Autore: Giuseppe Liuccio

Pubblichiamo su questo numero un articolo che Giuseppe Liuccio, intellettuale di valore che nel seminario di Vallo fece passi decisivi verso una vita illuminata che ha fatto onore alla sua terra natia.   Il centro di vita e di propulsione è il palazzo dell’episcopio, con annesso seminario, a Vallo della Lucania.  Lì sono puntati gli occhi, sempre, e i cuori, spesso, dei cittadini della mia terra.  Per loro la diocesi costituisce un punto di riferimento ineludibile, forse l’unico ancora credibile in un territorio, che è “una regione irretita in una provincia” e dove lo “Stato con tutte le sue istituzioni…

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Con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa con lo straordinario fascino delle antiche liturgie cariche di misteri, simboli, allegorie e messaggi. Io mi rivedo bambino con il mio ramo di olivo, addobbato di mandorle e fichi secchi, ondeggiante tra cento mani a cogliere l’acqua lustrale dal sacerdote officiante benedicente. E mi perfora di tenerezza anima e cuore la musicalità dolce del canto gregoriano del “Passio”, con la rievocazione dell’ingresso di Gesù Cristo a Gerusalemme. “Pueri Haebraeorum pontantes ramos olivarurm obviaverunti in viam clamantes et dicentes: Osamma filio David…” E capii, già da allora, che l’ulivo era simbolo…

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Il caldo sole della primavera batte sulle colline allo scialo della fioritura. E poderi e strada scivolano ad approdo di pianura dall’anfiteatro delle montagne: la dentatura oblunga del Soprano, il cono rovesciato del Sottano, Il Vesole arcuato sullo sfondo a far da quinta. Di fronte il mare greco dei miti e della storia a riecheggiare nel riso da risacca la gloria della potente Poseidonia. La strada che, in pendio ardito, ferisce frutteti ed uliveti, fu, un tempo, carrareccia frequentata all’alba e all’imbrunire da salariati a sudata conquista di lavoro ai latifondi della piana nella perenne riconversione delle colture: grano, cotone…

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A Piaggine la comunità ha accompagnato la signora Giuseppina Cavallo, vedova Scandizzo, per l’ultimo saluto. Le mie condizioni di salute non mi hanno consentito di partecipare al suo funerale, come invece avrei molto desiderato fare. Ho conosciuto, stimato e ampiamente rispettato la signora Giuseppina, madre dell amico sincero e compagno di lavoro, Bartolo, che un giorno mi invitò nella splendida comunità di Piaggine, nel Cilento interno, per farmi fare una scampagnata lungo il fiume Calore e fino alla sorgente, dove le guardie forestali ci fecero da guida fino al Piano degli Zingari e dove, spesso, si incrociano escursionisti che venivano…

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Il ponte è il limite di demarcazione tra la pianura e la collina, tra le masserie sparse nei poderi ariosi e le case compatte del centro abitato. Nella gola di Tremonti occhieggia e brilla al sole il Solofrone, dopo il salto ardito della cascata: impetuoso e limaccioso nei mesi di piena, rigagnolo zig-zagante nel letto ciottoloso nelle stagioni di magra. Il nuovo cimitero si apre alla vallata con il bianco accecante del muro di cinta ed i marmi screziati delle sepolture. Il vecchio, due tornanti più su, apre crepe alla rigogliosa invasione dei rovi; e la brezza scompiglia il tenero…

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E’ risaputo che la conformazione geo-topografica della “sub regione amalfitana”, da Vietri a Positano ed oltre, si sviluppa in verticalità più che in orizzontalità e che la creatività paziente e sapiente degli abitanti ha spinto a privilegiare, tra non poche difficoltà, lo sviluppo in direzione della collina e della montagna. E’ nata da questa esigenza una ricca e varia agricoltura, con le connotazioni uniche ed irripetibili altrove con un paesaggio rurale unico al mondo, esaltato ed ufficializzato anche nella motivazione dell’UNESCO, che dichiarava il territorio “patrimonio dell’umanità”: “La Costiera Amalfitana è un’area culturale in cui lo stile di vita si tramanda di generazione…

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Tutti o quasi i paesi delle colline circostanti hanno fatto riferimento, da sempre, a Capaccio e alla sua pianura e ne sono stati influenzati nelle attività economiche e nel conseguente sviluppo. Non è azzardato affermare, quindi, che da Altavilla ad Ogliastro, da Albanella a Cicerale, da Roccadaspide a Giungano e a Trentinara economia e sviluppo si sono sintonizzati sull’orologio della storia di Capaccio/Paestum. L’esempio più vistoso fu quello della occupazione delle terre incolte con una partecipazione attiva e generosa dei diseredati, senza terra e senza lavoro, calati da colline e montagne per una battaglia di giustizia sociale. E nella vasta…

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Per quanti passano un periodo di vacanza lungo le coste del Cilento da Paestum ad Agropoli ed oltre, consiglio una escursione/visita alle zone interne, magari alla scoperta di chiese rupestri e santuari sulle cime dei monti a dominio di panorami sconfinati di luce. Potrebbero essere viaggi di straordinarie sorprese tra storia e fede. Il Viaggio di oggi, che è tratto dal mio libro “I SANTUARI DEL CILENTO” (Edizioni Il Saggio), ci porta a Capizzo ed a Magliano lungo la Provinciale che da Capaccio porta a Stio ed oltre.Il cimitero di Monteforte è aperto ai venti con i contrafforti dei monti…

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Non avevo ancora dieci anni, quando mamma mi portò in pellegrinaggio al Monte Gelbison, dove si venera “La Maronna re lo Monte”, che per i cilentani è la Madonna per antonomasia, la Madonna che, come si dice in tutto il territorio ,”è chiù maronna re l’ate”. Fu, dopo Paestum, il secondo viaggio che mi portò lontano da Trentinara e mi fece scoprire tanti nuovi paesi. Fu una bella esperienza, il cui ricordo affiora nitidamente e che ho raccontato nei versi che seguono e che sono non solo la rievocazione di un episodio indelebile della mia vita, ma anche una pagina…

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di Giuseppe LiuccioNella mia biblioteca fanno bella mostra di sé due bei libri di Domenico Chieffallo: “Venimos de la noche y hacia la noche vamos” e ” Sotto cieli lontani”. Ogni tanto li sfoglio e ne rileggo qualche pagina. Lo storico cilentano ha concentrato la sua ricerca sull’emigrazione. Oltre l’Atlantico vive una numerosa comunità di nostri conterranei, forse addirittura superiore ai residenti in patria. Sono l’esercito delle migrazioni bibliche, che, a più riprese, nell’ultimo secolo ha abbandonato, con gli occhi tremuli di pianto, la piazza, la chiesa, il campanile, il camposanto ed ha corso l’avventura verso l’ignoto. Hanno lavorato sodo…

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