Autore: Monica Acito

Monica Acito nasce nel 1993 in Cilento, e trascorre tutto il tempo delle sue scuole elementari a piangere di fronte ai quaderni a quadretti, perché le ricordavano la matematica e altre cose brutte.
Amava solo i quaderni a righe: il motivo, potete capirlo anche da soli.
Si diploma al liceo classico "Parmenide" di Vallo della Lucania e poi si trasferisce a Napoli, dove si laurea in Lettere Moderne e si specializza in Filologia Moderna, con lode, con una tesi su Gabriel Garcìa Màrquez e Jorge Luis Borges.
Poi, viene premiata alla Camera dei Deputati tra i migliori neolaureati dell'anno e consegue un Master in insegnamento dell'italiano per stranieri.
Scrive da quando ha preso la prima penna in mano.
Collabora con varie testate online e cartacee ed è giornalista pubblicista; ha vinto svariati concorsi di narrativa e ha pubblicato racconti in antologia e riviste.
Nel 2019, si trasferisce a Torino per frequentare la Scuola Holden di Alessandro Baricco, College "Scrivere".
Si iscrive anche alle graduatorie per l'insegnamento di italiano, storia e latino, perché vuole che altri ragazzi sorridano guardando i quaderni a righe.

L’universo di Martino Adriani, cantautore cilentano dalla penna “malincomica”, è ricco e variegato: dal suo ep d’esordio “Non date retta a me” del 2012, al suo singolo del 2016 “Ma la domenica”, fino ad arrivare al secondo singolo “Non vedo l’ora” (il cui video è un’anteprima di Fanpage.it) che anticipa il disco “AGRODOLCE-Racconti d’amore fra fegato e cuore”. Martino, nel suo universo, ha inserito numerose collaborazioni con artisti dalla portata nazionale e internazionale: ha aperto i concerti di di Marlene Kuntz, Apres La Classe, Francesco Di Bella, Jovine, Nobraino, Diaframma, Bugo: si affiancherà poi a Cristiano Godano dei Marlene Kuntz…

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Tra i vari fiumi che percorrono la Campania, come tante venature di un grande corpo, il Calore Lucano o Salernitano è forse quello che più porta con sé, assieme all’acqua e alle sue creature, l’identità perenne di un popolo ubicato nell’entroterra. Vi è già un fiume Calore in Campania, ed è il Calore Irpino, affluente del Volturno, mentre il Calore Salernitano è un importante affluente di sinistra del fiume Sele, e vi si congiunge in prossimità delle rovine di Paestum. Il Calore Salernitano nasce sulle pendici del monte Cervati, da alcune grosse polle d’acqua ai piedi di una parete rocciosa,…

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Allora Antonio, cosa è cambiato dall’ultima volta che ti ho intervistato? Se la tua vita fosse un album, quale useresti per illustrarmi i cambiamenti di quest’anno e perché? Ho lasciato l’università, l’idea di rimettermi sui libri giorno e notte, ansia pre esame, rifare una tesi e rimettersi dietro a un professore un’altra volta, ecc. Questa cosa mi avviliva e mi faceva vivere male. Anche perché ho un ricordo bellissimo della mia prima laurea in quel di Fisciano. Lì ho coltivato amicizie solide che ancora durano e ho vissuto momenti bellissimi e indimenticabili. Alla Sapienza a Roma non sono riuscito a…

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Musicista, autore, letterato, docente: tante sono le sfaccettature del cilentano Mico Argirò, e ha saputo sviscerarle così sapientemente che sarebbe un peccato rubargli luce e sostituire le sue parole. Lasciamo a lui il compito di raccontare il suo universo, scoprendolo dai suoi occhi. Ciao Mico, innanzitutto grazie per aver accettato il nostro invito. Prima di affrontare la tua dimensione di musicista, mi piacerebbe parlare del Mico più propriamente “umanista”. Da ciò che si evince sul tuo profilo Facebook, sei laureato in Lettere Moderne e specializzato in Filologia Moderna. Nel 2011 è uscito “Felicita, una canzone crepuscolare”, e ultimamente abbiamo avuto…

