Autore: L. R.

Con una parabola (Lc 10, 25-37), che esalta la sua abilità nel comunicare, Gesù rivela il sublime vertice del suo magistero ricorrendo non a concetti complessi, ma utilizzando pregnanti immagini presentate in brevi racconti. E’ il caso della notissima parabola del buon samaritano. Questi si ferma per assistere e consolare un uomo sanguinante, solo nel suo dolore fisico e morale, icona di una umanità tragicamente perseguitata da individui oggi ancor più ingessati nella freddezza d’impenetrabili egoismi.  La familiarità col sacro non redime quando é segno di una religione di facciata e non vera fede. E’ una lezione per tanti che…

Leggi tutto

Il Vangelo della scorsa domenica ha ribadito, esaltandolo, l’ottimistico senso di fiducia nell’uomo come traspare dalle parole di Gesù. Egli invia per la Palestina i discepoli raccomandando loro di entrare in ogni casa per augurare la pace, pronti ad accettare l’ospitalità e concedere in cambio la guarigione annunciando che il Regno di Dio è vicino (Lc 10,1-12. 17-20). Gesù è convinto che “la messe è abbondante” e la terra continua sempre a garantire i suoi frutti: il grano, che in questo caso rappresenta l’umanità da lui osservata e giudicata in modo nuovo; per la sua bontà non può non vedere…

Leggi tutto

Domenica scorsa la liturgia della Parola ha invitato ad imitare Eliseo, che segue Elia in spirito di libertà come raccomanda Paolo nella seconda lettura. L’apostolo distingue tre modi di porsi rispetto alla legge: al di sopra trasformando la libertà in licenza, al di sotto come fanno gli schiavi, oppure considerarla una occasione per rispettare gli altri con la libertà dei figli di Dio, i quali accettano la volontà del Padre perché la considerano espressione suprema dell’amore. La prima lettura e il vangelo chiariscono ancor più questa esigenza.  Elia, che sta per concludere la missione, sceglie Eliseo come successore. Gli permette…

Leggi tutto

L’immagine di Dio, non nella solitudine individuale, e l’umanità riconciliata, una pur nelle sue diversità, sono stati gli spunti di riflessione per la festa della SS. Trinità celebrata domenica scorsa. La Trinità, sintesi della nostra fede, oscura per la mente è luminosa per la vita che siamo chiamati a vivere nel vortice dell’amore. Non è una formula astratta se ci chiediamo che valore ha rispetto ai problemi di ogni giorno. La rivelazione cristiana non parla di Dio in se stesso. L’unica via per conoscere il vero Dio é la nostra vita trasformata dalla sua presenza. Il mistero della Trinità è,…

Leggi tutto

Paolo VI ha definito la Pentecoste “La grande ora della Chiesa”; essa è il dono del Cristo risorto: Pasqua di Gesù giunta al compimento. Pentecoste, perché l’evento celebrato domenica si verificò cinquanta giorni dopo la Pasqua e come festività riprende la tradizione ebraica della festa per la rivelazione di Dio sul Sinai col dono della Legge. Negli Atti degli Apostoli la discesa dello Spirito Santo sui discepoli riuniti nel Cenacolo è raccontata mettendo in luce soprattutto la loro profonda trasformazione interiore perché “tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo…

Leggi tutto

È il titolo del saggio stampato lo scorso marzo che mons. Giuseppe Mani, arcivescovo emerito di Cagliari, ha avuto la bontà di inviarmi. Ho appreso che copia del volume è stata spedita a tutti i vescovi emeriti per sollecitare commenti e alla quasi totalità dei presuli della CEI. Nella lettera di accompagnamento al plico egli afferma che la pubblicazione è un contributo al Sinodo in atto. Le riflessioni proposte sono il frutto della sua pluriennale esperienza di padre spirituale, di rettore e poi di vescovo. Egli le ha elaborate senza nascondere la verve tutta toscana di salace chiarezza. Parte dalla…

