Autore: Giuseppe Liuccio

È bella e paciosa la rada che carezza case e colline dal Capo del Faro allo Scoglio dello Scalandro. Ne è passata di storia in questo tratto di mare. Fu, forse, l’antica Scidro, di cui parla Erodoto, dove si sarebbero rifugiati i profughi della fiorente Sibari distrutta da Crotone. Fu, di sicuro, un ottimo porto naturale, bonificato dai Greci ed utilizzato dai Romani per approdi e traffici commerciali nel Basso Tirreno. Recitò un ruolo rilevante per le vie delle comunicazioni dell’antichità, situata come è al centro del Sinus Laos, l’antico Golfo di Policastro, in una posizione strategica sulla via istmica…

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Nelle ultimissime settimane di vacanze ho profittato della serenità del paese di origine, prima, ma anche del silenzio della mia casa romana, dopo, con intorno la città quasi vuota e senza i veleni dell’abituale traffico assordante e mi sono dedicato alla lettura, divorando tre o quattro libri che trattano un periodo della storia del territorio che mi ha dato i natali e che mi intriga molto.Li elenco nell’ordine di ricezione e lettura: Paestum, Capaccio Antica ed il Santuario della Madonna del Granato di Francesco Guazzo, a cura di Luigi Rossi, stampato di recente dal Centro di promozione culturale del Cilento;…

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Recentemente ho fatto un viaggio in compagnia di Antonietta Speranza e di Giacomo Rodio, direzione Roccagloriosa per una serata carica di emozioni già nel titolo: “Cilento in musica, poesia e passione civile”. È stata una serata memorabile, di cui altri hanno già scritto a più riprese in questo stesso giornale. Ma anche il viaggio lungo la strada interna è stato carico di emozioni sull’onda dei ricordi e della riscoperta dei paesi dell’interno. Quello stesso viaggio lo feci un anno fa, destinazione Vallo della Lucania in una mattinata di primavera e ne scrissi con grande partecipazione emotiva anche allora. Ripropongo le…

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Si vieni a lo Ciliento nun te perde no piatto re fusiddi fatti in casa. E’ na pietanza ca ra tiempi antichi ogni figlia la mpara ra la mamma. P’accumenzà se cerne la farina fatta co sarevodda e carusedda, lo grano re la chiana ca ogni spica arreglia cuocci gruossi commìa nuzzi. E p’ammassà nce vòno puzi fuorti re femmene co menne e culi a poppa- La vampa re lo fuoco iomba mbacci E rire re salute inta l’uocchi. Nc’è chi l’ammassa co l’acqua mbucata e chi nce mette pure tre o quatt’ova. Quann’è cresciuta, la pasta se spezza a…

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La strada è nastro bianco nel verde della macchia mediterranea. La visione di Trentinara a volo ventoso dai dirupi, cede il posto ai poderi coltivati a girotondo di valloni e fiumare nella vallata con chiesa e case di campagna a profluvio odoroso di effluvi di macchia che brucia le sue essenze al caldo sole di una mattinata nitida estiva. Cavallazzo rievoca nel nome stazione in postazione strategica di difficili vie di comunicazione nel medioevo cilentano. Tra i castagneti a breve tunnel di fogliame denso occhieggia il sole e si rifrange a raggiera d’oro sul parabrezza a ricamo di pulviscolo di…

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Nel Cilento ci sono alcuni santuari, prevalentemente mariani, la cui fama ha travalicato i confini del territorio e della stessa regione Campania ed ha attratto pellegrinaggi anche dalle regioni limitrofe, Calabria e Basilicata, soprattutto. Di sicuro il Gelbison è uno di questi. Ma il territorio può vantare anche piccoli santuari di campagna che sono stati punto di riferimento per fedeli e pellegrini di territori meno estesi, ma che, comunque, narrano notevoli pagine di storia religiosa e civile e sono stati e sono ancora testimoni di belle tradizioni.E culti e ritualità affondano le radici nella notte dei tempi. Oggi intendo narrare…

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Per quanti passano un periodo di vacanza lungo le coste del Cilento da Paestum ad Agropoli ed oltre, consiglio una escursione/visita alle zone interne, magari alla scoperta di chiese rupestri e santuari sulle cime dei monti a dominio di panorami sconfinati di luce. Potrebbero essere viaggi di straordinarie sorprese tra storia e fede. Il Viaggio di oggi, che è tratto dal mio libro “I SANTUARI DEL CILENTO” (Edizioni Il Saggio), ci porta a Capizzo ed a Magliano lungo la Provinciale che da Capaccio porta a Stio ed oltre. Il cimitero di Monteforte è aperto ai venti con i contrafforti dei…

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Riprendo con piacere e ripubblico qui di seguito una parte della mia recensione di un interessante libro di Rosa SPINILLO per recuperare ed esaltare la figura prestigiosa di un illustre conterraneo, il capaccese Gennaro BELLELLI, che ho considerato da sempre punto di riferimento per la mia formazione culturale e politica.La Famiglia Bellelli ha recitato un grande ruolo nella Storia di Capaccio Paestum, ma non solo. Edgar Degas fu un pittore impressionista di caratura internazionale. Tra la famiglia Bellelli e Degas ci furono rapporti stretti, giustificati anche da relazioni di parentela. Su queste relazioni indaga con rigore una bella, interessante e…

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Caro Costabile Carducci, ero poco più che un ragazzo quando sentii parlare per la prima volta di te in una bella cerimonia celebrativa della rivoluzione cilentana del 1848, che ti vide animatore instancabile e capo indiscusso. E, da allora, ogni volta che ritornavo al mio paese d’origine, Trentinara, ed il mezzo di locomozione arrancava sbuffando sui tornanti panoramici che dalla piana di Paestum si inerpicavano su verso Capaccio, il tuo volto fiero di condottiero con quel decoro di barba a corona di occhi vivaci mi ossessionava nel ricordo degli eventi eroici e drammatici che ritmavano i primi mesi del ’48,…

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Il nome dell’albero del pesco deriva dal latino pomum persicum perché si riteneva che Alessandro Magno l’avesse portato in Grecia dalla Persia. Invece storicamente è stato accertato che gli alberi di pesco sono originari delle montagne a Sudovest della Cina, ai confini con il Tonchino e la Birmania. Però si sa anche che già nel I secolo dopo cristo l’albero era coltivato in Italia, come testimoniano gli affreschi murali di Pompei. In Cina, poi, è considerato da millenni l’albero della immortalità, quasi come l’albero della vita del Paradiso Terrestre della Bibbia. Annunzia la primavera con i suoi fiori delicati di…

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