Autore: Vito Pinto

Quando gli chiedevano come si chiamasse, con la sua voce garbatamente scugnizza, rispondeva: «Benino». E tutti pensavano che ancora non capiva bene l’italiano. Il piccolo, con la pelle lucida e nera come l’ebano, era giunto sulle italiche coste meridionali con una delle tante carrette del mare che ogni giorno sbarcano poveri disperati. La madre, stremata, lo teneva stretto a sé e fece appena in tempo a consegnare quel fagottino di poche settimane nelle braccia del guardiamarina. Ilaria, nella sua divisa bianca, lo aveva preso e lo aveva riscaldato al suo petto mentre la mamma, in una lingua incomprensibile, le diceva…

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Fra qualche giorno sarà il 20 dicembre e la data, oltre che appartenermi per essere io nato in quel giorno, alle ore 18,15, è importante per quanto avvenne a Salerno circa cinque ore prima essendo un fatto di particolare rilevanza per la vita democratica non solo salernitana, ma, direi, italiana: la sentenza per un processo penale intentato dalle Forze Alleate nei confronti di alcuni esponenti politici salernitani che pubblicavano giornali. E vengo ai fatti. Sono circa le ore 13 del 20 dicembre 1943 quando la voce stentorea di un cancelliere del Tribunale di Salerno annuncia che sta per entrare la…

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Le cronache di questi giorni ci rimandano la notizia che l’Isola Isca, in territorio di Massa Lubrense, è stata acquistata da due imprenditori di Positano, Giacomo Cinque e Riccardo Ruggiti, proprietari della società Antica Sartoria. Una notizia che certamente non termina qui, essendo quell’isolotto, segnato sulle carte nautiche come Scoglio Isca, l’isola di Eduardo De Filippo, per cui i vertici del Parco Marino di Punta Campanella hanno già avanzata la richiesta di prelazione nell’acquisto, così come prevede la legge per beni di un certo interesse pubblico. Per quanto ci riguarda crediamo che restando ai privati quell’isolotto sarà ben tenuto e…

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È stato sempre ritenuto dalla maggior parte delle persone un mostro sacro dell’arte salernitana; Achille Bonito Oliva lo definì “un artista nomade e disertore”, Antonio Caporaso lo definisce “rivoluzionario” per quel suo modo di creare al di fuori di ogni schema. Ma a farci una chiacchierata in una sera di mezzo autunno, si scopre che lui, Pietro Lista, in fondo è una persona ricca di umanità nei confronti del prossimo, categoria di persone ormai in via di estinzione, e con dentro un grande entusiasmo, una voglia di fare arte, nonostante la “tenera età di 80 anni”, come ama dire. «Il…

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Nella grande piazza di Geapoli in Etiopia del Ponto, i sacerdoti stanno per sacrificare agli dei una giovane vergine vestita di bianco. Tra la folla rumorosa e assiepata per il rito pagano, s’alza poderosa una voce: «Io sono Matteo! Il mio nome vuol dire: “Il dono di Dio!”». Cala improvviso il silenzio e tra la calca dei presenti si fa largo Matteo, il gabelliere dei romani, l’apostolo di Cristo, il narratore della buona novella. Una scena che fa parte di un’ampia, profondamente sentita narrazione che Guido Cataldo, compositore salernitano di rara sensibilità, ha raccontato in un musical con la regia…

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Quando il riposo dalle fatiche politiche e militari fecero dell’otium una scienza di cui godere, senatori, consoli, la ricca società romana approdò sulle coste della penisola sorrentina per costruirvi ville e luoghi di assoluto riposo tra giardini, fontane e ricchi ambienti affrescati. Complice di tanta urbanizzazione fu anche il microclima particolarmente salubre, un territorio generoso sia di frutti che di acque, panorami incomparabili e tramonti di quell’inconsapevole romanticismo che certamente non dispiaceva ai romani né è mai dispiaciuto a qualcuno. Passare dal lato napoletano a quello dell’attuale Costiera Amalfitana, il passo fu breve. Tra l’altro non va dimenticato che nell’ansa…

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Con orgoglio tutto meridionale, e si potrebbe dire salernitano, il compianto attore Franco Angrisano, parlando del figlio Antonio soleva dire «Questa è la mia “puntella” artistica» e ne aveva ben donde, visto che il piccolo Antonio, ad otto anni, già calcava le tavole del palcoscenico accanto al padre e nella compagnia del grande Eduardo De Filippo in “Questi fantasmi”, divertente commedia napoletana, nella quale Antonio rivestiva il ruolo di uno dei figli del protagonista. Ma il profumo del teatro, anche se inconsciamente e in modo non voluto, Antonio lo sentì quando aveva appena cinque anni. Ricorda che era al Teatro…

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Non è molto diffusa nel linguaggio corrente e fa anche fatica ad entrare nella quotidianità, risultando anche antipatica a molti, ma certamente la parola “empatia”, e suoi derivati, in questo momento è di moda e fa molto intellettuale, pertanto per stare au pair bisogna conoscerne il significato. Il vocabolario italiano, però, non aiuta molto a farla diventare simpatica, anzi, se vogliamo, la rende odiosa: infatti sono ben tre i significati, riferiti alla critica d’arte, alla filosofia e alla psicologia. E qui verrebbe voglia di lasciarla scivolare nel dimenticatoio… ma non si può. Si insiste nella ricerca di una qualche giustificazione…

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Siamo alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso, l’Italia è appena uscita da un difficile dopoguerra e si avvia, timidamente, sulla strada della ripresa e di quello che sarà poi definito boom economico. In quel decennio che iniziava la seconda metà del “secolo breve” gli italiani cominciarono a seguire l’annuale appuntamento del Festival di San Remo, mentre da oltre Atlantico Elvis Presley invitava i giovani a ballare il Rock and Roll. La RAI iniziava le sue prime trasmissioni televisive in bianco e nero, oltre Manica Elisabetta II succedeva al padre Giorgio VI sul trono del Regno Unito. Il medico…

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Al termine del suo lungo viaggio nel mondo dello spirito e della conoscenza, Dante si rende conto che il significato dell’intero universo, in tutte le sue forme di esistenza, che il vero senso dell’opera creata da Dio è racchiusa in una sola parola: amore. Perciò non a caso conclude l’immane poema con un solo, illuminante verso: “L’amor che move il sole e l’altre stelle”. E rimbalza nella mente ciò che insegnava Sant’Agostino: “Si conosce veramente soltanto ciò che si ama veramente, e si ama veramente soltanto ciò che veramente si conosce”. Sono fiumi di inchiostro quelli versati per scrivere d’amore…

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