Leggi tutto

Si riapre il santuario del Sacro monte, riprendono i pellegrinaggi, si ripropone un antico rito che ha attraversato culture e religioni perché da sempre il luogo è stato considerato “il monte del dio”. Ad animare la devozione per la Vergine sono stati soprattutto i monaci orientali che, fuggendo dalle persecuzioni, portarono il culto della Odighitria, la vergine che indica la via, un’ascesa di purificazione per incontrare Dio. La loro presenza ha segnato in profondità l’identità di un popolo e di una regione, un intreccio che può essere descritto analizzando le vicende dell’abbazia di Pattano grazie ai dati di due platee…

Leggi tutto

Domenica scorsa, giornata della mamma, durante la liturgia della Parola abbiamo riflettuto sull’immagine del buon pastore. Nel fare gli auguri alle mamme abbiamo offerto azalee, un fiore tipicamente femminile, inno all’amore materno, che si segnala per la temperanza, esempio di moderazione per garantire una vita serena. La capacità di affrontare le prove con pacatezza è la vera vittoria delle mamme, che vincono dando la vita, quindi sono le persone più distanti da ogni eventuale opzione di guerra. A questa immagine si è affiancata quella di Gesù il quale, prendendo spunto dalla sua società propone la figura del pastore perno della…

Leggi tutto

La liturgia della terza domenica di Pasqua ha invitato a riflettere su come dalla fede pasquale del Cristo risorto scaturisca il senso vivo della Chiesa comunità missionaria, occasione per considerare la metodologia sinodale. Nella prima lettura viene esaltato il coraggio della testimonianza cristiana: “bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini”, il Signore parla attraverso la voce della coscienza (Atti 5,27b-32.40b-41), una felice opportunità per procedere come Pietro. Pochi giorni prima aveva detto: “non lo conosco”, ora coraggiosamente egli risponde testimoniando i valori evangelici della dignità, libertà, apertura all’infinito. Accetta la vocazione di figlio di Dio e Gesù intesse un…

Leggi tutto

In questo periodo pasquale la nostra non può essere una vita statica e stagnante, segnata da stanche ripetizioni, generatrici di monotonia. L’esperienza liturgica della scorsa settimana invita a consolidare in noi la certezza che qualcosa di stupendo è accaduto. Cristo ha riportato per sé e per noi la definitiva vittoria sulla morte, motivo di gioia e di pace, dono ai discepoli. La nostra fede è tutta qui. Non è facile credere perché l’esperienza della malattia, della morte, dei condizionamenti dalla realtà sensibile inducono a ripetere, come dichiara l’apostolo Tommaso, “se non vedo, non credo”. Ma possiamo vivere accettando solo ciò…

Leggi tutto

La prima lettura della Liturgia della Parola nella V domenica di Quaresima ha invitato a meditare il monito del profeta Isaia: “non ricordate le cose passate, non pensate più alle cose antiche” (Isaia 43,16-21). Egli si rivolge al popolo d’Israele in esilio, deportato a Babilonia e lo incita a sperare nel Dio dei padri, sempre fedele in situazioni che sembrerebbero senza speranza per il disagio interiore generato dalla schiavitù morale, civile e politica. La liberazione é novità di vita. Afferma il profeta: “ecco, faccio una cosa nuova: essa già germoglia, non ve ne accorgete? Nella seconda lettura Paolo parla del…

Leggi tutto

Riconciliazione significa vedere la vita con gli occhi di Dio, il quale prende l’iniziativa perché è Padre. La liturgia della Parola della scorsa domenica ha invitato a riflettere sul dono di una patria, di una casa, di una personalità, tutti elementi da considerare per operare nell’unico modo umanamente razionale e ricercare finalmente la pace dopo un mese di bombe, distruzioni e doloroso esodo di innocenti.  Il Dio al quale rivolgersi perché illumini in questa tragica congiuntura è il  “prodigo” padre della parabola raccontata da Gesù. Il suo amore non è permissivo o autoritario. Si comportano in questo pessimo modo genitori…

Leggi tutto