano per sentieri erti, gradini arrampicati lungo crinali di costa sui quali sovrasta il verde e giallo dei limoneti e il viola fogliato dell’albero di giuda. Un rito senza tempo, che da secoli…

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