A Protagora (486 a.C. – Mar Ionio, 411 a. C.) figlio di Meandrio della città di Abdera che facendo di tutte le cose l’uomo “misura” lo consegnò alla responsabilità della scelta “migliore” … il mio fiore!
Autore: Gaetano Ricco
Così, trattenuto nelle “cave spelonche” dell’isola di Ogigia della diva Calipso, additando alla sua patria lontana, cantava Ulisse e così a noi, che leggiamo, sembra, questo nuovo libro di Gina e Bartolo, cantare di nostalgia! Le testimonianze, i ricordi , i racconti raccolti fra i tanti nostri connazionali, molti cilentani che già nella seconda metà dell’ottocento, lasciarono i loro piccoli paesi per cercare una migliore fortuna emigrando in queste estreme “terre argentine” che mutuando una preziosa espressione di papa Francesco, si trovavano alla “fine del mondo”,trasudano infatti di commozione e confermano un amore per la patria lontana mai abbandonato e…
“Nulla c’è di più dolce che la terra natale e l’affetto dei propri cari, nemmeno per l’uomo che abita in una casa opulenta ma lontano, in terra straniera, diviso dai suoi famigliari!” (Omero- Odissea canto IX)
E continua il novembre schivo a consegnarmi ai miei ricordi lontani e sei tu, caro maestro don Giambattista Vico, questa volta ad avanzare alla mia parte tentandomi, come per incanto, a tornare per te in quelle lontane plaghe cilentane di Vatolla, quando il tuo pensiero ardeva e tu eri il “fuoco” di quelle plaghe assolate che il genio del grande avvocato Gerardo Marotta, presidente dell’”Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, resero memorabili. Giornate, che per la partecipazione dei più illuminati filosofi del tempo furono la luce culturale non solo di tutto il Cilento ma del mondo stesso ed…
A Pitagora figlio di Mnesarco della città di Samo che facendo per primo del “numero” di tutte le cose il principio aprì incalcolabile una via che ancora dura … il mio fiore!
“Ai piedi dell’altare del tempio del dio Poseidone dove durando alta nei secoli la bellezza ho visto aggirarsi la tua rivoluzione”
“Perchè se, a differenza di Parmenide che negava ogni valore alla realtà o del tuo maestro Platone che la riduceva a mera copia delle idee, tu, maestro, alla realtà credevi e davi valore e consistenza”
A Talete della città di Mileto che accendendo del “mythos” il primo rogo per primo si pose tra coloro che interrogandosi diedero al filosofico sapere origine … il mio fiore!
Ad Empedocle figlio di Metone della città di Agrigento che avanzando di Elea e di Mileto le scuole vinse alla filosofia la sua prima gloria …il mio fiore!
A Zenone figlio di Teleutagora della città di Elea che per i “paradossi” attese alla scoperta della “dialettica” consegnando alla filosofia la sua più alta gloria … il mio fiore!