Per una coincidenza fortunata della vita, dal 1972/73 al 2000, ho vissuto una esperienza straordinaria che mi ha fatto crescere, e molto, nel segno della cultura, come uomo e come cittadino di respiro internazionale. Tutto nacque da una intuizione felice di lavoro: la proposta di una trasmissione su RadioRai, dal titolo “OBIETTIVO EUROPA”, che dibattesse i problemi dell’Unione Europa con ricaduta sull’Italia e quelli italiani a proiezione europea. La proposta fu accettata e me ne fu affidata l’ideazione e la conduzione con ben tre ore settimanali sulla prima rete radiofonica. Durò circa 30 anni dal 1972 al 2000, appunto negli…
Autore: Giuseppe Liuccio
Ripropongo qui di seguito un pezzo che scrissi e pubblicai nella primavera scorsa in vista della Campagna Elettorale. Ora le elezioni si sono celebrate con, qualche volta, linguaggio e toni al di sopra delle righe. Ma questa è ormai acqua passata. Capaccio Paestum dispone di un nuovo sindaco e di un nuovo Consiglio Comunale. C’è molto lavoro da fare. Anche per questo ripubblico il mio vecchio articolo, che ritengo per buona parte valido ed attuale. Lo sottopongo all’attenzione della nuova amministrazione nella sua interezza di maggioranza e minoranza, con l’ambizione che possa offrire suggerimenti utili per il lavoro comune nei…
IL CULTO DEI LARI era diffusissimo nel mondo antico. Il termine lare deriva dagli etruschi (lar) e significa padre. Ed in ogni casa c’era un angolo/tempio in cui si veneravano gli spiriti dei Padri per propiziare un avvenire propizio per la famiglia. Con il tempo, poi, il culto assunse una dimensione pubblica ed accanto ai Lari/Penati familiari si diffuse quello dei Lari/Penati pubblici. Ed, infatti, i Consoli eletti, nell’atto di accettare l’investitura dell’importante incarico pubblico offrivano un rito di propiziazione ai Lari/Penati pubblici per ottenere protezione/propiziazione nel corso del loro mandato per svolgere al meglio il ruolo a cui erano…
Come avevo anticipato ieri pubblico qui di seguito la seconda parte della mia riflessione sul PREZZO DELLA BELLEZZA, che è un tema di grande e scottante attualità e che credo il Sindaco di Capaccio Paestum abbia titolo ed autorità per porre all’attenzione dell’Italia, dell’Europa e del mondo. … E, sorvolando a ronda d’amore il Cilento sull’altra costa, ha un prezzo lo spettacolo dei templi dorici di Paestum, che, di notte, irradiano luce soffusa sulle scanalature d’ocra delle colonne all’incanto di stelle stupefatte; e quanto costa il promontorio di Agropoli che minaccia voli da abissi sull’onda con il prezioso carico di…
Ripropongo qui di seguito un pezzo che pubblicai qualche anno fa e che ritengo sia ancora di scottante attualità. Siccome è molto lungo sono costretto a dividerlo in due puntate che pubblico, una oggi e l’altra domani per dare ai miei lettori una visione unitaria del problema. Quella di oggi è di carattere generale e dedicata alla Costa di Amalfi; quella di domani è concentrata sul Cilento. Ma le due parti sono interdipendenti tra loro. La Corte dei Conti accusa le agenzie di rating S&P, Moudy’s e Fitch perché nella valutazione del Pil d’Italia non avrebbero tenuto conto della ricchezza…
Intorno all’una di notte un popolo festante sciamava per le strade di Capaccio Paestum: Francesco Palumbo aveva vinto, anzi stravinto le elezioni e un popolo felice lo salutava “sindaco”, con scene di commozione sincera palpabili anche da lontano. Erano ormai soltanto un ricordo di pessimo gusto gli appellativi di “forestiero” e “predone” che qualche incauto interprete di una visione provinciale e paesana della “Capaccesità” e della “Pestanità”, che cittadini tolleranti e sindaco eletto avevano già dimenticato, fecondati, tutti, dal seme della vittoria con la prospettiva proiettata nella dimensione di una “città/mondo”; come storia e tradizione consigliano e consentono ad una…
Il caldo soffocante di questi giorni mi ha consigliato di non uscire di casa se non per qualche servizio indispensabile alla sopravvivenza. Pertanto ho acceso il condizionatore al massimo, mi sono rifugiato nell’angolo preferito di casa sul divano del salone con vista giardino condominiale e viali attigui con lo scialo della fioritura e mi sono dato alla lettura, anzi alla “rilettura” visto che ho recuperato un bel libro di Massimo Recalcati “IL COMPLESSO DI TELEMACO” gradevole nella forma e ricco di messaggi, quanto mai attuali nel contenuto. Ne ripropongo qui di seguito, la recensione che ne feci qualche anno fa,…
Registro con disappunto che negli ultimi tempi la campagna elettorale a Capaccio Paestum si è incattivita in vista delle elezioni di ballottaggio di domenica prossima 25 giugno e qualche volta trascende a polemica personale con accenti e toni inaccettabili. Mi piacerebbe se tornasse nell’alveo di un confronto civile, come storia e tradizione della città consiglia e consente. Non so se ho l’autorevolezza per lanciare un appello alla moderazione e, soprattutto, se sarò ascoltato. Ma sento il dovere di farlo qualunque ne sia l’esito. Me lo impone l’amore per la mia città del cuore, che, come ho avuto modo di scrivere…
Io sono nato in una terra bella. Ne ho respirato la sacralità nell’aria. Ne ho approfondito la ritualità con studi rigorosi. Ho familiarizzato con dei ed eroi che assumevano, quasi sempre, volti ed avevano voci dei miei padri contadini nel lavoro sapiente e paziente a cogliere frutti generosi dalla Madre Terra. Io questa sacralità intendo riproporre con un percorso di amore e di cultura con la segreta speranza/ambizione di accendere la “curiositas” della scoperta. L’arrivo della bella stagione consiglia e consente lunghe passeggiate all’aria aperta per godere a pieno sole, nella gloria della luce, l’esplosione di vita della natura, che…
Il nome botanico è prunus armenica. I romani erano convinti, infatti, che l’albero fosse originario proprio dell’Armenia e lo avevano battezzato armeniacun malum. Successivamente è stato accertato che proveniva dalla Cina settentrionale dove cresceva spontaneamente, come ci attesta Chan-hai King nel suo “Il libro dei monti e dei mari”, attribuito all’imperatore Yu il Grande vissuto intorno al 2020 avanti cristo. Solo successivamente fu introdotto nell’Armenia, dove ancora è raccontata una bella leggenda. Inizialmente non produceva frutti, ma sono bei fiori bianchi e profumati, che spesso si schiudevano, e si schiudono ancora oggi, già a fine febbraio. Quando il paese fu…