Autore: Vito Pinto

Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme del 70 d.C. ad opera dei romani, si registrò una vera e propria diaspora di giudei convertiti al cristianesimo verso l’Egitto, dove, lungo il corso del Nilo e nelle oasi interne a ridosso del fiume, fondarono numerosi insediamenti. Tra questi vanno ricordati quelli di Karanis, Tebtynis e soprattutto quelli di Coptos e Ossirinco, nei quali si è registrato il maggior numero di ritrovamenti di papiri relativi al Vangelo di Matteo. «La ricerca di testimonianze relative ai testi evangelici originari scritti su fogli di papiro ha da sempre richiamato un folto numero di archeologi,…

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Metti una sera di mezzo luglio nella suggestiva cornice del quadriportico del Duomo di Salerno una fila di sedie a semicerchio a fronte di un improvvisato teatrino per guarrattelle. Metti in questo immaginifico scenario un’orchestrina semplice: un flauto traverso, un corno, un clarino, un fagotto ed essenziali quanto non invadenti percussioni. Metti quel Pasquale Cetrullo, “c’a nun reste mai sulo”, impersonato dal poliedrico Sergio Mari, di mestiere ultimo… burattinaio. Metti nell’anfiteatro delle sedie tanti bambini con genitori e nonni ed è la favola, il racconto eterno e sempre gradito dai piccoli di oggi e da quelli di ieri e l’altro…

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La monumentale scultura in bronzo, firmata dallo scultore De Luca e realizzata dalla Manifattura Fonderie Napoletane nei primi decenni del XX secolo, replicante il celebre Fauno trovato nell’impluvium della omonima Casa nella Pompei romana è certamente l’opera che attira subito, per notorietà e per grandezza, l’attenzione del visitatore alla mostra “Imitanda” allestita nelle suggestive sale del Castello di Castellabate. Una esposizione che in definitiva è un ritorno allo storico sette ottocentesco Grand Tour, ma è anche il Grand Tour nell’arte di quei secoli di scoperte e viaggi di Saverio Di Giaimo, collezionista attento, colto, che ritorna nei luoghi di origini…

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«Villaggio minuscolo, annidato in un angolo ridente del monte Falerzio, Albori si presenta tutto bianco tra verdi pendici coltivate ad aranci e vigne». Così scriveva lo storico e sacerdote don Attilio Della Porta nel suo ormai introvabile volume intitolato “Passeggiate vietresi” del 1969. Sono trascorsi oltre cinquant’anni ma il fascino di questo borgo, rimasto pressoché immutato, non è cambiato, se il poeta alborese Vincenzo Tafuri la canta così: «Il ritmo dell’era, spegne il silenzio. Albori bianca, poggi di luna. Arcate vuote, muri di pietra senza voci. Sentieri vergini di natura». Ad Albori “si sale come s’uscisse dalla vita e dalle…

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Erano i primi anni degli anni ’70 del secolo scorso quando Ettore Paduano, socio della sezione di Napoli del Club Alpino Italiano, fondata da Giustino Fortunato, ri-scoprì e valorizzò un sentiero da tempo tracciato sui Monti Lattari, a metà strada tra il mare dei miti e l’Olimpo degli Dei, percorso dagli Immortali per salvare Ulisse dalle ammaliatrici Sirene, che avevano posto dimora sugli scogli de Li Galli. Era il magico tragitto nascosto tra il verde di lecci, corbezzoli, erica e rosmarino selvatico, che dalla frazione Bomerano di Agerola giunge sino a Nocelle, una delle due frazioni alte di Positano. Era…

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All’inizio era il “garum” un liquido ambrato, forse non perfettamente filtrato, principe della tavola dei romani con il quale venivano conditi i piatti di carne, di pesce e di verdure e insaporite altre varie pietanze presenti nei banchetti patrizi. Distesi sui loro triclini quei nostri progenitori, buongustai, attingevano, o se vogliamo intingevano i cibi in quel liquido trionfalmente marino che campeggiava al centro di tavoli in un piatto apposito, con tesa larga e profondo incavo centrale. All’inizio era “la culatura” di alici di Cetara, diventata “le culature” di alici dopo che anche i nostri contemporanei lo hanno scoperto come condimento…

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Nelle nuove e ritrovate sale della prestigiosa Pinacoteca provinciale di Salerno si è appena conclusa la mostra “Tendere all’infinito” della pittrice Eliana Petrizzi, avellinese, e del fotografo Franco Sortini, salernitano, a cura di Michelangelo Giovinale, promossa dall’associazione “Montoro contemporanea” diretta da Gerardo Fiore. Una mostra che ha inteso mettere a confronto, su tema, due arti, una antica come la pittura ed una moderna come la fotografia, due mondi che potrebbero confliggere tra loro, ma che, nel caso, dialogano. E subito si pone una domanda: cosa ha accomunato i due autori in questa esposizione di opere pittoriche per l’una, e fotografiche…

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Quei balzi a verde che salgono e scendono lungo i pendii dei Monti Lattari sino a Punta Campanella, cari al pennino grafico di M.C. Escher, sono sempre più laboratorio per un diverso turismo da vivere nel segno dell’ecologia, della sostenibilità ambientale. Laboratorio, per la verità, questo territorio lo è da secoli, da quando l’uomo decise di creare i luoghi del suo vivere su quest’ansa del golfo di Salerno, a volte lungo la costa e a volte su per quelle balze divenute nel tempo terrazze agricole contenute da pietre per muri a secco. Ed è stata agricoltura in verticale, dedicata al…

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Non sono poche lungo le navi, prima a vela e poi a motore, i battelli e le semplici barche spinte da robuste braccia di pescatori che nei secoli hanno attraversato quel tratto di mare che fascia le isole de Li Galli, le antiche Sirenuse dove Omero pose la residenza di quelle donne pesci capaci di ammaliare i naviganti con il loro dolcissimo canto. «Le sirene sono fanciulle marine che seducono i marinai con la bellezza del corpo e la dolcezza del canto» riporta un antico testo dell’ottavo secolo di ambiente anglosassone così come ricordava Edmond Faral filologo e romanziere francesce…

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Quel fare successivo di gesti di sapiente manualità tesi al divenire di idee in opere proprie dell’antica bottega delle mani, così cara, una volta, agli “artifices de diversis artibus”, ha sempre suscitato grande interesse in Adriano Caffaro tanto da essere il filo conduttore di studi e acquisizioni di nuovi saperi nel corso della sua vita da ricercatore e docente di Storia dell’arte medievale e moderna presso l’Università di Salerno. Non gli fu, pertanto, difficile ideare “l’officina dell’arte” una felice sorpresa nel campo artistico universitario, offrendo contenuti capaci di costituire punti di riferimento indispensabili, anche a distanza di anni, sempre apprezzati…

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