Autore: Lucio Capo

Due volte all’anno, per una inutile ed insensata opera di “pulizia”, si scava il letto del fiume, si appiattiscono le sponde, si distrugge la vegetazione riparia, si canalizza il corso dell’alveo. Quello che un tempo era fonte di vita per la Città Antica di Paestum è stato trasformato, nel corso degli anni, in uno squallido rivolo d’acqua senza anima. Il Capodifiume, ricco di carbonato di calcio, contribuì a formare la piattaforma di travertino su cui fu costruita Paestum. La sua Sacralità è accertata fin dal IX sec. a.C., quando genti di cultura villanoviana, si stabilirono lungo il fiume. Nel IV…

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Il nome Gromola deriva da grumo, cioè collinetta di sabbia formatesi circa 100.000 anni fa, grazie al Fiume Sele e al Mar Tirreno. Il feudo di Gromola apparteneva alla marchesa Mariella Pinto. La marchesa, sulla collinetta di Gromola Vecchia, fece costruire un palazzo con annessa bufalara, una delle più belle a caratteristiche di tutta Paestum, col suo compenetrarsi nel concavo prospetto Est del palazzo signorile. Con la Riforma Fondiaria Gromola venne trasformata, furono costruiti 300 poderi, con strade e canali, la paleoduna, la Collinetta, nella cosiddetta Gromola Nuova, fu parzialmente sbancata per far posto a nuovi edifici. Fu costruito un…

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La Laura, contrada balneare di Capaccio-Paestum, da Varolato alla rotonda di Lupò, incrocia ai semofori, quella che una volta si chiamava Via Elice Codiglione. La Laura era tutto un filare triplo di Eucalipti, piantati dalla Bonifica, spazi e terreno pubblico occupato dai privati. Un oligopolio familiare, proprietario delle sabbie di quella che una volta si chiamava “Launa” o “Sele Morto”, ha trasformato, la Laura in un matrimonificio. Almeno una decina di alberghi, con decine di sale per sponsali, tutte piene, fino e oltre il 2000, di spose velate vestite di bianco in seta, pizzo,tulle e georgette, di rubizzi genitori vestiti…

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Professore Greco, come valuta il progetto del “Grande attrattore culturale” di Paestum? Paestum già è un complesso di grande attrazione culturale. Il problema è la valorizzazione di questo grande patrimonio, dai valori estetici immediatamente percepibili, come i grandi templi dorici. La questione è capire cosa c’è oltre il visibile. L’emergenza è culturale e cognitiva, ed è caratterizzata da due momenti, uno è quello degli studi specialistici, l’altro è quello della restituzione al pubblico di questa conoscenza. Comunicare in forma semplice la storia dei monumenti e le vicende topografiche della città antica è la prossima grande sfida. Bisogna dotare il parco…

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Licinella borgata di Capaccio, costruita nella “Macchia del Comune”, particella catastale di proprietà pubblica, occupata da privati. Licinella, da licina=susina, oppure risalente alla “gens” Licinia. Il termine licinius, in origine designava i buoi dalle corna lunate, cioè ricurve verso l’alto, a mò di mezzaluna, della di cui quale, siamo tutti portatori sani di attributi onomatopeici. Licinius, passò poi ad indicare gli uomini con capelli ondulati e lunghi. Tra mille e mille anni, quando non ci saremo più e qualcuno scaverà le necropoli della Licinella, troverà tombe affrescate e suppellettili votive, ma anche lacerti di case popolari che dovevano servire per …

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Il Rettifilo nasce come prolungamento di Capaccio Paese verso il mare della Laura. Intercetta il Pietrale, cava di pietre che ha sfregiato il Monte Sacro della Madonna del Granato. Con le pietre macinate del Pietrale, il Consorzio di Bonifica costruiva le famose canalette di cemento per irrigare la Piana Bonificata. Borgo non Borgo, che porta il nome di una famosissima strada di Napoli, Corso Umberto I… il Rettifilo!. Si congiungeva con Via Elice Codiglione fino alla “Launa”, oggi conosciuta come Laura. Elice sta per Leccio, Codiglione è parola greca, come Solofrone. Probabilmente la denominazione Elice –Codiglione, attraverso l’odierno Rettifilo, metteva…

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Quando le bufale pascolavano libere e solitarie nelle paludi della Piana di Paestum e la bonifica era di là da venire, nei terreni del Cafasso, comprati da Gaetano Bonvicini nel 1925, si coltivava frutta, ortaggi e verdure che, lavorati, venivano spediti e venduti nei mercati del Nord. Sono passati cent’anni da quella innovativa e proficua attività agricola messa in campo da un giovane e brillante agricoltore ravennate, ma della primigenia attività ortofrutticola, al Cafasso, non vi è più traccia.  Gaetano Bonvicini venne da Massa Lombarda fino  Paestum per realizzare il sogno di un giardino fiorito di pesche, pere e susine. Le…

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Pandemia dal greco “pandémios”, composto da “pan” tutto e “demos” popolo. Pandemonio e Pandemia, nell’Antica Grecia facevano riferimento alla sfera erotico-sessuale, si fa riferimento a pratiche sodomitiche… in poche parole “ce stanno a possedè”! Pandemonio e Pandemia, erano gli attributi di Eros e di Afrodite, da cui discende “Venere Pandemia” come eufemismo di prostituta o “Casa Pandemia” per bordello. Se le parole hanno un senso, siamo in un CASINO! Bisogna sempre far riferimento agli antichi, che avevano capito tutto e sapevano di ogni cosa, per capire la contemporaneità.  Da sempre e non da oggi, ci sentiamo come Sodomiti, presi per…

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La conseguenza della chiusura dell’impianto di vagliatura di Giffoni Valle Piana e della mancata costruzione dell’impianto di compostaggio di Polla è sotto gli occhi ed il naso di tutti. Rifiuti bruciati, micro discariche cittadine, cassonetti stracolmi, autorità che invitano i cittadini a “contenersi” nel produrre rifiuti, oppure in alternativa consigliano di mangiarsela, cittadini sull’orlo di una crisi di nervi per la mancata raccolta degli “adorabili” sacchetti maleodoranti, ambientalisti esasperati che predicano, inascoltati da anni, di raccolta differenziata e di riduzione dei rifiuti. Si rinnova periodicamente un’emergenza che dura da decenni. La Prefettura e la Regione avevano dato ampie assicurazioni sull’entrata…

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Il nome Gromola deriva da grumo, cioè collinetta di sabbia formatesi circa 100.000 anni fa, grazie al Fiume Sele e al Mar Tirreno. Il feudo di Gromola apparteneva alla marchesa Mariella Pinto. La marchesa, sulla collinetta di Gromola Vecchia, fece costruire un palazzo con annessa bufalara, una delle più belle a caratteristiche di tutta Paestum, col suo compenetrarsi nel concavo prospetto Est del palazzo signorile. Con la Riforma Fondiaria Gromola venne trasformata, furono costruiti 300 poderi, con strade e canali, la paleoduna, la Collinetta, nella cosiddetta Gromola Nuova, fu parzialmente sbancata per far posto a nuovi edifici. Fu costruito un…

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