Autore: Gina Chiacchiaro

  A cura di Diodato Buonora Sono di nuovo ad Agropoli, la porta naturale del nostro bel Cilento. Non nego che è una località che frequento sempre con piacere per la sua vivibilità. Il locale che ho visitato è uno di quelli che ha fatto la storia della ristorazione e del turismo agropolese. Parlo del “Saracino”, situato in località Trentova, posto splendente molto in voga negli anni 70. Nacque con l’intento di rispecchiare la storia di Agropoli, la quale, nel medioevo, dopo lunghe battaglie sul litorale italiano, fu conquistata dai saraceni. Sin dall’apertura è stato un locale di successo. Iniziò…

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di Giuseppe Casale, vescovo di Vallo della Lucania. Il presule vuole porre l’accento su cosa stiano facendo in questo momento il Governo e la conferenza dei vescovi italiani sull’emergenza umanitaria dei profughi. Un problema che, se da una parte sembra sparito dai tg, dall’altra interroga tutti, credenti e non su come il Paese stia affrontando la problematica di chi scappa dalla propria terra per sopravvivere. Un appello che non puo’ trovare distratti i cristiani, e le sue parole non sono certo carezze per chi guida la nazione. “No, non è vero che noi italiani siamo i più razzisti d’Europa, come titola…

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    di Giuseppe Liuccio Cara Camerota, ti conoscevo da sempre perché hai dato il nome ad un delizioso angolo di mondo, perla della “Costa dei Miti” nel mio Cilento. Ma ignoravo la struggente e dolente storia d’amore, di cui fu vittima Palinuro, che, sulla scia dei versi di Virgilio, ritenevo perito tra i flutti, perché ingannato dal dio Sonno, apparsogli, in una notte di luna, sotto le sembianze dell’amico Forbante. Ma nel corso delle mie ricerche mi ferì di dolcezza un’altra storia, di cui si fece cantore appassionato Bernardino Rota nel suo bel libro “Silvarum seu Metamorphoseon liber”: Palinuro precipita in mare…

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di Bartolo Scandizzo “Noi donne e uomini, cittadini di questo pianeta, sottoscriviamo questo documento, denominato Carta di Milano, per assumerci impegni precisi in relazione al diritto al cibo che riteniamo debba essere considerato un diritto umano fondamentale. Consideriamo infatti una violazione della dignità umana il mancato accesso a cibo sano, sufficiente e nutriente, acqua pulita ed energia. Riteniamo che solo la nostra azione collettiva in quanto cittadine e cittadini, assieme alla società civile, alle imprese e alle istituzioni locali, nazionali e internazionali potrà consentire di vincere le grandi sfide connesse al cibo: combattere la denutrizione e la malnutrizione, promuovere un…

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  di Bartolo Scandizzo Il benessere dell’Italia ha la mia età: circa 60 anni. Tante difficoltà ma poche sofferenze calmierate dalla prospettiva di essere destinato ad una vita migliore di quella che si aspettavano i miei genitori alla loro nascita negli anni ’30. Oggi anche i miei nipoti possono sperare in un’esistenza in linea con il benessere attuale a patto che i miei figli, cioè i loro genitori, siano in grado di fare scelte dettate dall’insegnamento tratto dalla storia del ‘900 senza farsi ubriacare dai nuovi demagoghi che promettono il meglio a patto che si stracci il bene in cui…

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Nel 2010 la Dieta Mediterranea è stata iscritta – quale eccellenza mondiale – nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO, che fa riferimento a quell’insieme di pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e saperi che le comunità riconoscono come parte del loro patrimonio culturale. Essa rappresenta molto di più di un semplice elenco di alimenti, ma fa riferimento ad uno stile di vita ed asset etno-antropologico unico e di eccezionale valore culturale, sociale, storico e nutrizionale. La Dieta è costituita dunque da un substrato di valori, pratiche e tradizioni che accomunano i popoli di tutto il bacino del Mediterraneo, dal…

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  di  Giuseppe Liuccio Una mia vecchia poesia in vernacolo contiene due endecasillabi, che scrissi in un momento di totale sfiducia nella possibilità che la mia terra potesse imboccare la strada della cultura per risollevarsi dalla stato di degrado in cui si trova. Li trascrivo di seguito.”A lo paese pe me sente vivo-/ io pozzo parlà sulo co li muorti”. E per fortuna di morti che hanno  onorato il territorio con opere nelle quali mi identifico ne ho conosciuti parecchi. Uno di questi è certamente il mio Amico e Maestro di vita e di poesia Alfonso Gatto. Con lui parlo…

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  di Ermanno Corsi E’ dal 1970 che ce lo chiediamo:ma quale è il motivo,quale la ragione per cui debba esistere la Regione in Campania? La prima obiezione,però anche la più ovvia,è:ma perché nelle altre parti del Paese questo problema non si pone? Risposta,altrettanto ovvia:si pone ma in termini diversi rispetto a noi. Nelle altre parti qualcosa continua a non funzionare,mentre da noi quasi tutto. La “damnatio memoriae” ci costringe a ricordare che non solo nei primi due anni della sua vita la Regione viene ubicata,a Napoli,in uno scantinato di Palazzo reale (una rivincita della Monarchia sulla Repubblica?) ma che…

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  di Rino Mele Partiamo dalla fantastica Scuola al Corso Vittorio Emanuele a Napoli, realizzata cinquant’anni fa da Riccardo Dalisi, piani sovrapposti e distanti, che sembrano volare fermi, leggeri, il cemento diventato senza peso. L’idea nasce nel dialogo con Pica Ciamarra, come il progetto della Scuola dell’obbligo a Bologna: edifici che diventano la strada d’appartenenza, ambienti che trasformano chi li abita, evocando dallo stesso lato la visione della maschera e il concavo nascosto alla sua apparenza. Sorprendente in Dalisi, sempre, la mancanza di scarto, distanza, tra progetto e realizzazione. Il progetto, per lui, è comprensivo del suo trasformarsi: non si…

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Alfonso Mangone, nasce ad Altavilla Silentina in provincia di Salerno il 1 marzo 1958. Nel 1976 si trasferisce a Catanzaro per seguire gli studi presso l’Accademia di Belle Arti, dove segue il corso di pittura del prof. Gianni Pisani. Prosegue gli studi dal 1977, per poi completarli nel 1980, presso l’Accademia di Belle Arti  di Firenze, seguendo il corso di pittura del prof. Gustavo Giuletti. La ricerca pittorica di Mangone inizia proprio in questi anni e grazie ad essa l’autore, appena ventenne si mantiene agli studi ed instaura rapporti di collaborazione e d’amicizia con numerosi artisti, intellettuali e critici d’arte,…

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