Autore: Vito Pinto

In una sera del 2011 Stefano Trapanese, pittore “nascosto”, e Marco Alfano, storico dell’arte, parlavano di una splendida tela rappresentante San Matteo e l’Angelo che il pittore salernitano aveva da poco realizzata ed esposta nel quadriportico del Museo Diocesano di Salerno. Nel corso dell’incontro Marco Alfano suggerì a Trapanese di realizzare un ciclo di pitture dedicate agli Apostoli, sulla scia dei grandi pittori del Seicento italiano, periodo particolarmente caro all’artista salernitano. “La titubanza di Stefano fu subito evidente – ricorda Alfano – d’altra parte l’impegno non era da poco. Ma dopo, evidentemente, ci ripensò e, tacitamente, cominciò ad organizzarsi”. La…

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Dallo scorso mese di settembre Patrycja Zalucka, giovane studentessa dell’Accademia delle Belle Arti di Cracovia, indirizzo scultura, è in Italia nell’ambito del programma di studi “Erasmus plus”. L’idea di permettere lo scambio tra studenti europei ebbe origine nel 1969, grazie all’intuizione dell’italiana Sofia Corradi (soprannominata “Mamma Erasmus”), pedagogista e consulente scientifico della Conferenza permanente dei rettori delle università italiane. Il progetto poi nacque grazie all’iniziativa dell’associazione studentesca EGEE, fondata da Franck Biancheri, il quale nel 1986 convinse l’allora Presidente francese François Mitterand ad appoggiare la nascita di “Erasmus”. La fattiva collaborazione tra l’EGEE e la Commissione Europea, rappresentata all’epoca da…

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Si ergono come spettri tra le millenarie rocce modellate dal vento e spesso devastate dall’uomo, quasi vedette solitarie pur guardandosi a vista, le torri che da Vietri sul Mare punteggiano la Costa d’Amalfi sino a Positano, rimandando ad un passato dominato da vele saracene, scorrerie di pirati, lutti, terrore e devastazioni. Le rapide incursioni delle fuste barbaresche hanno tormentato i sogni delle popolazioni della Costa d’Amalfi, che pure avevano regnato sul mare e dal mare avevano tratto benefici per una fiorente economia. Miscuglio di stili e di epoche, da quelle angioine a forma cilindrica alle vicereali di forma quadrata, le…

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I l cinque novembre scorso, come ogni anno, la piccola e graziosa cittadina di Minori ha festeggiato la sua Santa Patrona, Santa Trofimena, nella ricorrenza canonica del martirio della giovane vergine siciliana. Ma Minori festeggia la Santa anche il 27 novembre di ogni anno e, l’ha già festeggiata il 13 luglio, giorno che rievoca il ritorno delle sacre spoglie a Minori dopo il ratto di Sicardo, principe di Benevento. Le tre celebrazioni la dicono tutta intera su quanto il popolo della cittadina costiera sia legato alla sua Santa Patrona, della quale custodisce parte delle spoglie mortali nella cripta della chiesa…

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Il notaio napoletano Petruccio Pisano nel 1478 roga a Salerno ben 102 atti per “operatori regnicoli e stranieri” nel breve volgere di una settimana, dal 18 al 24: era il periodo della Fiera di Settembre, quella dedicata al patrono San Matteo e alla quale accorrevano mercanti catalani, fiorentini, genovesi, francesi, milanesi e teutoni. Questo perché in quel secolo il Mezzogiorno e, in specie Salerno, era al centro dei traffici commerciali europei. Fra i banchi della “Fiera” si contrattava di tutto, ma in specie, in quegli anni, si scambiava lana e tessuti in genere, visto l’impulso che i sovrani aragonesi di…

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Tra l’antica Via Porta di Mare, meglio conosciuta come Pietra del pesce, e il vicolo delle Colonne vi è il Vicolo Guaiferio, principe longobardo di Salerno dall’861 all’880. In quello stretto percorso era lo storico Teatro San Genesio (già Il Sipario), fondato dai compianti Sandro Nisivoccia e Regina Senatore, coppia sul teatro della vita e in quello di recitazione al quale, con passione e fatiche, hanno formato e indirizzata tutta una generazione di attori salernitani. Un vicolo, quello del Principe, quasi al riparo dai grandi traffici della movida di oggi, silenzioso come la storia di Salerno e che a tratti…

