Autore: Vito Pinto

Lo hanno chiamato “Giardino segreto dell’anima” quel luogo creato a trionfo di natura, che si snoda a terrazze digradanti verso la valle delle ombre lunghe tra le cime dei Monti Lattari dove l’occhio ha ritaglio di sguardo sul mare di Ulisse ed Enea e sul quale sostarono «le vele cortesi della Repubblica, “tavole” di paziente e antica civiltà», a ricordo di Salvatore Quasimodo e del suo “Elogio di Amalfi”. Lo hanno chiamato “segreto” per quelle intime emozioni che sa dare madre natura, per quei profumi e colori che ogni anno ritornano a delizia dell’animo gentile che qui indugia a godere…

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Quel variegato paesaggio montuosamente marino, a tratti interrotto da agglomerati urbani o da sparse, gioiose abitazioni che punteggiano quel tratto di costa salernitana che da Vietri va sino a Positano per poi salire e discendere verso la costa sorrentina, non poteva di certo passare inosservato a Maurits Cornelis Escher, “definito pittore matematico, costruttore di geometrie e di mondi paradossali, alla continua esplorazione dell’infinito. Ed è il rapporto che lega la realtà e la sua rappresentazione, l’io e lo sguardo, lo spazio e il tempo; e ancora, le affascinanti ambiguità tra simmetria e asimmetria, finito e infinito, differenza e ripetizione”. Willem…

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È passata una manciata di anni da quando, di questi periodi, sulle spiagge costiere cominciavano a comparire le prime cabine degli stabilimenti balneari per prepararsi ad una estate che, negli anni del boom, si diceva balneare e poi si è detta turistica, con il crescere del benessere della famiglia italiana. Anzi in quegli anni si diceva che il turismo, specialmente per le regioni del Sud, era il volano dell’economia, perché portava monete pregiate: dollari, sterline, marchi, franchi, monete scomparse, ma non dimenticate dai più anziani, e mai conosciute dalle ultimissime generazioni del terzo millennio.Accantonata la “Milano-San Remo” classica del ciclismo,…

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E’ arrivato all’improvviso, invadendo, subito, le vie, i vicoli, le piazze le corti delle nostre città, dei nostri cento paesi, dei mille borghi e contrade che fanno dell’Italia un Paese meraviglioso, unico al mondo per l’arte, il paesaggio, la cucina e l’ospitalità.E’ arrivato all’improvviso, il silenzio che, soprattutto di sera, regna sovrano in ogni luogo esterno all’intimità della casa.Non è la prima volta che si devono vivere tempi di silenzio. La mente va a quella notte di tragedia del 24 novembre 1954, quando l’acqua sconvolse il volto e l’anima delle nostre contrade salernitane: centinaia i morti scomparsi in silenzio tra…

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È sul finire settentrionale della Valle delle Ferriere in Amalfi un antico edificio a scavalco del Canneto, allegro torrente che alimenta i magli a macerare la bianca cellulosa da cui ricavare quei fogli di carta a mano chiamata “bambagina”, per essere morbida e vellutata come la pelle di un bambino.È, quell’antico edificio, la Cartiera Amatruda, voluta da don Luigi, testardo amalfitano che impegnò trent’anni della sua vita per riprendere la produzione, dopo secoli di silenzio, di quella carta a bordi intonsi che aveva contribuito a dare, alla piccola ma nobile Amalfi, fama nel mondo. Ad animarlo solo la passione, nella…

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Era il 1396 quando il nobile di Scala Antonio Coppola, divenuto Gran Maestro dell’Ordine del Santo Sepolcro, fondò la cappella di S. Antonio Abate, suo protettore, all’interno del sontuoso Duomo posto al centro del paese costiero, dirimpettaio della turisticamente più nota Ravello, città dell’altrettanto nobile famiglia dei Rufolo. All’interno della cappella Antonio Coppola vi fece costruire un monumentale sacello in stucco e muratura dedicato alla “Dormitio” della Madonna e destinato alla sua amata sposa, Marinella Rufolo, sposata con cerimoniale sfarzoso a richiamo di ventilati accordi diplomatici, ma che, invece, si rivelò essere un grande amore, la cui storia resiste nei…

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Così nel febbraio 1975 scriveva il compianto Gaetano Giordano a proposito di Castellabate nella prestigiosa rivista turistica “Civiltà della Campania”, voluta dall’allora Assessore al Turismo della Regione Campania nonché componente della delegazione italiana all’UNESCO, Roberto Virtuoso, e dal Presidente dell’EPT Mario Parrilli. Era un articolo titolato “Pacem in maribus”, con chiaro riferimento a quella “Pacem in Terris” di Giovanni XXIII, pubblicata nel lontano 1963, con la quale il Papa richiamava tutti gli uomini ad una convivenza pacifica, senza più guerre. Un titolo giornalistico per Giordano con il quale sottolineare, giustamente, la sacralità della appena emanata legge regionale con la quale…

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«Era il 1931 quando a Vietri sul Mare giunse Emilio Cecchi, giornalista del “Corriere della Sera”, formatosi in quel grande laboratorio di idee e di coscienze che era stata “La Voce” di Giuseppe Prezzolini». Non è dato sapere se il giornalista fiorentino abbia avuto questo luogo nel taccuino dei suoi itinerari o vi sia capitato per caso, certamente si fermò quel tanto necessario da poter visitare una fabbrica di ceramica e restare affascinato dal lavoro del torniante. E fu “Il Vasaio”, un articolo giornalistico, ma anche uno dei più bei brani della letteratura italiana che sia stato scritto da Emilio…

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E’ talmente parte integrante della nostra quotidianità, e non potrebbe essere diversamente, che sfugge ad ogni nostra riflessione, ad ogni personale domanda, ad ogni considerazione se non quella scontata di essere… un muro. Eppure lungo i muri, ogni giorno, passano uomini, donne, bambini, giovani, anziani, da soli, accompagnati, in gruppo; ogni giorno scorre una umanità laboriosa con le sue preoccupazioni, con le sue frette, i suoi lenti passi di riflessione. Ma fu l’osservazione di un muro che circondava una villa a seminare nell’animo di Pio Peruzzini quella voglia sottile, inspiegabile, ma impellente di raccontare per immagini sequenze di opus reticulatus,…

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Tricarico è un paese dell’interno della Lucania, una terra del Sud, dove gli aratori “hanno le facce bruciate come le bucce di pane”, ed il silenzio dell’acqua infossata fa tuonare la gravina… e là, nell’ombra delle nubi sperduto, / giace in frantumi un paesetto lucano Vi nacque, nel 1923, Rocco Scotellaro, “poeta postumo”, ragazzo dai capelli rossi, dal “viso imberbe di bambino”, divenuto a 23 anni primo sindaco di Tricarico, per volontà dei contadini. Ed è di questi giorni il volume “Rocco Scotellaro – tutte le opere” (Oscar Mondadori) presentato alla “Fondazione Menna” di Salerno da Giuseppe Cacciatore, Accademico dei…

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