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Il panorama della musica cilentana non è composto solo da musica popolare, ma tante sono le variegate sfaccettature che si insinuano nelle pieghe dell’arte di una terra che ha ancora qualcosa da raccontare, tanti sono i risvolti di passione, dedizione e abnegazione che compongono il mosaico. Ci occuperemo di uno dei volti dell’odierno panorama artistico cilentano, Denis Citera. Musicista e autore (è stato recentemente finalista di un concorso indetto dalle Aletti Editore e ha collaborato con artisti importantissimi), ci guiderà in queste righe nel suo universo di inchiostro, musica e batteria, testimoniando con franchezza la parabola di chi sta costruendo…

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I borghi della Valle del Calore, come conchiglie sulla battigia, vengono spesso abbandonati e lasciati in preda ad uno spopolamento selvaggio. In estate vivono il loro momento di apparente gloria, con sagre, feste, attività di promozione del territorio e quant’altro, ma dai primi scampoli di settembre in poi, il nulla. Lo spopolamento si può addurre ad una miriade di ragioni, le più interessanti e significative di carattere lavorativo e socio-economico, data l’emigrazione robusta di molti autoctoni dal proprio borgo natìo. Ma quando invece l’abbandono è vero, reale e tangibile e diventa la cifra costituiva e il tratto pregnante della fisionomia…

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Buongiorno Roberto, presentati in breve al nostro giornale. Sono un imprenditore, blogger e scrittore nato e cresciuto a Vallo della Lucania, nel cuore del Cilento. Oggi vivo tra Milano, Napoli e Roma, mi occupo di strategia, comunicazione e innovazione digitale, e con oltre 6 milioni di follower sui social media nel 2013 sono stato nominato Digital Democracy Leader dal Parlamento Europeo. Nel 2009 ho creato un blog di opinione satirica che in pochi mesi ha superato i 180.000 lettori al giorno, mentre nel 2011 sono entrato nel Guinness World Record per il maggior numero di commenti ad un singolo post…

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La religiosità, in un piccolo borgo, è una contraddizione in termini: è una questione intimamente viscerale, privata e personale, eppure dal respiro comunitario e collettivo. Si inizia a respirare l’odore dell’incenso fin da piccoli, quando le mani rugose delle nonne ci accompagnano nelle piccole cappelle o chiesette dei vicoli del paese, e qualcosa di più grande di noi, sfuggente e misterioso, ci travolge riempiendo l’età infantile di domande senza alcuna risposta razionale. La religiosità e la spiritualità, in un piccolo borgo della Valle del Calore, ha lo stesso sapore che aveva per Pier Paolo Pasolini la scoperta dei testi evangelici,…

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Questa è la storia di Antonio Casella-Schiavo-Ciuccio-Di Stasi, partito molti anni fa dal piccolissimo borgo di Felitto per approdare negli Stati Uniti come ricercatore e medico. La sua storia sembra nata da un romanzo d’avventura, o forse di formazione, e vale la pena prendersi cinque minuti per lasciarsi catturare dalle vicende di quest’uomo. Lasciamo direttamente la parola a Antonio, in una chiacchierata torrenziale che tocca i temi della vita, del viaggio, del lavoro, della ricerca scientifica e anche delle corde più profonde della spiritualità dell’essere umano. Ciao Antonio, parlaci del tuo rapporto col tuo paese natale, Felitto. Ti andrebbe di…

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L’agricoltura nell’entroterra è una questione di passione, sangue e tradizione. La terra rappresenta la polvere da cui si è nati ed emersi, la fonte primaria di sussistenza e il soffio del passato che si intreccia felicemente col futuro. Un cliché fin troppo abusato vorrebbe dipingere i contadini quasi come degli zoticoni attaccati alla propria “roba”, un po’ come il Mastro Don Gesualdo di Verga, morbosamente attaccato alla propria terra e ai propri averi fino a volerseli portare nella tomba, una sorta di ritratto provinciale e calcificato nel tempo, ma che non sempre corrisponde alla realtà dei fatti. Seminare, zappare, innaffiare,…

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