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Aveva 93 anni Dario Poppi quando nel 1996 si lascio alle spalle, per sempre, una vita non priva di avventura, ma soprattutto ricca di produzione ceramica. Faentino doc, si era diplomato alla Regia Scuola Ceramica di Faenza, giungendo a Vietri sul Mare nel 1927: Don Ciccio Avallone, uomo elegante e attivo imprenditore della ceramica con laboratorio nel cuore di Vietri, desideroso di poter “migliorare e internazionalizzare la produzione”, aveva inoltrata richiesta di mano d’opera al Museo della Ceramica di Faenza. E così, nel 1927, Dario Poppi, fresco di studi e stufo “del grigiore dell’inverno faentino e dell’acquerugiola di febbraio”, su…

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L’incontro di un pannello ceramico sulla facciata di un palazzo o con un pavimento nel chiuso di una casa sono segni intelligibili a distanza che per lungo tempo hanno caratterizzato un artigiano che si faceva artista e rifletteva infinite cromie, cercate nei suoi meditati silenzi serali. Ed è subito l’immersione in un mondo che da lunghi anni ci accompagna in un immaginifico viaggio che sa di Costiera Amalfitana, ma anche di fede cristiana, di un sentire intimo, antico reso moderno da tratti cromatici di ritmica scansione. E’ il mondo in cui si muoveva Giovanni Cappetti, meglio conosciuto come Giancappetti, definito…

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Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme del 70 d.C. ad opera dei romani, si registrò una vera e propria diaspora di giudei convertiti al cristianesimo verso l’Egitto, dove, lungo il corso del Nilo e nelle oasi interne a ridosso del fiume, fondarono numerosi insediamenti. Tra questi vanno ricordati quelli di Karanis, Tebtynis e soprattutto quelli di Coptos e Ossirinco, nei quali si è registrato il maggior numero di ritrovamenti di papiri relativi al Vangelo di Matteo. «La ricerca di testimonianze relative ai testi evangelici originari scritti su fogli di papiro ha da sempre richiamato un folto numero di archeologi,…

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Metti una sera di mezzo luglio nella suggestiva cornice del quadriportico del Duomo di Salerno una fila di sedie a semicerchio a fronte di un improvvisato teatrino per guarrattelle. Metti in questo immaginifico scenario un’orchestrina semplice: un flauto traverso, un corno, un clarino, un fagotto ed essenziali quanto non invadenti percussioni. Metti quel Pasquale Cetrullo, “c’a nun reste mai sulo”, impersonato dal poliedrico Sergio Mari, di mestiere ultimo… burattinaio. Metti nell’anfiteatro delle sedie tanti bambini con genitori e nonni ed è la favola, il racconto eterno e sempre gradito dai piccoli di oggi e da quelli di ieri e l’altro…

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La monumentale scultura in bronzo, firmata dallo scultore De Luca e realizzata dalla Manifattura Fonderie Napoletane nei primi decenni del XX secolo, replicante il celebre Fauno trovato nell’impluvium della omonima Casa nella Pompei romana è certamente l’opera che attira subito, per notorietà e per grandezza, l’attenzione del visitatore alla mostra “Imitanda” allestita nelle suggestive sale del Castello di Castellabate. Una esposizione che in definitiva è un ritorno allo storico sette ottocentesco Grand Tour, ma è anche il Grand Tour nell’arte di quei secoli di scoperte e viaggi di Saverio Di Giaimo, collezionista attento, colto, che ritorna nei luoghi di origini…

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«Villaggio minuscolo, annidato in un angolo ridente del monte Falerzio, Albori si presenta tutto bianco tra verdi pendici coltivate ad aranci e vigne». Così scriveva lo storico e sacerdote don Attilio Della Porta nel suo ormai introvabile volume intitolato “Passeggiate vietresi” del 1969. Sono trascorsi oltre cinquant’anni ma il fascino di questo borgo, rimasto pressoché immutato, non è cambiato, se il poeta alborese Vincenzo Tafuri la canta così: «Il ritmo dell’era, spegne il silenzio. Albori bianca, poggi di luna. Arcate vuote, muri di pietra senza voci. Sentieri vergini di natura». Ad Albori “si sale come s’uscisse dalla vita e dalle…

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