Autore: Luigi Rossi

L’inizio del nuovo anno liturgico genera sentimenti di attesa e di speranza per l’incontro di amicizia con Dio grazie a Gesù Cristo. Nel nuovo pellegrinaggio domenicale ci accompagna il Vangelo di Luca, che concentra l’attenzione sui discepoli che ricevono misericordia a Emmaus. Per l’evangelista Gesù è il giusto che rende giusti, con la sua sofferenza assicura salvezza. Senza il Risorto è impossibile comprendere la storia di Gesù e, di conseguenza, l’esperienza dei discepoli. La sua presenza, la parola che evangelizza, il pane spezzato trasformano seguaci sconfortati e delusi in araldi della resurrezione. L’incontro con Lui fa passare dalla tristezza alla…

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Domenica scorsa la liturgia della Parola ha invitato a riflettere sulla simbologia legata al mare e sul sentimento di paura che può generare. Nel passo del vangelo a colpire è l’atteggiamento personale di Gesù, come egli reagisce al grido di aiuto.  Una retta esegesi presuppone la conoscenza del contesto culturale che condivide il Maestro con i suoi paurosi discepoli barca. Questi pescatori di lago hanno poca familiarità col mare. A condizionarli è l’eco di racconti ripetuti da generazioni. La loro cosmogonia descrive un oceano incombente da ogni dove, che può risultare anche una minaccia per la terra, la sua favolosa…

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Questi ragazzi sono i depositari inconsapevoli di una lunga storia che dura da cinque secoli e che ha avuto uno svolgimento altalenante, nel quale è specchiata la società civile e ha ricevuto stimoli e concretezza di speranza quella religiosa. Ma per chi scrive il seminario di Vallo s’identifica soprattutto con un sacerdote, mons. Rocco De Leo, la cui responsabilità più che ventennale come rettore ha rappresentato di questa storia il momento più qualificante e felice. Ma chi è stato don Rocco, come amava farsi chiamare negli ultimi anni? A questa domanda tento di rispondere anche per pagare il mio debito…

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Il Decurionato di Vallo, nella seduta del 20 gennaio 1855 e nell’altra del 18 aprile 1856, sollecita il trasferimento del Seminario nel capoluogo del circondario, per cui manifesta l’intenzione di destinare a tale scopo il Conservatorio di Santa Caterina. Ma nella seduta del 7 settembre 1857, delibera doversi costruire nella Piazza Grande, su disegno dell’architetto Giustino Pecori di Felitto, apposito edificio. Intanto mons. Giampaolo, costretto a denunciare la difficoltà nel riscuotere molte delle rendite destinate al mantenimento del seminario, avvia un carteggio con l’Intendenza di Salerno per ottenere che le Teresiane, ospitate nel conservatorio di Santa Caterina siano trasferite altrove…

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Una sintetica rievocazione delle vicende più salienti relative alla storia del seminario diocesano in età moderna e fino all’inizio del Novecento induce a ritenere che nella diocesi di Capaccio e, in seguito, di Vallo soltanto in parte si riesce a porre riparo ad alcune disfunzioni nel provvedere alla selezione dei candidati al sacerdozio. Per anni è stato difficile trapiantare il modello di prete tridentino nel territorio cilentano sia perché l’istituto non ha funzionato regolarmente sia perché il chierico, che dovrebbe formarsi secondo questo tipo di spiritualità, non trova adeguato supporto nella parrocchia. Ai vescovi risulta difficile favorire lo sviluppo e…

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In questo numero Unico propone, in memoria del professore La Greca, di riflettere sull’attuale condizione culturale del Cilento seguendo la lezione d’impegno civile di Amedeo. Egli ha animato un intenso scambio di idee e di ricerche fornendo un considerevole contributo con i saggi da lui scritti o pubblicati dal suo Centro studi. Anche quando percorre il filone delle ricerche locali egli coglie situazioni e prospettive collegate a problematiche generali, nei suoi studi non vi è erudizione provinciale; la curiosità intellettuale lo induce a spaziare in più campi sempre con giovanile entusiasmo. La sua biografia intellettuale s’incarna e riflette anche il…

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