Autore: Glicerio Taurisano

Presepio o Presepe, è sin dall’anno trecento che vi è questa doppia forma di utilizzo, nell’indicare la rappresentazione della nascita del Signore. Il Petrarca preferiva entrambi le definizioni, secoli dopo anche il Manzoni seguirà la stessa regola, forse attingendola altresì dai vocabolari accademici della Crusca, pubblicati all’inizio del ‘600. Anche se nelle stesure letterarie cinquecentesche del Vasari pare si sia affermato il termine presepio. Tuttavia ci piace qui dire Presepe, chissà, forse perché il vocabolo si avvicina molto di più al nostro dialetto, nonché alla straordinaria e antica arte presepistica napoletana. Si deve a San Francesco d’Assisi l’origine di far…

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Oltre duecento tra paesi e borghi, ognuno con il proprio passato e tutti, in una qualche maniera, legati dalla stessa storia. Questo è il Cilento, terra di centenari, di miti e sirene, di patrioti e di battaglie. Patria di lodevoli novelle, di memoria, di monti adorni e incantevoli promontori; luogo di prìncipi e baroni, di antichità e di cultura; terra degli Dei, dal buon cibo e dal nobile vino. Qui l’artigianato esiste ancora e decora piacevolmente la vita, con generosità e accoglienza, qui, in questa terra hanno vissuto eroi e condottieri, tra antichissimi castelli e casali della baronia. Terra amena…

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È vero, mentre le spade vengono affilate i foderi hanno già dato battaglia. No, non è come dire “i foderi combattono e le sciabole restano appese”. Il senso è un po’ diverso, ha un certo che di acuto e travolgente significato, forse di tipo molto approssimativo, piuttosto che resiliente nel superare un trauma sociale per un’ intera comunità, nel vedersi sempre più informatizzata, ma nell’insieme costituente un senso di appagamento dell’animo, quando si affilano le armi e in battaglia invece ci vanno i foderi. Nella nostra società attuale, sempre più crescente in tema di “liberum exspressio” oppure per dirla alla…

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La stima numerica pretende cifre a sei zero, se vogliamo avvicinarci al numero, impressionante, di Donne che rappresentano un esercito senza armi e senza difesa. Stupri, violenza, molestie, sono alcune delle tante brutalità che vengono commesse, per lo più nell’intimità di quei luoghi i quali dovrebbero rappresentare il meraviglioso tempio della famiglia e della serenità, anziché la triste arena delle aggressività domestiche. Secondo l’Istat le donne abusate dai propri partner sono il 90,6%, tra coloro che subiscono violenze. Tra queste circa l’80% subisce tentativi di strangolamento e il 77,8% riceve ogni tipo di maltrattamento, con serie conseguenze permanenti di natura…

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Sarajevo, 28 giugno 1914, la capitale bosniaca fu probabilmente il pretesto, con l’uccisione di Francesco Ferdinando, per accendere quella scintilla la quale innescò quattro anni di dura guerra, ritenuta vergognosa, da Papa Bendetto XV, per le sue stragi e sofferenze. L’Italia, che all’inizio del conflitto si divideva tra interventisti e neutralisti, si trovò il 24 maggio 1915 catapultata in quella che sarà poi nota come “la grande guerra”. Ecco che la Patria chiamò alle armi giovani provenienti da tutto il territorio nazionale, facendoli diventare uomini troppo presto, per una vita di trincea, di sofferenze e di morte. Tra i giovani…

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Per dirla con un grande politico: «I partiti di oggi sono solo potere e clientela» così Enrico Berlinguer in una intervista di Eugenio Scalfari nel 1981. Chissà se questo pensiero, o qualcosa di simile, sia stato meditato dagli esclusi dalle liste che concorreranno alle “idi di marzo”. Forse non hanno riepilogato la mala cultura del clientelismo (oggi i partiti non fanno neppure più quello) ma sicuramente si sono resi conto che quello stesso potere, del quale ne hanno fatto parte, esercitando il proprio “diritto” di scegliersi i candidati, hanno dato buca a nomi illustri della politica territoriale. È il caso…

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Depositaria dell’honos e della Virtù familiare, di Mineia, non si dispone di un ritratto preciso o di una storia che ne racconta il suo carattere oppure il suo ruolo, nell’antica città posidoniade. Ciò che si sa è che è stata una donna importante tanto da meritarsi la sua effigie su alcune monete. Una figura di donna rilevante, dunque, ma che poco è stata ricordata nella grande storia di Pesto. A rievocarne la sua immagine e la sua esistenza ci ha pensato un gruppo di cittadini nello scegliere il nome per una nuova associazione culturale. Il 5 settembre del 2017 è…

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Macchine infernali, così le avrebbe chiamate anche Kevin Wayne Jeter, autore dell’omonimo romanzo pubblicato nel 1987, narrando le disaventure del protagonista George Downer, alle prese con dei congegni meccanici, ereditati dal padre, nella Londra Vittoriana. Dispositivi diabolici, questo pare sia l’appellativo più consono nel descrivere le c.d. “macchine mangiasoldi” ovvero le slot-machine, inventate nel XIX secolo dal tedesco Wilhem Conrad Rontgen e riprodotte poi nel 1907, negli Stati Uniti, da Charles Fey. Probabilmente da subito qualcuno si è accorto che questi congegni potessero diventare un vero affare nelle bische clandestine, durante il periodo del proibizionismo, e in seguito nei casinò.…

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Fin dove è possibile spingersi nel coniugare la cultura, nel suo ampio significato, con il territorio, nell’accezione di socialità, economia e sviluppo? Senza scomodare la “modernità liquida” di Zygmunt Brauman, il quale propone un’analisi accurata dei cambiamenti della società all’inizio del nuovo secolo, è bene iniziare da un punto preciso: la cultura e il territorio rappresentano il binomio perfetto sul quale impiantare le visioni comunitarie, per trasformarle in una crescita compatibile e sostenibile. In quest’epoca, dove tutti sappiamo di tutto, a volte ci sfuggono le informazioni più importanti, indispensabili potremmo dire, per edificare lo sviluppo dei sistemi culturali territoriali, i…

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La passione e l’impegno nella ricerca storica, del prof. Gaetano Puca, ancora una volta si manifestano in un interessante libro dedicato alla Chiesa di San Pietro apostolo, che sorgeva in Piazza Orologio a Capaccio Capoluogo. Struttura importante crollata nel XIX secolo, della quale non restano che pochissime tracce, se non la nutrita ricerca documentale che il prof. Puca con fatica ha ricostruito, al fine di riportare alla luce un passato offuscato. Un lavoro che ha trascinato lo storico locale in quella che possiamo considerare la ricerca e il recupero dell’identità di un paese attraverso la memoria e i processi che…

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