Autore: Giuseppe Liuccio

Come promesso anche la mia riflessione di oggi è dedicata al turismo, che è, innanzitutto, uno stile di vita a difesa del Decoro e della Bellezza. Nella pratica del turismo non interessa più l’andare altrove, ma lo stare altrimenti, non dove si va, ma come e con chi si sta e cosa si fa, come sostengono acutamente gli studiosi dei fenomeni sociali. Di qui la necessità di promuovere qualità nell’offerta della vacanza. La qualità la fanno prevalentemente i beni, ma anche e forse soprattutto i servizi. E a Paestum e nell’intero territorio c’è deficit di servizi di eccellenza per qualità e…

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Kerasos era il termine con cui i greci indicavano la pianta del ciliegio, un termine di origine incerta sebbene San Girolamo sostenga che derivi dalla città Kerasunte, nel Ponto, da cui l’albero sarebbe stato portato in Italia nel I secolo avanti Cristo grazie a Lucullo, che aveva partecipato alla guerra contro Mitridate. Ha fecodato l’immaginario collettivo europeo e mondiale con metafore e simbolismi. Gli Albanesi, per esempio hanno l’usanza di bruciare rami di ciliegio nelle notti del 24 e del 31 dicembre come del 5 gennaio, perché, secondo loro, segnerebbero il rinnovamento dell’anno. Ne conservano le ceneri per fecondare la…

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A partire da oggi e per tutta la settimana o quasi dedicherò la mia attenzione/riflessione al Turismo ed alla Cultura, dal momento che tra le due attività c’è un rapporto di sinergia e di interdipendenza, tanto che politologi, sociologi ed esperti di scienze sociali parlano sempre più frequentemente di TURISMO CULTURALE, nell’accezione più ampia del termine. Sento il dovere di farlo per mettere a disposizione della mia terra di nascita tutta l’esperienza che ho maturato nel settore in anni di studio, di ricerca e di gestione, anche a livello istituzionale di organismi del Settore. Ho condotto per decenni su RadioRai…

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Pubblico qui di seguito schegge di ricordi di vita e d’amore tratti prevalentemente dal mio romanzo autobiografico LETTERA ALLA MADRE, che pubblicai alcuni anni fa e che ebbe un discreto successo di critica e di pubblico, fu adottato come libro di lettura nelle scuole e vinse numerosi ed importanti premi letterari in giro per L’Italia. Lo faccio per testimoniare soprattutto a me stesso ma anche ai tanti miei lettori che il mio amore/interesse per il territorio di Capaccio Paestum ha radici antiche e profonde. E mi sembra giusto e doveroso farlo in questo periodo di campagna elettorale nella speranza/ambizione legittima…

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Domenica 11 giugno si vota anche ad Agropoli, i cui destini elettorali influenzeranno non poco il futuro dello sviluppo non solo della città, ma anche quello dei comuni contigui. Questo mio articolo di oggi va considerato come un anticipo alle altre riflessioni che farò nel corso delle due settimane che ci dividono dal voto. Mi preme sottolineare, però, fin da subito, che qui si respira aria di speranza, ma anche di una qualche preoccupazione per il dopo Alfieri, che lascia una pesante eredità da onorare e possibilmente consolidare ed esaltare con impegno e serietà di lavoro. È arioso e monumentale…

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Continua il mio viaggio nella sacralità nel territorio di Capaccio-Paestum. Mi dispiace ripetermi, ma debbo insistere nel recupero della memoria storica legata alla sorgente di Capodifiume e al percorso del fiume fino alla foce. E, a tal proposito, ripropongo quasi integralmente un articolo che scrissi alcuni mesi fa e che secondo me è ancora attuale e funzionale al tema, soprattutto in questo periodo di campagna elettorale, come suggerimento/indicazione per candidati ed elettori. Mi convinco sempre più che sarebbe utile oltre che bella ed interessante una ricerca sulla letterarietà dei corsi d’acqua della pianura pestana non tanto e non solo sui…

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Nel mio articolo di qualche giorno fa ho scritto un ricordo d’amore e di cultura per Paestum, che è e resta il mio territorio dell’anima. Oggi ritorno sul tema per parlare dei vari corsi d’acqua, che, nel corso dei secoli, hanno svolto un ruolo determinante per lo sviluppo della Pianura: il Sele a Nord la divideva dagli Etruschi, il Solofrone a Sud, il cui corso pacioso, dalla portata limitata, consentiva facili trasmigrazioni/invasioni verso i promontori di Agropoli e Tresino. Quei fiumi hanno acceso la fantasia dei poeti e dei viaggiatori colti, da Virgilio a Gatto e passando per Ungaretti, il…

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Me ne sono già occupato altre volte, ma torno volentieri sul tema per tre motivi fondamentali: 1) perché ho consapevolezza piena che un viaggio nella sacralità del territorio del Cilento non può fare a meno di una tappa a Capodifiume, che è un luogo carico di magia e di Grande Bellezza, ma anche di fascino e mistero e, comunque, legato alla ritualità per divinità che appartengono alla tradizione della religiosità dell’intero bacino del Mediterraneo; 2) perché mi consente di parlare del Melograno che è pianta sacra alla Madonna del Granato, che ha un santuario bellissimo sull’ultimo avamposto del Monte Calpazio…

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Ieri ho scritto e pubblicato un pezzo carico di ricordi e di nostalgia per Capaccio capoluogo. Oggi, per giustificate e convinte ragioni di pari opportunità d’amore, è la volta di Paestum, che viene dopo solo per successione temporale della conoscenza, ma con identica intensità e qualità di sentimenti. Avevo sei anni o giù di lì quando, dalle montagne di Trentinara, scesi per la prima volta a Paestum. Fu stupore da delirio di emozioni lo spettacolo dei templi maestosi con l’ambra delle colonne doriche nella gloria del sole di una lontana luminosa primavera, nella immensità della pianura deserta, o quasi. “So…

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Per fotografare in chiave sociologica oltre che politico/amministrativa la realtà del vasto territorio comunale di Capaccio/Paestum, ho usato spesso l’immagine delle “isole che stentano a farsi arcipelago”. Vale, naturalmente, per le tante contrade, alcune popolose altre meno, nate, quasi spontaneamente, aggregandosi intorno a mini nuclei di masserie preesistenti, dal Sele al Solofrone, in orizzontalità, e dal mare alle colline, in verticalità. Ed hanno problemi seri in termini di servizi come di attività di socializzazione. Oggi vorrei focalizzare l’analisi sulla “separatezza” che caratterizza i rapporti tra il capoluogo e la pianura. La ferita da separatezza è cosa diversa e più lacerante,…

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