Autore: L. R.

Quanti pasti avevano consumato col Maestro, sempre occasione per apprendere qualcosa di nuovo, anche se sovente i nemici ne traevano pretesti per reiterare le critiche al Nazareno. L’ultima volta Gesù aveva accompagnato la distribuzione del cibo con parole di commento mai pronunziate prima. Tommaso non riesce a cancellare dalle orecchie l’eco di quelle espressioni. Il Maestro aveva messo in relazione col suo corpo, vale a dire con se stesso, il pane dato ai discepoli; con parole analoghe aveva fatto passare il calice e nell’offrire il vino aveva di nuovo fatto riferimento a se stesso[1]. Era stata una cena carica di…

Leggi tutto

Attento a non far rumore, Giovanni, che conosce le abitudini di Tommaso, lo trova con facilità e comincia a seguirlo senza perdere le tracce rimanendo a una distanza da consentirgli di comprendere in ogni momento le intenzioni. Intanto Didimo evoca mentalmente le tappe salienti della sua esperienza con Gesù. Ricorda che, fin dagli inizi della predicazione, il Maestro si è scontrato con i farisei. Costoro, consigliatisi con gli erodiani, cercavano il pretesto per farlo morire, proposito consolidatosi dopo l’arrivo nella città santa. I sommi sacerdoti e gli scribi, informati dell’invettiva pronunciata nel Tempio, secondo il Nazareno da casa di preghiera…

Leggi tutto

“Tommaso, abbiamo visto Gesù”. Grida Pietro, con gli occhi scintillanti di gioia, appena lo vede entrare. Gli altri gli fanno eco: “Era appena calata la sera quando abbiamo fatto esperienza del Risorto. E’ stato non solo un vedere, ma soprattutto come un incedere di Gesù. Il Maestro ha sconfitto la nostra paura, motivata non dal suo arrivo e dalla sensazione di scambiarlo per un fantasma, ma dal persistente timore dei Giudei, portatori di morte. Ci ha colti totalmente di sorpresa; infatti, in quel momento nessuno di noi provava sentimenti di fiduciosa attesa”. “A fare irruzione nell’edificio non sono stati gli…

Leggi tutto

Un senso di stanchezza s’impossessava delle sue membra. Egli percepiva il rischio di cancellare dalla memoria tutte le parole sentite da Gesù e che ancora gli rimbombavano nelle orecchie; aveva la sensazione di essere stato gabbato, anche se alcune donne, che ancora attingevano forza e speranza dalla sequela del Maestro, avevano riferito un fatto al quale era difficile credere. Egli riteneva che, in realtà, fossero alla ricerca di un rifugio, di una protezione per bisogno di un’auto-consolazione. “Un uomo era passato fra noi. Dopo aver taciuto per anni, si era manifestato per alcuni mesi ed io ne sono stato testimone”.…

Leggi tutto

Ha fatto bene il neo cardinale Petrocchi ad invitare ad evitare scontri determinati dalla contrapposizione di partiti in una comunità ecclesiale che dovrebbe solo affratellare, tuttavia corre l’obbligo di precisare alcuni fatti che media orientati ideologicamente tacciono o dimenticano circa il dossier della “discordia” di mons. Viganò. Esso fa riferimento innanzitutto a fatti avvenuti durante il pontificato di Giovanni Paolo II quando, nonostante fossero noti i comportamenti di McCarrick, i progressi della sua carriera fecero esplodere la protesta interna a lobbies vaticane e statunitensi. La sua promozione fu sollecitata dal cardinale Sodano quando il papa era già molto malato e…

Leggi tutto

Per alcuni giorni non si è fatto altro che parlare di una nave, poveri migrati e di un ministro impegnato ad affabulare le folle. Intanto il tempo passava e la situazione diveniva sempre più difficile: ragazzi, uomini e donne in gravi condizioni igienico-sanitarie, la credibilità di un paese a pezzi, l’opinione pubblica confusa, un governo all’angolo e l’Europa egoisticamente in attesa: bell’esempio di un Occidente solidale, convincente modello di civiltà! Col suo intervento risolutore e la proposta di accoglienza di un centinaio di quei profughi, il concreto gesto di solidarietà della Chiesa italiana ha posto riparo ad una situazione confusa,…

Leggi tutto

Ancora oggi, leggendo il vangelo, spesso reagiamo dicendo con i discepoli «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?» e mormoriamo contro le pretese di Gesù. Egli risponde chiedendosi retoricamente: «Questo vi scandalizza?» e, con espressioni ancora più dure, toglie ogni possibilità d’interpretare le sue parole in modo simbolico, raffinato ma gnostico. E’ il caso del sesto capitolo del vangelo di Giovanni proposto dalla liturgia della Parola nelle scorse domeniche. Per avere parte alla vita eterna, dice Gesù, è necessario mangiare – nel testo si usa il verbo trogein, cioè masticare con particolare cura per assaporare ogni frammento e non perdere…

Leggi tutto

Novena, luminarie, banda musicale, fuochi, processione sono le tappe di un programma di festeggiamenti patronali radicatosi nei nostri paesi: è la tradizione – si dice – e va rispettata! Minore attenzione si dedica al messaggio agiografico mentre si partecipa alla ritualità della religiosità popolare. Scegliere un santo protettore implica il desiderio di imitarlo facendosi illuminare dalla concretezza delle sue virtù. È il caso, ad esempio, del taumaturgo Pantaleone, medico anargiro protettore di Vallo della Lucania e dell’intera diocesi. Egli ha esercitato gratuitamente la sua professione con una tale generosa determinazione da essere annoverato tra i 14 santi intercessori più famosi…

Leggi tutto

A Vallo, in cattedrale, lo scorso 6 luglio è stata celebrata la messa di suffragio per mons. Giuseppe Rocco Favale, vescovo diocesano per ventidue anni. In chiesa si sono radunati sacerdoti e religiose, non molti fedeli e nessuna autorità civile, assente anche la rappresentanza dell’amministrazione del capoluogo nonostante il manifesto fatto affiggere per annunciare il decesso del prelato fosse denso di riflessioni teologiche degne di un forbito gesuita. Proprio a Vallo sono ben visibili i frutti più concreti dell’impegno di mons. Favale, il cui disegno pastorale ha sempre tenuto presente la centralità della cittadina rispetto alla diocesi bloccando orientamenti centrifughi…

Leggi tutto

In questa settimana si è tenuto l’annuale convegno della diocesi di Vallo. Sacerdoti e delegati delle singole parrocchie hanno riflettuto per tre giorni sul tema “Trasfigurati per trasfigurare”, riflessione a tutto tondo che deve interessare anche la comunità cilentana nel suo complesso. Infatti, più i cristiani analizzano nella concretezza della loro vita il messaggio evangelico meglio è difeso il bene comune perché una Chiesa in uscita deve porre particolare attenzione a tutte le povertà esistenziali. L’associazione al verbo trasfigurare di sinonimi o termini, in qualche modo, ad esso vicini per significato fa percepire il trasfigurare come trasformazione, cogliere nel nascondimento…

Leggi tutto