Autore: Vito Pinto

Era il marzo del 2002 quando tra amici ed estimatori cominciò a circolare “buthos” un volumetto di poche pagine (appena settanta) intrise di una ricerca che il poeta Gerardo Pedicini aveva compiuto, in varie tappe temporali, per la riscoperta di quelle parole poetiche sempre più in via di estinzione tra le ferraglie di neologismi e tecnicismi che si permettono anche di stroncare le parole nella loro completezza.Ed è un viaggio lungo, che porta il poeta ne “l’orribile ventre tricuspide” della Sibilla, e ancora più lontano, tempo-spazio, verso quelle mura di Elea dentro le quali Parmenide e Zenone coltivarono la sacralità…

Leggi tutto

Alla fine del mese di maggio 1880 Richard Wagner scrisse al suo amico Re Luigi II di Baviera una lettera in cui, tra l’altro, diceva: «Ci siamo recati in questi giorni ad Amalfi sul Golfo di Salerno, forse il punto più bello d’Italia. Di là visitammo Ravello, una cittadina adesso piena di ruderi, situata in montagna, ma che ha conservato reliquie di costruzioni magnifiche del tempo dell’occupazione degli Arabi. Qui abbiamo trovato motivi splendidi per il Klingsor Zaubergarten, i quali subito furono abbozzati per la rappresentazione del secondo atto del “Parsifal”».Lo stesso giorno, fermandosi alla locanda Palumbo (oggi Hotel Palumbo)…

Leggi tutto

Sulla rotta di una consuetudine annuale che tutti attendono, qualche giorno fa la Fee (Foundation for Enviromental Education) ha assegnato le preziose “Bandiere blu” alle località balneari europee che hanno superato i parametri stabiliti dal regolamento internazionale. La Campania si piazza al terzo posto con i suoi 19 vessilli (uno in più dello scorso anno) e 10 approdi. Un contesto dove il Cilento la fa da padrone, mentre la Costiera Amalfitana si vede riconfermata solo Positano con le spiagge Arienzo, Fornillo e Spiaggia Grande.Non poco soddisfatto il sindaco di Positano, Michele De Lucia per il quale la riconferma del prestigioso…

Leggi tutto

Lo hanno chiamato “Giardino segreto dell’anima” quel luogo creato a trionfo di natura, che si snoda a terrazze digradanti verso la valle delle ombre lunghe tra le cime dei Monti Lattari dove l’occhio ha ritaglio di sguardo sul mare di Ulisse ed Enea e sul quale sostarono «le vele cortesi della Repubblica, “tavole” di paziente e antica civiltà», a ricordo di Salvatore Quasimodo e del suo “Elogio di Amalfi”. Lo hanno chiamato “segreto” per quelle intime emozioni che sa dare madre natura, per quei profumi e colori che ogni anno ritornano a delizia dell’animo gentile che qui indugia a godere…

Leggi tutto

Quel variegato paesaggio montuosamente marino, a tratti interrotto da agglomerati urbani o da sparse, gioiose abitazioni che punteggiano quel tratto di costa salernitana che da Vietri va sino a Positano per poi salire e discendere verso la costa sorrentina, non poteva di certo passare inosservato a Maurits Cornelis Escher, “definito pittore matematico, costruttore di geometrie e di mondi paradossali, alla continua esplorazione dell’infinito. Ed è il rapporto che lega la realtà e la sua rappresentazione, l’io e lo sguardo, lo spazio e il tempo; e ancora, le affascinanti ambiguità tra simmetria e asimmetria, finito e infinito, differenza e ripetizione”. Willem…

Leggi tutto

È passata una manciata di anni da quando, di questi periodi, sulle spiagge costiere cominciavano a comparire le prime cabine degli stabilimenti balneari per prepararsi ad una estate che, negli anni del boom, si diceva balneare e poi si è detta turistica, con il crescere del benessere della famiglia italiana. Anzi in quegli anni si diceva che il turismo, specialmente per le regioni del Sud, era il volano dell’economia, perché portava monete pregiate: dollari, sterline, marchi, franchi, monete scomparse, ma non dimenticate dai più anziani, e mai conosciute dalle ultimissime generazioni del terzo millennio.Accantonata la “Milano-San Remo” classica del ciclismo,…

Leggi tutto

E’ arrivato all’improvviso, invadendo, subito, le vie, i vicoli, le piazze le corti delle nostre città, dei nostri cento paesi, dei mille borghi e contrade che fanno dell’Italia un Paese meraviglioso, unico al mondo per l’arte, il paesaggio, la cucina e l’ospitalità.E’ arrivato all’improvviso, il silenzio che, soprattutto di sera, regna sovrano in ogni luogo esterno all’intimità della casa.Non è la prima volta che si devono vivere tempi di silenzio. La mente va a quella notte di tragedia del 24 novembre 1954, quando l’acqua sconvolse il volto e l’anima delle nostre contrade salernitane: centinaia i morti scomparsi in silenzio tra…

Leggi tutto

È sul finire settentrionale della Valle delle Ferriere in Amalfi un antico edificio a scavalco del Canneto, allegro torrente che alimenta i magli a macerare la bianca cellulosa da cui ricavare quei fogli di carta a mano chiamata “bambagina”, per essere morbida e vellutata come la pelle di un bambino.È, quell’antico edificio, la Cartiera Amatruda, voluta da don Luigi, testardo amalfitano che impegnò trent’anni della sua vita per riprendere la produzione, dopo secoli di silenzio, di quella carta a bordi intonsi che aveva contribuito a dare, alla piccola ma nobile Amalfi, fama nel mondo. Ad animarlo solo la passione, nella…

Leggi tutto

Era il 1396 quando il nobile di Scala Antonio Coppola, divenuto Gran Maestro dell’Ordine del Santo Sepolcro, fondò la cappella di S. Antonio Abate, suo protettore, all’interno del sontuoso Duomo posto al centro del paese costiero, dirimpettaio della turisticamente più nota Ravello, città dell’altrettanto nobile famiglia dei Rufolo. All’interno della cappella Antonio Coppola vi fece costruire un monumentale sacello in stucco e muratura dedicato alla “Dormitio” della Madonna e destinato alla sua amata sposa, Marinella Rufolo, sposata con cerimoniale sfarzoso a richiamo di ventilati accordi diplomatici, ma che, invece, si rivelò essere un grande amore, la cui storia resiste nei…

Leggi tutto

Così nel febbraio 1975 scriveva il compianto Gaetano Giordano a proposito di Castellabate nella prestigiosa rivista turistica “Civiltà della Campania”, voluta dall’allora Assessore al Turismo della Regione Campania nonché componente della delegazione italiana all’UNESCO, Roberto Virtuoso, e dal Presidente dell’EPT Mario Parrilli. Era un articolo titolato “Pacem in maribus”, con chiaro riferimento a quella “Pacem in Terris” di Giovanni XXIII, pubblicata nel lontano 1963, con la quale il Papa richiamava tutti gli uomini ad una convivenza pacifica, senza più guerre. Un titolo giornalistico per Giordano con il quale sottolineare, giustamente, la sacralità della appena emanata legge regionale con la quale…

Leggi tutto