Autore: L. R.

Sabato sera, nella chiesa parrocchiale di Cannalonga sono stati presentati i risultati dello “Studio osservazionale sulla prevenzione di malattia neoplastica” nell’ambito del convegno che proponeva alcune considerazioni sulla dieta mediterranea nel territorio del Parco. Gli organizzatori hanno invitato sindaci, medici, responsabili delle strutture sanitarie, il presidente del parco. Come quest’ultimo, era assente la maggior parte dei primi cittadini dei paesi coinvolti nella ricerca; eppure le comunicazioni dei medici relatori sono risultate estremamente interessanti per la panoramica offerta sulle cause predisponenti della malattia, i comportamenti virtuosi per prevenirla, l’attività chirurgica per porre riparo ai casi di tumore alla mammella. Consolante è…

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Caro direttore, come ho accennato la scorsa settimana, forse un’accurata informazione sulle condizioni del nostro ospedale e sulle modalità di trattamento dei malati può costituire un impegno primario per comprendere se, fatti tutti gli sforzi e assicurate prestazioni ottimali, le eventuali disfunzioni sono frutto di cause superiori alle possibilità d’intervento dei responsabili politici e dei burocrati, oppure una ulteriore aggravante per una mala sanità causata dalla propensione a soddisfare indicibili interessi per il radicarsi di egoismi territoriali legati a convenienze elettorali, per effettiva incapacità personale, per la predisposizione ad accontentare sempre e comunque il prepotente che decide a chi e…

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Nelle scorse domeniche la liturgia della Parole ha sottoposto alla nostra attenzione molti episodi che testimoniano l’insanabile contrasto tra i farisei e Gesù, il quale denuncia la loro ipocrisia ed infedeltà. La reazione di questo gruppo di potere nella Palestina di duemila anni fa è decisa; temono le insidie al proprio ruolo di maestri e guide d’Israele e non vogliono perdere la deferenza e la sottomissione del popolo. Erano invidiosi del giovane maestro consapevoli che risultava difficile tener testa ai suoi insegnamenti; non riuscivano a confutare il suo vangelo e si preoccupavano per le folle che lo ascoltavano con crescente…

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Il tema del banchetto è molto usato nella Bibbia. L’evento conviviale diradava la tristezza di una esistenza continuamente provata dal dolore, dalla povertà, dal sopruso subito, situazioni che facevano percepire la durezza di un esilio lontano dalla terra promessa. Nel Vangelo al banchetto si assegna un valore positivo come comunione di convitati amalgamati dall’amicizia con Dio, pronti, quindi, a sperimentare la portata della gioia eterna. Gli evangelisti riportano diversi episodi per accreditare questa interpretazione. Le nozze a Cana, il pranzo in casa di Simone il fariseo o di Matteo e Zaccheo, l’esperienza conviviale ad Emmaus, la condivisione dopo la risurrezione…

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Vite, uva, vino sono simboli ai quali Gesù fa spesso riferimento; non deve meravigliare quindi se da tre domeniche nella celebrazione della Parola si parla della vigna. Nel descrivere la relazione tra Dio e popolo Isaia usa questa immagine per indicare gli Israeliti, amati dal Padre anche se causa di continue delusioni perché producono solo amari chicchi d’uva selvatica benché il Signore abbia curato bene i filari. Il passo del profeta può essere diviso in due parti: nella prima descrive la vigna, dono al popolo dell’alleanza, un canto d’amore; nella seconda mette a confronto le attese di Dio e l’incapacità…

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Gesù riassume le caratteristiche socio-antropologiche dell’umanità nei due figli della parabola letta domenica scorsa: uno ribelle, l’altro servile; non esiste un terzo che eventualmente possa rappresentare il figlio ideale, nel quale con coerenza si riscontri la corrispondenza tra il dire e il fare. Il primo figlio, impulsivo, sente il bisogno di misurarsi con le richieste del padre contestandole; l’altro, chiaramente immaturo, si accontenta di apparire ossequiente. Entrambi manifestano un’idea comune: esser convinti di avere a che fare con un padre-padrone; ma il primo si pente e comprende che la vigna dove va a lavorare non è solo il luogo della…

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A cinquant’anni dalla morte di don Lorenzo Milani può risultare utile riflettere sulla sua biografia e la sua opera, allora messa all’indice anche dalla Chiesa ed oggi elevata alla gloria della profezia. La scuola di Barbiana potrebbe rivelarsi la soluzione di tanti problemi soprattutto nelle asfittiche aule dei plessi scolastici dei nostri paesi, sempre meno affollate da alunni e testimoni dell’azione stanca e ripetitiva d’insegnanti assillati da formalità burocratiche che ridimensionano l’inventiva, feconda e formativa azione svolta nel passato dal MAESTRO nella comunità. Intanto si procede ad una revisione delle strutture scolastiche sparse sul territorio rispondendo, più che ad una…

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La giustizia cementa la solidarietà umana, coinvolgendo perfino giusto e prevaricatore, buoni e cattivi, perché il fratello deve operare affinché il bene possa prevalere. Essere cristiani comporta l’impegno a collaborare per soddisfare il bisogno di salvezza che alberga in ognuno di noi, premura che deve spingere alla reciproca amorevole correzione per riportare sulla via del bene chi é caduto nell’errore e nel peccato perché l’altro non è uno diverso da sé, il Vangelo obbliga a considerarlo fratello. Sovente si ritiene la Bibbia un riferimento utile solo nelle questioni religiose; invece, i suoi insegnamenti sono validi per tutte le esperienze, rivelandosi…

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La parabola, genere letterario nel quale eccelle Gesù, è lo strumento al quale il maestro di Nazareth ricorre nella sua predicazione per togliere il velo della non conoscenza o dell’indifferenza verso il mistero di Dio, inesauribile realtà salvifica da scoprire, da accogliere, da invocare. La scorsa domenica la liturgia della Parola è stata dominata dalla figura del seminatore, invito a prestare attenzione al cuore umano, pugno di terra dove è stato seminato buon seme anche se l’esperienza quotidiana fa sentire assediati da erbacce, quasi che in ogni zolla s’intreccino esperienze positive e negative. Nel nostro quotidiano siamo portati a lamentare…

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Impotenti e disperati, tanti genitori chiedono aiuto non sapendo come bloccare l’epidemia di droga che minaccia i propri figli, sovente difficili da gestire proprio perché irreparabilmente segnati dalle conseguenze dell’abuso di alcol e di stupefacenti, che circolano durante serate di sballo e techno, alle quali partecipano anche minori. Disporre di danaro non è poi tanto difficile se si frequentano giri pericolosi e ci si concede senza riserve a loschi predatori, vogliosi di giovani corpi. Spesso si tratta di comportamenti autodistruttivi, che lasciano nella solitudine di un pianto senza consolazione le famiglie. Intanto la precocità nel consumo di sostanze eccitanti insidia…

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