Un piccolo paese del Cilento, tutte le problematiche di un dopo guerra disastrato, un artigiano o un contadino protesi a migliorare le condizioni socio-economiche dei loro figli, la mancanza di scuole primarie. Erano le condizioni, certo non inconsuete, che aprivano le porte del Seminario Diocesano ai ragazzi che aspiravano ad un riscatto dalla povertà perseguendo l’esercizio di una professione, o comunque una istruzione di base utile all’inserimento attivo nella vita sociale. Se a tutto ciò si aggiunge uno zio prete ed una formazione familiare di tipo cattolico, si comprenderà come chi racconta era addirittura entusiasta di entrare in Seminario per…
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